Rami d’ORA lungo la Decauville. Rassegna di arti performative in quota tra i boschi delle Orobie

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Rami d’ORA lungo la Decauville. Rassegna di arti performative in quota tra i boschi delle Orobie

Lun, 22/08/2022 - 16:46
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La II edizione di Rami d’ORA torna dal 26 al 28 agosto proponendo, per la prima volta in Italia, un’intera giornata di performance in alta quota totalmente accessibile

La seconda edizione di Rami d’ORA, rassegna di arti performative promossa dal collettivo Laagam, torna dal 26 al 28 agosto ad animare i boschi e i sentieri delle Orobie con performance ed altre esperienze in natura frutto dell’attività di ORA – Orobie Residenze Artistiche.

Dopo la prima parte di programmazione proposta dal 31 maggio al 27 luglio a Castellaccio, Rami d’ORA riparte ora con un nuovo programma grazie al sostegno del Ministero della Cultura tramite i fondi FUS per il triennio 2022-2024, ampliando il lavoro sul territorio e le alleanze con le realtà locali.

Nasce così Rami d’ORA lungo la Decauville, tre giornate che culmineranno in performance in alta quota lungo il suggestivo percorso pianeggiante della Decauville delle Orobie Valtellinesi. La Decauville, oggi dismessa, serviva un tempo per collegare le varie dighe e bacini della zona mediante binari su cui si trasportavano persone e materiali. Oggi i binari sono stati per la maggior parte rimossi, lasciando il posto a un sentiero ideale per trekking o escursioni.

Ancora una volta Rami d’ORA andrà dunque riscoprire e valorizzare il patrimonio territoriale per riportarlo all’attenzione del pubblico tramite una proposta culturale.

Il programma inizia presso ORA a Castellaccio il 26 e 27 agosto dalle 18.00 alle 20.00 con Opera Arcana, spettacolo per singolo spettatore di Rimembrando il Futuro/Fulvio Vanacore e Matteo Salimbeni, presentato per la prima volta il 12 giugno con un sold out che non aveva permesso a tutti di assistervi.

Il 27 agosto dopo lo spettacolo, si scenderà nella frazione di Valbona guidati dall’artista camminatore Andrea Mori che insieme a Valentina Fanoni accenderà un falò per presentare una nuova versione di Memoria, spettacolo nato dalle storie di uomini e donne di un tempo, di luoghi e di territori ora abbandonati e dimenticati. Qui il pubblico non sarà chiamato solo ad assistere ma anche a tenere vivo il fuoco, proprio come quello che ne Il fuoco e il racconto di Agamben si era perduto.

Cuore del programma è però il 28 agosto con il Sentiero degli artisti, un’intera giornata di spettacoli lungo la Decauville delle Orobie Valtellinesi, da Gaggio al Dosso del Grillo, che rappresenta il primo esperimento, unico al momento in Italia, di proposta culturale performativa in alta quota totalmente accessibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Dappertutto OdV che dal 2009 lavora in Valtellina offrendo aiuto e attrezzature ai disabili fisici e sensoriali e alle loro famiglie nell’abbattimento delle barriere architettoniche sia nelle loro abitazioni sia nel contesto urbano che frequentano. Il Sentiero degli artisti è un’occasione di avvicinamento del pubblico alle arti performative tramite la pratica del cammino e vede la collaborazione di Comune di Piateda, Comune di Ponte in Valtellina, Biblioteca Comunale Libero della Briotta, Osteria Dosso del Grillo e di Edison che aprirà appositamente il sentiero e le aree intorno al bacino di raccolta del Gaggio che fa parte della centrale idroelettrica ancora in funzione.

Il percorso della giornata, svolto in gruppo da tutti gli spettatori, parte dalla località Gaggio alle ore 10 per arrivare al Dosso del Grillo, con rientro nel pomeriggio alle 18.00; un sentiero di 5 km totalmente pianeggianti e adatti a chiunque.

Gli spettacoli, disseminati lungo il sentiero sia all’andata sia al ritorno, saranno introdotti da pratiche di cammino, avvicinamento al paesaggio e ascolto proposte dalle artiste Liber Dorizzi, Judith Annoni e Lola Posani che percorreranno il sentiero insieme al pubblico.

Le performance proporranno i più diversi linguaggi: Nascondimento è un’azione estemporanea in cammino che coniuga la danza della performer Francesca Siracusa e la musica di Simone Faraci; nei momenti di sosta ci saranno invece due proposte musicali immersive: Respiro Perpetuo, a cura dei musicisti valtellinesi Paolo Novellino, Alessandro De Simoni e Federico Maio, che utilizza strumenti musicali come fisarmoniche, shruti box, harmonium indiani, organi a ventola, bandoneon immersi in natura, e ArounD del collettivo Minus, un sistema di improvvisazione concepito per creare una relazione tra i performer e il luogo in cui viene eseguito, ponendo l’ascoltatore al centro dell’esperienza sonora.

Lungo la via del ritorno sarà la volta della danza con lo spettacolo Ematite di Sabrina Fraternali / Laagam, che basa la ricerca coreografica sullo studio dei processi geologici all’isola d’Elba e dell’Alto Adige, luoghi cari all’autrice, per portare il pubblico in un mondo avvolgente e misterioso, e In ascolto in cui la coreografa Camilla Monga invita il pubblico all'ascolto dell'ambiente sonoro in dialogo con la partitura musicale e quella gestuale che indirizza lo sguardo e l'attenzione all'ascolto.

Un primo esperimento, unico al momento in Italia, di proposta culturale performativa in alta quota totalmente accessibile che ha dato il là a Laagam per spingersi oltre.

La Rassegna terminerà infatti con una tre giorni sulla tematica dei diritti, il 16, 17 e 18 settembre, in collaborazione con Il Contatto aps, Poiein Aps/Premio Nazionale Lucini alla poesia, Ex-Arcigay, Associazione Dappertutto OdV. Il programma è in via di definizione.

 

 

Sara Prandoni
SPCOMUNICAZIONE