MOSTRA DEL BITTO: AL CONCORSO DEI FORMAGGI PREMIATO IL BITTO PRODOTTO IN VALFURVA
Valfurva, Val Brembana, Valle Spluga: sul podio della categoria più importante del Concorso dei formaggi salgono i produttori di tre valli distanti tra loro. A prevalere è stato il Bitto 2023 di Cascina Margherita prodotto all'Alpe Fornazzo, grazie al casaro Giuseppe Rinaldi, davanti a Giupponi Farm, casaro Erich Giupponi, e a Latteria Carden della Latteria Sociale Valtellina, casaro Felice Codega. Tra le 40 partite di Bitto dell'anno presentate la giuria di esperti assaggiatori, presieduta da Luciana Libera, ha scelto le tre migliori che sono state premiate stasera durante la tradizionale cerimonia che si è svolta nell'auditorium Sant'Antonio davanti a un pubblico folto e caloroso che non ha fatto mancare il suo sostegno ai produttori saliti sul palco. Tra le otto partite di Bitto del 2022, hanno vinto Del Curto Farm e il casaro Riccardo Vaninetti, del Crotto Val di Lei, nel comune di Piuro, davanti a Franco Milesi dell'Alpe Olano, Cosio Valtellino, e a Manuel Codega di Codega Farm che ha caricato l'Alpe Valcervia, a Fusine. Tra le due categorie di Bitto, a vincere il premio in ricordo di Aldo Gusmeroli è stato il Bitto dell'anno di Cascina Margherita. Per Rinaldi è un doppio successo: nato e cresciuto in Bolivia da genitori valtellinesi volontari dell'Operazione Mato Grosso, in Italia ha frequentato l'Istituto Lattiero-caseario di Moretta, in provincia di Cuneo. Da quindici anni trascorre l'estate in alpeggio per Cascina Margherita e torna in Sudamerica durante la stagione invernale.
Come già avvenuto l'anno scorso, il premio speciale "Roberta Lodi", destinato al formaggio che ha ottenuto il punteggio più alto fra tutte le categorie in concorso, è stato assegnato al Valtellina Casera stagionato prodotto da Flavio Mazzoni e Micaela Scordia per la Nuova Latteria Sociale Vallone di Traona. Per i due casari è il secondo successo assoluto consecutivo che, per Mazzoni, si aggiunge ai numerosi premi ottenuti in tanti anni di lavoro. Nella classifica del Valtellina Casera stagionato si sono piazzati rispettivamente al secondo e al terzo posto la Latteria Sociale Valtellina, con il casaro Antonio Barri, e la Latteria Sociale di Chiuro, con Stefano Franzini e Tommaso Melgara. I due casari hanno vinto il primo premio per il Valtellina Casera giovane davanti al Caseificio Pedranzini di Bormio, casaro Simone Luraschi, e alla Fiorida di Mantello, casaro Sebastiano Angelini. Per lo Scimudin a vincere è stata la Latteria Sociale di Chiuro, sempre con la coppia di casari Franzini-Melgara, secondo posto per la Latteria Sociale Valtellina di Delebio con il casaro Paolo Pini, terzo per l'Agriturismo Rini con il casaro Matteo Rini. Infine, per il Latteria, a imporsi è stato il formaggio prodotto da Matteo Turchetto alla Fiorida, secondo posto per la Latteria Sociale di Chiuro, casari Franzini e Melgara, terzo per l'Agriturismo Rini con Matteo Rini.
Il premio per il casaro più giovane è stato assegnato a Alessandro Menghi, dell'azienda del padre Moreno, 17 anni compiuti il 30 settembre, già premiato nel 2022. Solo pochi mesi lo separano da due coetanei: Manuel Codega, di Codega Farm, nato il 31 maggio, e Giovanni Maghini, dell'azienda agricola del padre Loris, nato il 17 marzo.
Le valutazioni della giuria e l'assegnazione dei punteggi individuano l'annata 2023 come positiva, caratterizzata da una qualità media buona, superiore agli anni scorsi. L'annata migliore da quando il Consorzio di Tutela ha avviato il progetto di sperimentazione sul Bitto. Discorso analogo per il Valtellina Casera che, con il formaggio vincitore della categoria stagionato, ha raggiunto i 90 punti. In generale, i punteggi ottenuti confermano l'alto livello qualitativo sia nella versione giovane che stagionata. Buoni risultati hanno ottenuto anche lo Scimudin e il Latteria.
Emanuela Zecca
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