LA LINGUA DI DANTE NEL CANTON GRIGIONI

2
min di lettura

LA LINGUA DI DANTE NEL CANTON GRIGIONI

Mar, 09/05/2023 - 18:50
Pubblicato in:
Gli svizzeri di lingua italiana, fondatori della Pro Grigioni Italiano, si presentano: "Siamo orgogliosi della nostra italianità"

di Remo Tosio*

 

Nel Cantone dei Grigioni siamo una minoranza di lingua italiana rispetto alle altre due, tedesco e romancio. Noi siamo molto fieri della nostra italianità, della nostra appartenenza alla lingua di Dante.

Prima del 1918 eravamo praticamente sconosciuti sia nei Grigioni che in Svizzera. In quell’anno alcune personalità importanti e provenienti da diverse regioni del Grigioni italiano, capitanate dal mesolcinese Arnoldo Marcelliano Zendralli, si sono riunite e hanno fondato l’associazione della Pro Grigioni Italiano (Pgi), con la precisa mansione di promuovere e difendere la lingua e la cultura italiana nei Grigioni e farci finalmente conoscere in Svizzera. Nella precisione si tratta della minoranza italofona delle quattro valli alpine di Bregaglia, Calanca, Mesolcina e Poschiavo.

I primi anni della Pgi sono stati duri perché mancavano i mezzi finanziari. Non so come abbiano fatto, tuttavia sono riusciti subito, già dalla fondazione, ad organizzare una rivista annuale dal titolo «Almanacco del Grigioni Italiano», la quale è diventata subito popolare e lo è tutt’oggi. A partire dal 2007 viene annualmente distribuita in tutti i fuochi del Grigioni italiano e dal 2019 viene anche stampata completamente a colori.

Partendo dalla sede Centrale di Coira, la Pro Grigioni Italiano comprende le seguenti sezioni: Valposchiavo, Moesano (Mesolcina e Calanca), Engadina, Coira, Bregaglia, Davos, Sopraceneri, Lugano, Zurigo e Berna. Su organizzazione e sostegno della Pgi le sezioni di Bregaglia, Valposchiavo, Engadina, Moesano e Coira hanno una/un operatrice/operatore, con l’impegno di organizzare in loco manifestazioni culturali e linguistiche.

La Pgi oltre all’Almanacco pubblica una seconda rivista, quella dei «Quaderni grigionitaliani» che a partire dal 1931 esce con quattro volumi l’anno. Lo scopo è quello di avere un documento di carattere enciclopedico del Grigionitaliano. Si rivolge principalmente a persone interessate alla letteratura italiana dei Grigioni e della Svizzera, come pure della storia dell’arte e della cultura. Inoltre, vengono pubblicati dei libri come la «Collana letteraria» che ha visto la luce nel 1994 e ha prodotto oltre una ventina di volumi. Un’altra attività è quella della collana «Ricerche», curata da un’apposita Commissione. La stessa, uscita per la prima volta nel 2012, intende offrire uno spazio ad autori di studi di carattere scientifico concernenti il Grigionitaliano. Un’altra chicca della Pgi è il «Dono di Natale» un giornalino costituito nel 1951 e dedicato ai più piccoli. Più tardi ha cambiato nome in «Mondo Nostro».

A partire dal 2021, durante l’estate, la Pgi organizza annualmente le «Giornate Grigionitaliane» con lo scopo di proporre un momento d’incontro e di condivisione fra calanchini, mesolcinesi, bregagliotti e valposchiavini, come pure per quelli della diaspora, che trovano l’occasione per rincontrare i propri convalligiani.

La Pgi in effetti ha un grande potenziale linguistico e culturale, con numerose persone che lavorano in volontariato. Basti pensare che chi scrive un articolo sia per l’Almanacco che per i Quaderni lo fa senza rimunerazione. Oggi la Pgi prende sussidi sia dal Cantone che dalla Confederazione. È questo un determinato supporto per tutte le attività, potendo anche contare su una grande attività di volontariato. Amiamo e siamo molto orgogliosi della nostra entità di grigionesi di lingua italiana, grazie alla vivace attività della Pgi.

Maggiori info: https://www.pgi.ch/it

 

*Remo Tosio (1937) è stato direttore del settimanale di Poschiavo «Il Grigione Italiano» dal 1987-2012 e ha curato la Parte generale e la coordinazione editoriale dell’«Almanacco del Grigioni Italiano» delle edizioni 1997-2023.

©️la riproduzione – anche parziale – di questo contenuto è vietata senza citazione della fonte, ai sensi della legge sul diritto d’autore