CON L’ACQUISIZIONE DI UNA NUOVA LINEA DI PRODUZIONE, PROSEGUE LA CRESCITA DI CRAZY
In un mercato globale che continua a registrare criticità nell’approvvigionamento di materie prime e che crea un effetto domino sui tempi di produzione e nella logistica internazionale, Crazy intraprende un percorso di razionalizzazione che riguarda tutto il ciclo di sviluppo e produzione delle proprie linee di abbigliamento.
È in questo scenario che si colloca l’acquisizione da parte dell’azienda valtellinese di CVL Idea Production S.R.L., azienda di confezionamento con sede a Fetesti, nel distretto Ialomita, in Romania.
I rapporti tra la fabbrica rumena e Crazy risalgono al 2015 e, negli anni, la collaborazione si è intensificata fino ad arrivare ad una produzione quasi esclusiva. L’acquisizione della fabbrica è stata quindi un passo naturale per il brand che ha trovato in Catalin Bogdan Fodor il nuovo direttore e amministratore delegato di CVL Idea Production.
Con una laurea in economia, Catalin ha sviluppato una produttiva carriera come consulente tra Romania e Italia, e nel suo portafoglio clienti rientrava proprio Crazy: da qui il passaggio nella struttura dell’azienda è apparso come logico.
Tra le fila del management del brand valtellinese cresceva l’esigenza di avere una produzione che garantisse il rispetto dei tempi di consegna della merce e Catalin ha colto l’occasione, offrendosi di assumere la direzione del sito produttivo
«Sono entusiasta di questa nuova avventura professionale. Il sito produttivo di CVL Idea Production impegna più di 150 persone su una superficie di 6.000 metri quadrati con 300 macchine da cucire e reparti specializzati in taglio, ricamo e assemblaggio, oltre chiaramente al reparto di controllo qualità e dello stiro – ha commentato Catalin Bogdan Fodor, CEO della CVL Idea Production – e qui da noi i capi vengono costruiti da zero, partendo dai tessuti che, come sappiamo, sono accuratamente selezionati da Crazy».
La fabbrica è dedicata al 100% alla produzione dei capi Fast&Light di Crazy. Questo permette al brand valtellinese di avere la garanzia del rispetto dei tempi di produzione e di consegna, così da ovviare ai problemi di approvvigionamento e rendere Crazy un brand ancora più competitivo sul mercato.
«La decisione di acquisire una fabbrica deriva dal fatto che le nostre collezioni sono molto particolari: dalla gestione delle stampe sui capi estremamente difficoltosa per mantenere alti livelli di qualità, alla precisione di confezionamento – ha commentato Valeria Colturi, founder di Crazy - e mantenere alta la qualità rischia di allungare i tempi di consegna dei nostri capi. Per ovviare a queste due difficoltà abbiamo capito che l’unica soluzione era acquistare un’azienda con un laboratorio che fosse in grado di gestire lo sviluppo e l’assemblaggio dei nostri capi».
Ufficio stampa CRAZY a cura di LDL COMeta
- 137 viste