Rami d’ORA rassegna di arti performative, residenze artistiche e laboratori tra i boschi delle Orobie
La seconda edizione di Rami d’ORA, rassegna di arti performative promossa dal collettivo Laagam, torna dal 31 maggio al 27 luglio ad animare i boschi e i sentieri di Castellaccio, frazione abbandonata di Piateda (SO), con performance, residenze e laboratori accolte attorno agli spazi e alle esperienze di ORA – Orobie Residenze Artistiche.
Il progetto ORA Orobie Residenze Artistiche nasce nel 2021 dall’impegno di Erica Meucci, Flora Orciari e Riccardo Olivier come luogo residenziale, con due grandi case ristrutturate e un palco immersi nel bosco, e come network per le performing arts. È uno spazio per la creazione performativa contemporanea che lavora in stretta sinergia con le realtà culturali e artigianali del territorio, sostenendo da un lato giovani artisti attraverso ospitalità e residenze, dall’altro incentivando il patrimonio artistico del territorio grazie al coinvolgimento di creatori locali e favorendo la riscoperta delle ricchezze paesaggistiche del luogo.
La rassegna è sostenuta anche quest’anno dal Comune di Piateda che supporta l’attività di riscoperta della montagna promossa da Rami d’ORA. Così il Sindaco Simone Luca Marchesini: “L'attività proposta nella rassegna Rami d'Ora permette di rianimare luoghi per lo più abbandonati, nei quali la natura, nell'ultimo mezzo secolo almeno, ha in gran parte ammantato i segni lasciati dell'uomo. Case, metati, terrazzamenti, mulattiere sono elementi ancora visibili, nei quali la natura è ritornata ad essere dominate. Per questo è interessante la vitalità portata in questi luoghi dal progetto Rami d’ORA, un modo nuovo per mettere insieme uomo e natura, ispirazione artistica e storia dei luoghi. La riscoperta della montagna "non turistica" sempre di più passa attraverso esperienze specifiche, come lo sono le proposte culturali di Rami d'Ora o la riscoperta di sentieri e mulattiere. Sostenere la rassegna è quindi significativo per la nostra Amministrazione, come è significativo sostenere la manutenzione e la riscoperta delle mulattiere. Il tutto avviene nel contesto delle Marmitte del Serio, luogo di grande bellezza naturalistica. Inoltre è da segnalare la forte sintonia e collaborazione che Rami ha con artisti, associazioni e attività del territorio".
Rinnovato anche il sostegno di Fondazione Cariplo e, novità di questa seconda edizione, anche il contributo del Ministero della Cultura – Progetti Speciali Danza e la collaborazione con il Circuito CLAPS.
Diretta da Erica Meucci con la consulenza artistica di Riccardo Olivier, Rami d’ORA intreccia anche in questa seconda edizione le performance dal vivo con la formazione, le residenze e l’esperienza del territorio. Gli artisti sono infatti chiamati a presentare il proprio lavoro e a lavorare con il pubblico all’interno di laboratori e seminari residenziali che terminano con una restituzione pubblica.
Il programma inaugura il 31 maggio con Claudia Castellucci, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2020, co-fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio (oggi Socìetas), compagnia teatrale che dagli anni Ottanta si è affermata sul piano internazionale per la radicale reinvenzione del linguaggio scenico. Principalmente dedita alla scrittura e alla didattica, Claudia terrà il seminario per danzatori Esercitazioni Ritmiche di Piateda (31 maggio – 5 giugno), progetto di formazione sul ritmo, suo principale asse di insegnamento ed elemento che caratterizza il suo lavoro di artista con l’invenzione di modelli ritmici, riferibili al movimento fisico e alla riflessione teoretica. Le Esercitazioni Ritmiche si concluderanno con Il trattamento delle onde (5 giugno), una danza aperta al pubblico basata sul suono delle campane (i ‘trattamenti’, cui il titolo della danza fa riferimento, sono i colpi, i movimenti e le sospensioni che si effettuano con un bastoncello di nocciolo).
Sempre il 5 giugno Claudia Castellucci con la sua Compagnia Mòra presenterà la performance Verso la Specie che prende a modello la metrica della poesia greca arcaica, per rintracciare e riprodurre l’affiorare di immagini essenziali e generali, appena definite per essere distinte. I Danzatori assumono figure o forme che si rifanno a una memoria genetica profonda, che soltanto la fisicità, con la sua specifica memoria, può estrarre.
Si prosegue il 12 giugno con Sabrina Fraternali / Laagam e Ematite, spettacolo di danza e videodanza che basa la ricerca coreografica sullo studio dei processi geologici all’isola d’Elba e dell’Alto Adige, luoghi cari all’autrice, per portare il pubblico in un mondo avvolgente e misterioso, in cui il tempo è una dimensione fluida. Il campo danzante che ne affiora si concretizza così grazie all’interazione continua dei corpi in movimento.
La performance è accompagnata la stessa sera dal concerto esito del laboratorio Respiro Perpetuo tenuto dai musicisti valtellinesi Paolo Novellino, Alessandro De Simoni e Federico Maio; due giorni (11 e 12) di laboratorio residenziale ideato con l'intento di celebrare il “respiro” in tutti i suoi aspetti e significati attraverso pratiche e lavori strumenti musicali che “respirano” come fisarmoniche, shruti box, harmonium (strumenti tradizionali indiani), organi a ventola, bandoneon e con altri strumenti tra cui percussioni, strumenti a corda, elementi di elettronica e registratori ambientali.
La rassegna prosegue con due appuntamenti profondamente legati al territorio.
Il 17 giugno Memoria di Andrea Mori e Valentina Fanoni, due artisti-camminatori locali, due raccoglitori di storie di uomini e donne di un tempo, di luoghi e di territori ora abbandonati e dimenticati, proprio come Castellaccio. Da questi racconti nasce uno spettacolo itinerante di cui i boschi e il territorio sono naturale collocazione, perché è lì che le vicende sono avvenute, è lì che tra il fruscio delle foglie e lo scorrere dell'acqua nasce l'incanto della narrazione.
Il 19 giugno il pubblico è nuovamente invitato a percorrere i sentieri e i boschi della zona per Castelascolta, progetto di Riccardo Olivier che vede la collaborazione di AmbriaJazz Festival; un'installazione sonora collettiva frutto della collaborazione degli abitanti di Piateda e di giovani artisti che hanno avuto modo di vivere a fondo e in più occasioni Castellaccio e i luoghi circostanti che si snoda lungo un itinerario semplice nel territorio, proponendo al pubblico, attraverso un sistema di cuffie silent-disco, tracce musicali, storie o suoni naturali in corrispondenza di segnavia posti in precisi punti del bosco. Un invito a riscoprire e rivivere le bellezze naturali del luogo.
La stessa sera in programma l’esito del laboratorio Opera Arcana tenuto da Rimembrando il Futuro/Fulvio Vanacore e Matteo Salimbeni, cinque giorni residenziali (14-19 giugno) dedicati all'espansione della propria mente intuitiva attraverso la creazione artistica di gruppo in tutte le sue forme, dalla scrittura alla danza alla pratica teatrale.
Le proposte del mese di luglio iniziano con il posizionamento nel bosco di Scultura Effimera (2 luglio), la grande installazione-scultura organica realizzata, recuperando e unendo elementi naturali alla carta, nel corso del laboratorio di costruzione collettiva tenuto dal giovane artista Giovanni Zuffi che entrerà a far parte dell’eco-sistema del bosco e naturalmente continuerà a vivere e a interagire con l’ambiente per molto tempo, trasformandosi con esso.
Dal 14 al 16 seminario intensivo di yoga in natura tenuto da Laagam, articolato tra pratiche yoga, Kalaripayattu (arte marziale indiana), esercizi di respirazione, meditazione, escursioni nel bosco e riposo.
Il 27 si chiude la rassegna con la giovane performer Claudia Caldarano e il suo Eco, performance nata proprio durante una residenza nei giorni precedenti presso ORA che sarà presentata in forma di studio.
INFORMAZIONI
tutte le performance sono a ingresso libero
Luogo: ORA – Orobie Residenze Creative, Frazione Castellaccio, 23020 Piateda (SO)
Date: dal 31 maggio al 27 luglio
Informazioni, prenotazioni e iscrizioni ai laboratori: [email protected] www.collettivolaagam.com
Sara Prandoni SPCOMUNICAZION
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