Domani si aprirà il 29° Alta Valtellina Trophy di short track organizzato dalla Bormio Ghiaccio in collaborazione con l’US Bormiese. Circa 250 tra i migliori pattinatori internazionali si rincorreranno sul ghiaccio dell’ovale di Bormio – che, come d’abitudine, verrà perfettamente levigato dagli uomini della Bormio Servizi – e cercheranno di battere i record precedenti abbassando ulteriormente i tempi, già di per sé velocissimi, che caratterizzano questa competizione. Ma sarà anche l’occasione in cui ciascun atleta potrà provare a ritoccare il proprio personale e magari lasciare il proprio nome nell’albo d’oro dei record, alcuni dei quali resistono addirittura da un decennio, come quello di Nicole Martinelli per la categoria junior C (45.644), che risale al 2011, o quello siglato nel 2013 da Mark Chong (42.874), australiano naturalizzato italiano, che ha corso qualche anno per la Bormio Ghiaccio.

Ma ci sarà spazio anche per altri riconoscimenti, a partire da quello per la società più numerosa (“Memorial Emilio-Sisto-Massimo”), quello per il Club vincitore della classifica generale (“Trofeo Avis Bormio”), il premio per gli atleti che vinceranno la categoria junior D (“Memorial Armando Trabucchi”) e infine a ogni partecipante verrà consegnato un omaggio a ricordo della manifestazione.

Al Palaghiaccio di via Manzoni si vedranno olandesi, ungheresi, slovacchi, sloveni, francesi, tedeschi, inglesi, belgi, alcuni dei quali già presenti il giorno prima dell’evento, per acclimatarsi e poter scendere in pista con la migliore condizione fisica possibile.

Non sarà presente la Russia, che nel 2019 aveva piazzato diversi atleti ai vertici delle categorie superiori, ma sarà comunque battaglia con alcuni tra i più forti al mondo e sarà un banco di prova importante per testare il proprio stato di forma in vista degli appuntamenti che verranno. In lizza ci saranno anche atleti della nazionale italiana.

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Foto: Alberto Urbani