"PROPOSITIVI!": IL TERRITORIO UNITO LANCIA LA SFIDA ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE

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"PROPOSITIVI!": IL TERRITORIO UNITO LANCIA LA SFIDA ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE

Gio, 02/03/2023 - 17:54
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Una co-progettazione territoriale, una serie di interventi di sistema dal valore relazionale, un programma triennale. Questo è il progetto "ProPositivi!: nuove sfide, nuove alleanze e nuovi Realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione Pro Valtellina, vede il consorzio di cooperative sociali Sol.co Sondrio quale principale interlocutore per co-progettare le azioni su scala provinciale. Il progetto è stato presentato martedì scorso nella sede di Fondazione Pro Valtellina, a Sondrio, alla presenza dei componenti della cabina di regia che, a partire dalla scorsa estate, ne hanno elaborato contenuti e finalità.

La vicepresidente di Fondazione Pro Valtellina Anna Maria Pola Orio ha illustrato la genesi di un'iniziativa nata per la precisa volontà di affrontare il problema in maniera globale e allargata, partendo dalle specificità di ciascun mandamento, per arrivare a un progetto unico e ad azioni trasversali. Una nuova sfida per Fondazione Pro Valtellina che già a partire dal 2020 aveva sostenuto interventi sul tema della povertà utilizzando fondi propri, un contributo di Fondazione Cariplo e le numerose donazioni giunte dal territorio. «I cardini di questo progetto - ha evidenziato Anna Maria Pola Orio - sono la territorialità, un tempo sufficiente per agire, i tre anni sui quali si sviluppa, la specificità dei singoli ambiti e soprattutto un lavoro relazionale. Come Pro Valtellina abbiamo fatto il possibile per cogliere questa sfida e aprire una nuova strada, individuando come capofila del progetto Sol.Co Sondrio. Per noi - ha concluso - è un progetto innovativo e rassicurante con potenzialità per integrarsi ancora di più nel territorio». In rappresentanza di Fondazione Cariplo, ma anche di Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza Intesa San Paolo, è intervenuto Andrea Trisoglio, responsabile del progetto Fondazioni di Comunità. «Non esiste una ricetta contro la povertà - ha spiegato -: la strategia migliore è quella di avere una visione ravvicinata del problema, per questo motivo abbiamo coinvolto le Fondazioni di Comunità. Hanno il polso della situazione, conoscono il territorio nel quale operano, hanno rapporti diretti con gli enti non-profit e gli enti pubblici. In questo progetto non ci sono azioni precise e definitive, sono indicati degli ambiti di attività che verranno in seguito declinati, anche in base a quella che sarà la risposta del territorio. Uno degli aspetti rivoluzionari di questo progetto è che gli enti finanziatori hanno messo a disposizione 363 mila euro, lanciando la sfida di raccogliere sul territorio 90 mila euro e noi ne daremo altrettanti. L'ambizione, infatti, è quella di coinvolgere la cittadinanza». A partire dal 2021 Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e il Fondo Beneficenza Intesa San Paolo hanno attivato una linea di azione finalizzata al sostegno di progetti di contrasto alla povertà in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola per avviare processi di co-progettazione territoriale in stretta collaborazione con le Fondazioni di Comunità locali.

Il progetto "ProPositivi!" è stato illustrato da Massimo Bevilacqua di Sol.Co Sondrio che ha usato la metafora dell'albero definendo le cinque azioni sulle quali è strutturato cinque tronchi dai quali si sviluppano diverse ramificazioni. Rappresenta una nuova opportunità di crescita per tutta la comunità partendo dalle esperienze precedenti dei progetti realizzati sul territorio per costruire un sistema di welfare comunitario locale ma compiendo un nuovo, decisivo passo a livello di sistema, territorialità e azioni. Si parte da un'azione completamente nuova per il nostro territorio rappresentata dall'istituzione di un osservatorio provinciale per il contrasto alle povertà e alle vulnerabilità sociali per raccogliere dati, analizzarli e utilizzarli per gli interventi. Vengono individuati hub territoriali per gli aiuti materiali e per le iniziative a supporto delle famiglie per l'accesso a beni e servizi, come l'Emporium attivo a Sondrio e quello che sarà aperto a Morbegno. Si aggiungono le azioni per la facilitazione dei processi di inclusione comunitaria e i nuovi spazi e le esperienze di avvicinamento lavorativo per persone vulnerabili, partendo dal vigneto di Castione. Infine, dispositivi provinciali di governance inclusivi, partecipati ed efficaci per presidiare tutte le azioni e le funzioni. «ProPositivi è una parola bellissima - ha detto Bevilacqua - che si presta a diverse letture e diventa essa stessa un motto. Dobbiamo osare e sfidare, innovare sia dal punto di vista delle azioni ma anche dal punto di vista di costruire relazioni che promuovano fiducia».

I componenti della cabina di regia, in rappresentanza degli enti coinvolti, si sono soffermati sugli aspetti qualificanti di "ProPositivi!". Marilisa Stoppani, consigliere della Provincia, ha evidenziato la valenza territoriale del progetto: «Mi fa piacere pensare che i cittadini di Sondrio come chi risiede nei piccoli centri di montagna possano avere tutti le stesse opportunità e i medesimi servizi. Proprio per come è stato concepito questo progetto, sono sicura che i soldi saranno utilizzati nel migliore dei modi e soddisferanno i bisogni delle persone in difficoltà». In rappresentanza del Comune di Sondrio, il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Lorenzo Grillo Della Berta si è soffermato sugli aspetti innovativi di "ProPositivi!", a partire dal partenariato pubblico privato che risulta fondamentale per promuovere iniziative di questo tipo. «Una riflessione - ha proseguito - riguarda il discorso di fare sistema: Il carattere provinciale consente di andare oltre i compartimenti stagni, pur mantenendo la specificità territoriale, allo scopo di amplificare l'impatto sui diversi mandamenti. Un altro elemento molto importante è la prevenzione per recuperare situazioni in cui il disagio non è ancora in una fase emergenziale». Dal capoluogo alle estremità del territorio provinciale, dalla Valchiavenna all'Alta Valtellina, anch'esse coinvolte direttamente nel progetto a esprimere bisogni comuni all'intera provincia, seppure con declinazioni ed esperienze di interventi per contrastare la vulnerabilità sociale diversi. L'assessore alle Politiche sociali del Comune di Chiavenna Elena Del Re è intervenuta anche in rappresentanza della Comunità Montana della Valchiavenna: «Questo progetto - ha affermato - esprime la volontà di portare una dimensione nuova, una politica in grado di trovare convergenze e di creare occasioni di dialogo con tutti gli attori per costruire non solo interventi canonici di aiuto ma anche connessioni. La Comunità Montana Alta Valtellina ha designato la responsabile dell'Ufficio di Piano Attilia Galli quale componente della cabina di regia. La valenza di questo progetto è quella di aver unito più territori e più esperienze». In rappresentanza del Terzo settore, Massimo Pinciroli del Centro Servizi Volontariato Monza Lecco Sondrio ha evidenziato il ruolo di coordinamento del volontariato sociale: «Il bene bisogna cercare di farlo bene, soprattutto in un territorio complesso come il nostro. Credo che questo sia un progetto molto attrattivo, in grado di coinvolgere anche nuovi volontari».

Tre anni per una sfida lanciata dalla Fondazione Pro Valtellina, insieme a partner pubblici e privati, che punta a coinvolgere la cittadinanza. Un progetto innovativo che ambisce a diventare un modello per gli interventi presenti e futuri per affrontare povertà e vulnerabilità sociale in provincia di Sondrio.

 

Emanuela Zecca

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