A partire da lunedì 2 maggio, l'Asst ha programmato un ampliamento dell'attività per la radiodiagnostica: a seguito di quanto disposto da Regione Lombardia verranno offerte prestazioni aggiuntive presso gli ospedali di Sondrio e di Sondalo con l'obiettivo di ridurre le liste di attesa. Un ulteriore potenziamento per un servizio che ormai da alcuni anni era stato esteso alla giornata di sabato e al tardo pomeriggio dei giorni feriali.
L'impennata dei contagi alla quale si assiste da alcune settimane ha causato un aumento dei ricoveri nei reparti covid-19 dell'Ospedale Morelli: un mese fa i pazienti erano una trentina, oggi sono 47. A necessitare di cure intensive, addirittura del casco per respirare in alcuni casi, sono in particolare le persone fragili. Ieri è stato attivato un reparto al terzo piano del primo padiglione per accogliere i paucisintomatici, cioè i pazienti che dopo aver superato la fase acuta della malattia sono in via di guarigione ma non ancora autonomi per essere inviati al proprio domicilio.
L’eco della voce del Morelli di Sondalo continua a propagarsi di assemblea in assemblea, di incontro in incontro, di conferenza in conferenza, sebbene l’unico denominatore comune sembri l’incertezza su quel che sarà il futuro del nosocomio sondalino, da anni al centro di diversi progetti mai davvero risolutivi.
Essendo imminente la stesura del nuovo POAS, il Piano Organizzativo Aziendale Strategico che periodicamente ridefinisce l’assetto organizzativo e l’offerta sanitaria dell’ASST, riprende la campagna mediatica a favore della demolizione di quel che resta della Sanità Pubblica in Valtellina.
Il movimento "Rinascita Morelli Autonomo" organizza una serie di incontri aperti al pubblico per ribadire la necessità di intervenire urgentemente sul rilancio della sanità di montagna, che ancora oggi appare proiettata verso un futuro di incertezza (e, forse, di impoverimento) a livello locale. Anche in prospettiva del nuovo Piano delineato dai vertici regionali, con le cosiddette "Case di Comunità", è più che mai necessario tenere acceso il dibattito affinché il servizio sanitario si possa esplicare anche sui piccoli territori nel modo più efficace possibile.