Il quarto di secolo dell’associazione “I Reparti di Bormio” è stato festeggiato da oltre 350 persone nella giornata di domenica 5 novembre 2023 presso il Pentagono di Bormio.

Preceduta dalla celebrazione eucaristica, la festa si è poi protratta con il pranzo conviviale (ottimamente preparato e servito dagli allievi dell'IIS Alberti di Bormio) e i giochi collettivi, il tutto in un clima di cordiale amicizia e di sincera condivisione. Che è stato anche il tema centrale su cui l’arciprete don Fabio Fornera ha voluto far riflettere tutti i convenuti: «non è sempre facile lavorare insieme per mantenere viva la comunità di un paese: i 5 reparti hanno emblemi, colori e storie differenti, ma si ritrovano e si riuniscono per un nobile scopo che è quello di tenere insieme il paese. La diversità, pur nella comunione, genera appartenenza e insegna a vincere le differenze, ad essere comunità, a camminare insieme».

E nel caso di Bormio, si può veramente parlare di una tradizione che affonda le radici nella storia più antica: le prime testimonianze della suddivisione del paese in contrade, infatti, si trovano addirittura all’interno di un documento risalente al 1304, il Liber Stratarum, che costituisce uno dei più antichi censimenti urbanistici di tutta Italia.

Il cammino dei Reparti, dunque, è partito da lontano e ancora oggi tiene accese le motivazioni di coloro che vi prestano servizio. L’unione associativa di tutti i Reparti, avvenuta nel 1998 e formalizzata da uno Statuto, non ha fatto che rafforzare l’impegno dei volontari per mantenere – o riscoprire – le radici profonde dell’essere un paese; non solo folclore, dunque, ma il senso di un’identità comune che è ancora vivissimo e che sprona anche i giovani ad esserne parte attiva ed operativa, come ha sottolineato la presidente Michela Canclini nel ringraziare il gruppo "La Gioventù" di Bormio insieme a tutti coloro che collaborano e che si prodigano all'interno dei vari Reparti ogni volta vi sia bisogno.

Due i caposaldi che i Reparti oggi portano avanti ovvero il Palio delle Contrade e i Pasquali; quest’ultimo, in particolare, è diventato un evento capace di coinvolgere tutte le vallate e di generare un forte interesse turistico-mediatico. Ma i volontari dell’associazione sono sempre attivi in tante altre manifestazioni, spesso in collaborazione con altri gruppi associativi, nel solco di quella comunione d’intenti in grado di superare ogni personalismo a vantaggio della collettività.

Anna