COMUNICATO DELL'UFFICIO D'AMBITO DELLA PROVINCIA DI SONDRIO
L'Ufficio d'Ambito della Provincia di Sondrio a fronte della rappresentazione della vicenda relativa ai fondi PNRR così come riportata sulle pagine de La Provincia di Sondrio in data odierna, ritiene opportuno, in ragione dell’importanza dell’argomento in questione, presentare una nota di replica chiarificatrice.
Innanzitutto, è bene ricordare che tutta la vicenda ed il percorso logico che ha determinato l’Ufficio d’Ambito a richiedere al Gestore la fidejussione, è dettagliatamente riportato nella deliberazione n.15 del 17 luglio u.s. (sotto allegata), trasmessa a tutti i Comuni il giorno successivo e liberamente scaricabile dal sito istituzionale (http://www.atosondrio.it/delibere-del-cda/anno-2024-3/).
Dal momento che nell’articolo apparso sul quotidiano gli elementi essenziali e dirimenti posti alla base della predetta deliberazione non hanno invero trovato spazio, si ritiene opportuno qui ribadirli.
In primo luogo, appare piuttosto basilare ricordare che l’accettazione di fondi PNRR sia percorribile solo dietro una ragionevole certezza di riuscire a onorare la relativa proposta sulla base della quale è stata formulata la graduatoria. Questo perché le regole attuali del PNRR prevedono che in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi i fondi eventualmente già percepiti debbano essere restituiti in tutto o in parte.
A tal riguardo l’Ufficio d’Ambito non ritiene – sulla base degli elementi ad oggi conosciuti – che sussista tale ragionevole certezza. Da qui la forte perplessità a fronte della manifestata volontà da parte di Secam di voler realizzare oggi un progetto che risultava essere già assai ambizioso nel 2022, anno della proposta al Ministero.
Secam ha infatti comunicato all’Uffico d’Ambito rassicurazioni senza però fornire dettagli (organizzativi, gestionali, operativi, finanziari, ecc…) su come si intende procedere per mettere a terra 28,6 milioni di euro in 19 mesi e ciò non consente di dare risposta all’ovvia domanda su cosa accadrebbe alle casse di Secam (e degli EE.LL. soci) se gli obiettivi non venissero raggiunti dopo aver speso anche solo una parte dell’ingente contributo.
In secondo luogo, per le regole PNRR i soldi transitano dall’Ufficio d’Ambito. Questo significa che in caso di revoca del contributo, il Ministero chiederà la restituzione all’Ufficio stesso. La fidejussione appare quindi necessaria se non addirittura indispensabile per mantenere indenne l’Ufficio d’Ambito, ma soprattutto, come evidente, l’intero sistema d’ambito, laddove tale eventualità dovesse verificarsi.
E’ cosa certa che 28,6 milioni di euro di finanziamento apporterebbero al nostro sistema idrico un enorme giovamento ma è altrettanto fuor di dubbio che tale grande opportunità avrebbe forse dovuto essere coltivata in maniera proficua già nel 2023 quando il Ministero richiese espressa conferma dell’interesse all’operazione e Secam non diede purtroppo alcuna risposta.
Preme inoltre evidenziare come in Lombardia non vi sia alcun gestore che abbia finanziato al 100% con fondi PNRR la proposta presentata al Ministero, come invece accade per Sondrio. Tutti hanno infatti posto una parte di finanziamento a carico della tariffa e tale soluzione ha consentito di avanzare con le opere già a far data dal 2022. L’Ufficio d’Ambito invece non ha ad oggi ricevuto elementi certi per poter dire che Secam si sia già incamminata per raggiungere i target.
Infine, a parte i territori di Monza-Brianza e Provincia di Milano, Sondrio è l’ATO assegnatario del contributo più alto in Lombardia (appunto, 28,6 milioni di euro). Dalla tariffa idrica si recuperano però 25-30 milioni di euro all’anno (VRG), decisamente meno di tutti gli altri gestori lombardi. Questo significa che in caso di eventuale revoca del contributo gli altri territori saranno chiamati a “digerire” tramite la tariffa una restituzione proporzionalmente più piccola rispetto a quanto accadrebbe alla Provincia di Sondrio. A noi toccherebbe infatti far gravare in tariffa milioni di euro muovendoci in uno spazio già ora assai ridotto.
In conclusione, l’Ufficio d’Ambito ribadisce anche in tale sede come vi sia un interesse comune a veder realizzati gli investimenti sul nostro territorio e come abbia manifestato al proprio Gestore il più ampio spirito collaborativo in tal senso ribadisce però parimenti come vi sia anche l’esigenza di mantenere indenne il sistema idrico da un rischio estremamente rilevante.
In questi anni di attività riteniamo che l’Ufficio d’Ambito abbia maturato un certo credito presso gli addetti ai lavori (Secam, EE.LL. Regione, ecc…), essendosi posto come interlocutore serio e preparato. Pertanto si ritiene, in questa circostanza e in altre che si sono verificate e che si verificheranno, che possa risultare maggiormente proficuo per il territorio un previo confronto con l’Ufficio stesso al fine di fornire alla collettività un’informazione completa e non parziale.
Ufficio d'Ambito della Provincia di Sondrio
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