BORMIO: COSA FARE PERCHÉ LA “MACCHINA TURISTICA” POSSA FUNZIONARE MEGLIO
L’amministrazione comunale di Bormio, su iniziativa di Stefano Bedogné, Cinzia Sertorelli e Stefano Dalla Valle, ha voluto riproporre alla popolazione una tavola rotonda sul turismo, aperta al contributo di tutti e svoltasi lunedì 24 ottobre 2016 nella sala congressi di Bormio Terme. Come già delineato nel precedente incontro, è stata chiaramente ribadita la posizione dei tre rappresentanti comunali: “non siamo e non vogliamo essere dei leader”, insistendo invece sulla necessità di una partecipazione attiva da parte dei cittadini quali primi promotori (oltreché conoscitori) del proprio territorio. Via libera, dunque, a qualsiasi proposta/critica/suggerimento o ad ogni altro tipo di contributo che possa arrivare da ciascuno di noi.
La tematica del turismo, infatti, non è e non deve essere limitata agli operatori che vi lavorano quotidianamente, ma ci riguarda direttamente in prima persona perché tutto ciò che facciamo (o non facciamo) per il nostro comprensorio ha una ricaduta in termini turistici, piccola o grande che sia. L’accoglienza che viene fatta al turista non dipende solo dai servizi offerti da un’amministrazione comunale o dalle strutture alberghiere: anche noi semplici cittadini possiamo darci da fare con piccoli gesti per far sì che la “macchina turistica” possa funzionare meglio. Basterebbe poco, basterebbe anche solo “sorridere di più”, come ben sottolineato da una delle mail giunte alla casella che i tre consiglieri hanno voluto aprire proprio per accogliere i suggerimenti della cittadinanza ([email protected] è l’indirizzo al quale si possono inviare i contributi).
Questo secondo incontro è stato incentrato sui temi dell’agricoltura e del paesaggio, strettamente connessi all’immagine turistica perché è ovvio che la cura di questi due aspetti veicola verso l’esterno una determinata immagine del nostro territorio.
Alla serata sono intervenuti il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio Alessandro Meinardi, la Guardia Boschiva comunale Achille Andreola e il moderatore Alberto Comuzzi, direttore di Valtellina News. I due relatori hanno esposto una serie di dati, di interventi e di progetti legati ai loro ambiti operativi, tutte attività che risultano di fondamentale importanza per il territorio ma di cui troppo spesso la gente non è a conoscenza sia per scarsa informazione, sia per una certa pigrizia mentale nel volersi informare. Certamente sul Parco ha pesato anche una gestione piuttosto “militaresca” attuata nei decenni passati, ragion per cui a tutt’oggi esso è un ente non particolarmente apprezzato dalla popolazione locale; va tuttavia sottolineato che proprio grazie a quel tipo di gestione il nostro territorio può oggi vantare un ecosistema e una biodiversità del tutto unici (basti pensare alla reintroduzione del gipeto, che era completamente estinto fino a pochi anni or sono) e che le prescrizioni e le limitazioni imposte hanno avuto il pregio di preservare un’ampia porzione del territorio dell’Alta Valtellina.
Una parte dell’incontro è stata dedicata al contenuto delle mail che i tre consiglieri hanno ricevuto dai cittadini; gli argomenti toccati sono stati diversi ed alcune proposte potrebbero già rappresentare un valido punto di partenza per avviare azioni specifiche, nell’ottica auspicata di una partecipazione corale e costruttiva alla “cosa pubblica”. Unico rammarico – espresso da più parti – la difficoltà a coinvolgere in questo percorso la parte più vitale della popolazione, quei giovani che sembrano disertare sistematicamente le occasioni di confronto sociale.
Ecco alcuni spunti che sono stati trattati nella riunione di ieri: il golf come possibile attrattiva turistica complementare alle altre offerte; il tema della stregoneria, da sviluppare tramite opportune manifestazioni, magari nei periodi di bassa (o morta) stagione per creare un’alternativa al turismo estivo/invernale; l’eventuale ampliamento della zona pedonale nel centro storico (nonostante le critiche, infatti, è stato dimostrato che nel tempo si tratta di una scelta vincente, se fatta con le dovute accortezze); la filiera locale, ossia la promozione dei prodotti agroalimentari legati al nostro territorio, soprattutto nell’ottica di una collaborazione con le strutture alberghiere (come ribadito dal consigliere Michele Peretti). Il tema della cultura, invece, sarà oggetto di uno specifico incontro in occasione della prossima tavola rotonda, auspicando che il numero dei partecipanti non si dimezzi ulteriormente e che ciascuno sia almeno curioso di conoscere cosa “bolle in pentola”.
Anna
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