L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sondrio interviene sul dibattito in atto sull'ospedale Morelli di sondalo

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L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sondrio interviene sul dibattito in atto sull'ospedale Morelli di sondalo

Ven, 17/12/2021 - 18:32
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Le precisazioni su una professione che negli ultimi 30 anni è andata incontro a non pochi cambiamenti

Sondrio, 17.12.2021

A seguito della pubblicazione sulla testata Il Giorno – Sondrio dell’articolo Sondalo, il comitato: "La scuola infermieri deve tornare nel nostro ospedale", avvenuta in data 15 dicembre u.s., lo scrivente Ordine ritiene opportuno fare alcune precisazioni in merito alle anacronistiche affermazioni in esso contenute.

In data 2 dicembre 1991 (sono passati ben trent’anni) il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, mediante emanazione di Decreto, istituiva finalmente il Diploma Universitario in Scienze Infermieristiche, spostando la formazione della professione infermieristica dall’ambito delle scuole regionali a quello universitario. A seguito di questo DM, fino al 1995 sono coesistiti i due binari di formazione, per poi arrivare alla chiusura delle scuole regionali. Il medesimo Ministero con il DM 509/99 ha in seguito istituito il Corso di Laurea in Infermieristica e, con ulteriore DM del 2 aprile 2001, ha istituito la Laurea Specialistica (ora Laurea Magistrale) in Scienze Infermieristiche e Ostetriche.

A partire da quel 1991, la nostra professione è andata incontro a non pochi cambiamenti: abbiamo visto l’emanazione del Profilo Professionale, il riconoscimento come professione sanitaria con un proprio campo di attività, la nascita della dirigenza infermieristica, la creazione di settori scientificodisciplinari specifici in ambito accademico e il riconoscimento di un ordine professionale in quanto professione intellettuale. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui oggi, al termine dell’anno 2021, veder scrivere ancora di “scuole per infermieri” sia del tutto anacronistico e denoti una assoluta mancanza di conoscenza, oltre che riconoscimento della nostra professione, da parte di chi ha esternato le affermazioni pubblicate nell’articolo in questione.

In merito al tema della carenza infermieristica, che non è peculiare del solo nostro territorio ma è una problematica di rilevanza nazionale (in Italia mancano oltre 60000 infermieri), l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Sondrio sta partecipando da alcuni mesi ad incontri presso il tavolo prefettizio per cercare di trovare possibili soluzioni a questa problematica all’interno del nostro territorio di competenza. Tra queste soluzioni, tuttavia, non è certamente previsto il trasferimento della sede del Corso di Laurea in Infermieristica in una località ancor più remota e logisticamente ancor più mal collegata, con conseguente perdita di attrattività: basti, ad esempio, pensare ad un potenziale studente residente nella bassa valle, che si ritroverebbe “costretto” a preferire, per maggior vicinanza e miglior collegamento sedi come quella di Lecco presso l’Ospedale Manzoni oppure la sede centrale di Monza presso l’Ospedale San Gerardo rispetto ad un’ipotetica sede presso l’Ospedale Morelli di Sondalo.

Con il presente comunicato l’OPI della Provincia di Sondrio non intende nella maniera più assoluta entrare nel merito delle questioni di natura politica sottese all’articolo, ma ha ritenuto necessario e doveroso intervenire in merito a tematiche inerenti alla professione e alla formazione infermieristica, essendo di sua competenza.

 

Ufficio Stampa OPI Sondrio

Foto tratta da "Eco delle Valli" del 25 ottobre 1994

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