SECAM: GUARDARE LA LUNA E NON IL DITO
E’ dal 2016 che andiamo dicendo, più o meno inascoltati che S.EC.AM. Spa non godesse di buona salute e che la tensione finanziaria già da allora era tale da far presagire cose brutte. La novità è che ora, da qualche settimana, lo ammette anche il management di S.EC.AM.
Ci piace ricordare che in data 17.02.2022 il Garante etico, in risposta ad una delle nostre lettere ci scriveva tra l’altro “...si osserva che non risultano particolari elementi deficitari in ordine alla “buona salute” in termini finanziari della Società stessa, in quanto non si riscontrano evidenze di criticità né nel verbale in data 7 giugno 2021 dell’organo deputato ai controlli di sana gestione ed equilibrio economico, il Collegio sindacale, né risultano discordanti rilievi di criticità nella relazione, in pari data, della società di revisione indipendente che ha certificato il bilancio aziendale”.
Ora siamo in presenza di aumento delle tariffe sia per il SII cui seguirà quello per il servizio rifiuti. In precedenza S.EC.AM. Spa aveva già richiesto ed ottenuto il rinvio del pagamento delle rate di mutuo e hanno fatto bene quei comuni che hanno ritenuto tali partite tra i crediti di dubbia esigibilità.
Resta ancora pendente la questione delle fatture per conguagli 2020 e 2021 sul servizio rifiuti che alcuni comuni hanno respinto perché tecnicamente irricevibili. Si è alla ricerca di un modo che metta al riparo gli uffici ragioneria da eventuali responsabilità nel caso dovessero pagare le fatture perché il pericolo è che la Corte dei Conti eccepisca qualcosa. Però il Garante Etico ha detto che non ci sono problemi. Ma allora perché tanta reticenza a chiedere un parere alla Corte dei Conti? In realtà sappiamo bene perché ma non è questo il luogo per fare un affondo su questa questione.
Intanto però vale la pena che si sappia che S.EC.AM. Spa pretende il pagamento di tali fatture senza giustificare nel dettaglio le voci di costo per ciascun comune (e che ciascun comune si è comportato in modo diverso) ma di contro ha già detto che non riconoscerà/pagherà le somme che risultano a credito di alcuni comuni. E anche su questo punto vogliamo stendere un pietoso velo.
S.EC.AM. Spa propone ai soci di approvare una revisione del piano industriale che prevede una serie di cose: l’aumento delle tariffe; il pagamento dei conguagli del servizio rifiuti; l’accettazione del PEF grezzo per il 2022 senza andare a rivedere i contratti di affidamento; un contributo in conto capitale di 10 milioni di euro da parte dell’Ente Provincia; l’introduzione di una tariffa unica a consumo sui fontanelli… Da nessuna parte viene indicato un cronoprogramma; gli obiettivi economici e finanziari e le azioni o le variabili possibili, la rinegoziazione dei contratti con Bioase ed Enerbio; la revisione dei costi di gestione; la valutazione delle performance aziendali…
Non si sa per esempio quante siano le utenze del SII ancora senza contatore. E’ una ipotesi tutta da verificare ma l’utilizzo del forfait elevato per indurre gli utenti a farsi carico degli oneri di installazione può aver provocato gravi effetti sul fatturato in quanto gli utenti con consumi sotto il forfait hanno, per la maggior parte, installato i contatori e pagano i consumi effettivi mentre gli utenti con consumi elevati, o comunque superiori al forfait, non avendo convenienza all’installazione dei contatori, si ritrovano a pagare solo un volume forfettario inferiore al reale con una perdita di fatturato per Secam, difficile da quantificare ma più che probabile, e che, potrebbe essere di svariati milioni se si considera che questo avviene dal 2014. In altre parole, trasformare l’obbligo per il Gestore (e per l’utente) di dotare tutti gli allacciamenti di un regolare misuratore dei consumi effettivi in una semplice facoltà di scelta per l’utente ha comportato una evidente corsa all’istallazione da parte della maggior parte degli utenti domestici, sia residenti che, soprattutto, “seconda casa” i cui consumi reali sono nettamente inferiori ai forfait introdotti, mentre i grossi utilizzatori hanno potuto beneficiare di una fatturazione forfettaria per loro più favorevole.
In questo senso gran parte della responsabilità è dell’Ufficio d’Ambito che ha deliberato di considerare assolto l’obbligo di installazione dei contatori anche se i contatori non sono stati installati dappertutto.
Ma a proposito di responsabilità, di chi è la responsabilità della disastrosa situazione di S.EC.AM.? Non certo dei piccoli comuni/soci che contano come il due di picche quando la briscola è fiori.
Insomma, occorre guardare la luna e non il dito e smettere di nascondere la polvere sotto il tappeto se si vuole mettere in sicurezza la società sempre che non sia troppo tardi e che non si debba invece deliberare la situazione di squilibrio e attivare le procedure straordinarie che si possono aprire in questi casi per mettere in atto gli aiuti per riportare la soc. in equilibrio perché la sensazione è che né l’aumento delle tariffe né il pagamento delle fatture a conguaglio (del servizio rifiuti) da parte dei Comuni sarà sufficiente a sistemare la drammatica situazione dei conti di S.EC.AM
07/10/2022
Per il Comitato Coordinamento acqua pubblica della provincia di Sondrio
Martina Simonini
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