Gli uomini del ghiaccio: Kriechmayr, Crawford e Kilde

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Gli uomini del ghiaccio: Kriechmayr, Crawford e Kilde

Mer, 28/12/2022 - 18:26
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Un podio regale sulla Stelvio

Con una prestazione di grandissimo spessore, l’austriaco Vincent Kriechmayr è riuscito a mettere il suo sigillo sulla discesa libera di Bormio e a far splendere i colori austriaci su una Stelvio tirata a lucido e bella come mai. Una pista, quella dell’Alta Valtellina, che ha dimostrato anche ieri di essere una delle più belle e difficili al mondo, sulla quale vincono solo i più grandi. Dall’inizio alla fine il trentunenne di Gramastetten, uno dei discesisti con lo stile migliore, ha preso di “petto” la pista bormina, oggi assai ghiacciata e che ha costretto veramente tutti a dare il massimo e a spingersi vicino al limite, spingendo sull’acceleratore fino al traguardo ma soprattutto nei primi 4 settori nei quali ha sciato in maniera meravigliosa ed efficace. Nei curvoni finali della Konta ha perso qualcosina, facendo segnare un tempo parziale appena fuori dai 10, ma alla fine ha tagliato il traguardo con un fantastico 1’54”68.

Un tempone, inarrivabile oggi per chiunque. Poco prima di lui era sceso il canadese James Crawford che ha offerto un’altra prestazione di altissimo valore ma che si è dovuto “accontentare”, se così possiamo dire, della piazza d’onore a 40 centesimi dal vincitore. Terzo gradino del podio per il dominatore della stagione di discesa, il norvegese Aleksander Aamodt Kilde che ha faticato più del solito nella parte finale, sui curvoni della Konta dove ha perso parecchio, ma che alla fine è riuscito a contenere il suo svantaggio da Kriechmayr a 68 centesimi. Quarta piazza per l’elvetico Marco Odermatt, il leader della generale di Coppa del Mondo, a 1”46 dal primo della classe e quinta posizione per lo statunitense Ryan Cochran-Siegle che ha chiuso con un ritardo di 1”87 precedendo di un solo centesimo l’ottimo svizzero Urs Kryenbuhel. Settimo Justin Murisier, partito col 40, a dimostrazione dell’ottimo stato della Stelvio che ha permesso a chiunque dei 56 al via di potersi esprimere al massimo delle loro potenzialità.

Gli italiani? A livello di squadra è andata bene, col solo Molteni appena fuori dai 30, ma è mancato l’acuto. Benino Mattia Casse, nono alla fine con un distacco di 2”24, e non male, soprattutto dopo il pessimo inizio di stagione, nemmeno Domme Paris, vincitore di 6 discese sulla Stelvio, che ha completato la top 10 con un tempo superiore di soli 5 centesimi rispetto a quello del compagno di squadra. E molto bene anche Florian Schieder che, partito con il 45, è riuscito a stampare il 13° tempo, a 2”56 dal vincitore. Più dietro gli altri con Matteo Marsaglia ventesimo, a 3”26, Christof Innerhofer ventiduesimo, a 3”28, Pietro Zazzi venticinquesimo, a 3”55, Giovanni Franzoni ventiseisimo a 3”66, e Nicolò Molteni trentunesimo a 3”98.

Le interviste ai big della Stelvio

Vincent Kriechmayr
"Sono felice di aver lasciato la gara più dura alle spalle! Sono davvero contento, ho fatto una bella gara e spinto da cima a fondo. La Stelvio è sempre difficile, lo scorso anno forse lo è stata un pochino di meno essendo quest’anno così ghiacciata, ma è fantastico dare tutto te stesso al 100% fino alla fine. Se al cancelletto di partenza sentivo che avrei vinto? Ci sono così tanti atleti meritevoli, non hai mai la certezza”.

James Crawford
“Al cancellato di partenza mi sono sentito un po’ nervoso, magari non troppo sicuro perché sentivo un po’ di pressione dopo il training di ieri, che è stata una delle prove più dure della mia carriera. Oggi ho sentito feeling con la pista, sono felice di come l’ho interpretata e spero di raggiungere gli atleti migliori, anche se c’è ancora del lavoro da fare. La Stelvio è magnifica, è una delle mie piste preferite perché mi incute sempre un po’ di timore. Spingi dall’inizio alla fine e combatti per mantenere l’aderenza. I miei obiettivi per le prossime gare? Vincere e continuare a sciare bene”.

Aleksander Aamodt Kilde
“La Stelvio è sempre difficile, lo è mentalmente e fisicamente. È probabilmente la discesa più dura del circuito, io ho fatto del mio meglio e il terzo posto è fantastico. Il mio segreto? Non ne ho uno, il duro lavoro ripaga. Quest’anno è stato un po’ turbolento, cerco di prendermi cura di me, rimanere in salute e continuare a lavorare”.

Mattia Casse
“Sono stati tre giorni duri, la Stelvio è tosta e bellissima. Questa pista è sempre più dura e sempre più bella. E noi la vogliamo così. Oggi avrei potuto mollare un po’ di più, alla Carcentina e nella parte centrale avrei potuto lasciare andare un po’ di più, ma è stata un’altra gara solida là davanti. E adesso guardiamo a Wengen. Domani c’è il superG, un’altra storia. Dopo 3 giorni così, sarà un SuperG tosto”.

Dominik Paris
“A metà e in fondo ho commesso qualche errore di troppo, non è stato il massimo. La Stelvio è dura, già a metà sei “cotto” ma devi tenere duro… E’ stata una prova difficile. Sono contento del fatto di aver racimolato qualche punto pesante per la classifica. Non è mai facile fare risultato, io continuo a lavorare… speriamo arrivino anche i risultati”.

 

Ufficio Stampa bormioskiworldcup

Foto: Panfilo Leombruno

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