“Pochi secondi”: il runner “premanese” Tita Lizzoli racconta la sua storia in un libro!
Valdidentro (Sondrio) – In occasione delle molteplici iniziative di “Ottobre In Rosa” – 2024 – “Insieme per Vincere”, unitamente a “Dappertutto” e alla Pro – Loco di Valdidentro, hanno organizzato – presso il polifunzionale di “Rasin”, in Valdidentro, una serata dove è stato presentato il libro di Giambattista “Tita” Lizzoli (classe 1966), dal titolo “POCHI SECONDI”, un importante occasione per un confronto sui temi (di stretta attualità) legati alla neuroriabilitazione e all’inclusione sportiva!
Dopo gli interventi e i saluti di Daniela Gurini (Insieme per Vincere), di Alex Salvetti (Dappertutto) e del dott. Luca Binda (direttore Unità Operativa - Neuroriabilitazione – Ospedale “Morelli” di Sondalo), ha preso la parola l’ospite della riuscitissima serata, ovvero il “premanese” Giambattista “Tita” Lizzoli che ha – presentato sinteticamente – la sua pubblicazione, dopo avere fatto una bella e proficua “chiacchierata” con i presenti (tra questi anche Leo Sette, campione di handbike), tra l’altro molto attenti e, soprattutto, interessati alle sue pesanti e dolorose “vicissitudini” che lo hanno visto coinvolto (nel febbraio del 1988) in un tragico incidente stradale (investito da un camion mentre si stava allenando).
Nel libro, “Tita” Lizzoli (spettacolare “stella” della corsa in montagna), ripercorre – fedelmente – quanto gli è capitato; da quel, oramai lontano, febbraio 1998, quando un incidente stradale interruppe bruscamente la sua carriera di valoroso e determinato atleta (una carriera con ben quattro volte campione del mondo a squadre: negli anni 1985/1986/1992 e 1993 con la maglia del Centro Sportivo della Forestale, ma soprattutto quella della Nazionale Italiana di corsa in montagna) fino ai giorni nostri; racconta la sua vita da atleta, le sue prime soddisfazioni “sportive” … e, poi, come abbiamo già evidenziato, l’incidente e tutte le sofferenze affrontate.
Insomma, un drammatico incidente stradale che gli ha cambiato (letteralmente) la vita; una lettura quella di “POCHI SECONDI” – vivamente consigliata a tutti e in particolare ai giovani di adesso – che ci insegna a non mollare (mai), ma soprattutto a dare il giusto peso alle cose ... e a non deprimersi - oltremisura - per alcuni “momenti” negativi che caratterizzano - spesso - la vita di ciascuno; queste le parole più significative di Tita Lizzoli!
“Un lunghissimo calvario per andare avanti e ritrovare me stesso e – soprattutto - la voglia di vivere. L’ho fatto grazie all’educazione che mi è stata impartita (fin da piccolo), all’amore (dimostrato) da parte di tutti i miei cari (in primis a mia moglie e a cui ho dedicato il mio libro) e a quella tenacia che mi ha sempre contraddistinto, prima come atleta e ora come padre, nonno e uomo. Vorrei aggiungere ancora alcune parole: nel libro ho focalizzato tutta la mia esperienza … soprattutto in ambito sportivo; le gare che ho affrontato, le diverse storie personali come – per esempio - i ricordi della immane fatica fatta per arrivare in fondo al Kima (e chiuso all’8° posto nel 1997). Non è stato semplice scrivere il libro, ma adesso che è uscito sono molto contento; lo consiglio soprattutto ai giovani di adesso. Un’ultima annotazione: ho deciso – di comune accordo con la mia famiglia - di devolvere, parte del ricavato, ad un’importante associazione (Illumina di Blu – Valsassina - O.N.L.U.S.) che opera sul nostro territorio (Margno - Lecco) e si occupa di formazione, informazione e sensibilizzazione a favore dell’autismo”.
Gli hanno fatto “eco”, il dott. Luca Binda (direttore Unità Operativa - reparto di Neuroriabilitazione hospital “Morelli” di Sondalo), Alex Salvetti per “Dappertutto”, Daniela Gurini per “Insieme per Vincere”, Leo Sette (forte atleta di handbike) e Luciano Bertolina (C.A.I. - Valfurva), che hanno voluto ringraziare “Tita” Lizzoli per le parole “forti, profonde e di impatto positivo” proprio in relazione alla presentazione del suo libro e della sua “importante” esperienza di vita; mettendo a nudo tutte le sofferenze che ha dovuto affrontare per ritrovare nuovi stimoli e "rinascere" dopo – come abbiamo avuto modo di evidenziare sopra – il grave incidente che interruppe, bruscamente, la sua carriera facendogli vivere “un vero e proprio calvario” fatto di numerosi interventi chirurgici per poter ricominciare … almeno a camminare (e tutti lo hanno visto dinamico e intraprendente … più che mai).
Ultimo, ma non importante, doveva essere presente anche Moreno Gurini (amico di Tita Lizzoli), vittima di un gravissimo incidente stradale nel 2017 (e, ora, costretto a muoversi con la sedia a rotelle e con la handbike, prodotta da “E -Stelvio” dell’amico Enrico Maccarini), per una sua testimonianza a riguardo, ma purtroppo a letto per influenza; ha introdotto e moderato la serata Silvio Mevio; un grazie alla Pro – Loco di Valdidentro per la squisita disponibilità e collaborazione.
Silver
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