Un inizio che più entusiasmante non si poteva per questa 34a edizione delle Bormiadi 2019: nella serata di sabato 28 settembre, dopo la sfilata di presentazione delle squadre lungo la centrale via Roma a Bormio, con la riconsegna dell’aquila da parte dei Livignasc e delle Bexis vincitori dello scorso anno, si sono aperti i giochi che in Alta Valle per più di un mese terranno impegnati non solo i partecipanti e gli organizzatori, ma anche gli esercenti con cene e festeggiamenti vari.
martedì 24 Settembre, 2019
Una pazza, pazza, pazza festa finale con più di 700 persone quella che al Pentagono di Bormio ha siglato la fine delle 33e Bormiadi. Ormai la parola d’ordine è “stupire”, con i costumi più stravaganti e le trovate più simpatiche, non solo per farsi ammirare dagli altri, ma anche per rivendicare il proprio modo di essere. I Livignasc, ad esempio, non rinnegano la loro appartenenza montanara e si sono presentati con un castello di sampògn degno di un concerto, così come le loro conterranee Rosumeda Girls, in classica tenuta alpina.
Ghiaccio da brividi mercoledì sera a Bormio! Nell’ultima prova prevista dal calendario delle Bormiadi le squadre rivali degli Erpik e dei Livignasc si sono giocati il primo posto assoluto, separati da pochi punti e perciò pronti a dare il tutto per tutto sulla pista del Palaghiaccio.
Con “Mai dire nuoto” le Bormiadi si distaccano dal canone di competizione esclusivamente agonistica per trasformarsi in una serata di risate esagerate. Non che manchi la sfida: il gusto di prevalere sugli avversari è sempre ben presente, ma è stemperato da una prova che privilegia la goliardia rispetto alle doti atletiche. Come già lo scorso anno, infatti, gli assistenti di nuoto hanno inventato un percorso a staffetta davvero divertente, almeno per noi, che a bordo vasca assistevamo ai tentativi degli staffettisti di compierlo nel minor tempo possibile.