CONCLUSI GLI SPECIAL OLYMPICS INVERNALI
Ai Giochi Invernali di Special Olympics ci sono stati anche i colori di Special Sport, anche se la separazione delle specialità non è stata una scelta del tutto azzeccata. L’edizione 2022/2023 di Special Olympics, infatti, è stata volutamente divisa in due: a Sappada nel dicembre 2022 hanno gareggiato ciaspolatori e fondisti, a Bardonecchia nel marzo 2023 è stata la volta degli atleti dello sci alpino. Una soluzione che, probabilmente, accontenta le due località ma che non viene certo incontro né alle famiglie, né alle associazioni né – cosa ancor più importante – alle persone in ragione delle quali nascono questi giochi. «Al di là dei costi raddoppiati per affrontare due trasferte anziché una sola – conferma Carla, storica accompagnatrice del gruppo sin dai tempi di Handy Sport – questa scelta si rivela un ulteriore impegno per tutti noi, senza contare che i gruppi di atleti sono stati separati e non hanno potuto vivere insieme l’esperienza di Special Olympics, come era sempre accaduto. Si è sacrificata, insomma, la dimensione più umana di questa avventura che per noi resta fondamentale».
Bando alle polemiche, i ragazzi accompagnati da Carla e Armida e da qualche altro volontario sono stati comunque bravissimi: hanno partecipato alle gare e hanno portato a casa qualche bella medaglia che abbellirà la loro già ricca bacheca. A Sappada nello sci nordico hanno gareggiato solo in 3: Michele, Quinto e Sandro, ciascuno nella propria categoria (Michele e Sandro nel percorso di 1 km, mentre il forte Quinto nel percorso di 5 km), hanno vinto rispettivamente bronzo, oro e oro dopo essersi ben piazzati nella prove di qualificazione delle batterie.
La comitiva ridotta, tuttavia, non ha smorzato l'entusiasmo: «Sotto molti aspetti è stata un’esperienza nuova – prosegue Carla – poiché essendo un gruppo molto ristretto di soli 3 atleti, abbiamo trascorso molto più tempo insieme e chiacchierato tanto». E ciliegina sulla torta, la foto con il campione Silvio Fauner che, magari, gli avrà dato qualche ottimo consiglio!
La recente esperienza di Bardonecchia si è conclusa, invece, con una partecipazione di tutto rispetto: ben 14 atleti che con le loro giacche gialle si sono lasciati contagiare dall'entusiasmo e dalla voglia di stare insieme. «È proprio un bel gruppo – conferma Carla – affiatato, unito, partecipe. Con noi sono venuti anche due atleti di Roma e uno di Milano, e nonostante la loro presenza si limiti a queste occasioni, data la loro lontananza dall’Alta Valle, si sono sentiti subito parte di questa bella avventura e tutti sono entrati in sintonia senza alcun problema. Questo affiatamento era palese sulle piste, perché i ragazzi facevano il tifo l’uno con l’altro e una volta finita la prova ci si abbracciava felici, soprattutto con chi ha avuto più difficoltà nell'affrontare la propria prova».
Esperienze significative che lasciano il segno in ogni persona di animo sensibile, proprio come lo sono questi ragazzi, che mostrano orgogliosi le loro medaglie ma con ancor più orgoglio dichiarano: «stare con i miei amici mi fa battere forte il cuore».
Anna
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