ACCORDO CON L'OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO: IN VALLE I MEDICI SPECIALISTI PER RAFFORZARE L'ORGANICO
Garantire il reperimento di risorse umane, superando il precariato e il sistema delle cooperative, per assicurare alti standard qualitativi agli utenti, in primo luogo rispettando i tempi nelle richieste di visite, esami e interventi chirurgici. È un impegno in due direzioni quello formalizzato nelle delibere approvate oggi dal direttore generale Monica Fumagalli che sarà sancito con la sottoscrizione dell'accordo per la migliore gestione del personale sanitario tra l'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e l'Asst Valtellina e Alto Lario. Un arco temporale sufficientemente lungo, tre anni, utile a gestire la contingenza e a programmare il futuro. Oggetto dell'accordo è la realizzazione di un sistema di rete per la messa a disposizione di dirigenti medici nelle discipline che evidenziano maggiori criticità. «L'accordo - spiega il direttore generale Fumagalli - si svilupperà da subito e per i prossimi anni, fino al 2027, quindi ben oltre le Olimpiadi, e mira ad assicurare il fabbisogno di medici nelle varie specialità, sia interni al Niguarda che liberi professionisti. È una risposta, concreta ed efficace, alla carenza di specialisti che caratterizza molte realtà periferiche come la nostra, nell'ottica di garantire un servizio puntuale e qualificato ai cittadini. Iniziamo dai cardiologi e proseguiremo con altri specialisti in base alle necessità». Nel testo dell'accordo si fa riferimento a una situazione difficile, comune a molti ospedali della Lombardia, in particolare nelle strutture ubicate in zone decentrate, scarsamente attrattive per i professionisti, che ha vanificato i ripetuti tentativi di reperire medici specialisti attraverso i concorsi.
Il primo passo è rappresentato dalla convenzione per l'utilizzo di medici cardiologi del Niguarda per la copertura di turni di guardia attiva, di pronta disponibilità e consulenza a favore dei Pronto soccorso e per l'attività ambulatoriale nei Presidi ospedalieri di Sondalo e di Sondrio. La convenzione ha una durata di tre mesi, a partire dal 28 febbraio, e potrà essere prorogata. Dopo i cardiologi si proseguirà con i radiologi, gli anestesisti, i medici di emergenza urgenza, gli ortopedici e i pediatri, a coprire il fabbisogno. L'accordo tra l'azienda milanese e Asst Valtellina e Alto Lario si inserisce nel quadro normativo regionale che consente di sottoscrivere convenzioni tra gli enti nell'ottica di superare il sistema delle cooperative, secondo quanto disposto del decreto della Direzione generale Welfare del 13 dicembre scorso. «È chiaro - precisa il direttore sanitario Anna Maria Maestroni - come i cardiologi del Niguarda andranno a sostituire i professionisti delle cooperative, i cui contratti non possono essere rinnovati, e non i medici strutturati dell'azienda, al contrario di quanto è stato erroneamente diffuso, ingenerando confusione fra i cittadini. Nella realtà dei fatti, aumenteranno i cardiologi e migliorerà il servizio reso agli utenti».
Dalla stipula della convenzione alla sua attuazione trascorreranno soltanto pochi giorni. Già la settimana prossima, infatti, è in programma la visita all'Ospedale Morelli dei direttori delle strutture complesse della Cardiologia del Niguarda, con i loro collaboratori, per un primo sopralluogo.
Emanuela Zecca
Ufficio Stampa ASST Valtellina e Alto Lario
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