BORMIO TERME AVVIA IL PIANO DI RIQUALIFICAZIONE
Una settimana – è proprio il caso di dirlo – straordinaria per i soci di Bormio Terme: infatti, oltre alla convocazione contemporanea di due assemblee (ordinaria e straordinaria) gli azionisti hanno deliberato anche una ricapitalizzazione societaria, cosa che non accadeva da venti anni.
«Questa “corposa” assemblea – esordisce il presidente di Bormio Terme Naide Falcione – è stata dettata dalla necessità di procedere con il progetto definitivo di riqualificazione e sviluppo di Bormio Terme. Avevamo bisogno sia dell’autorizzazione del Consiglio per l’avvio del Piano, sia dell’approvazione all’aumento di capitale per il reperimento delle risorse necessarie alla riqualificazione. Devo dire che la risposta è stata non solo favorevole, ma l’unanimità dei consensi ci ha dimostrato che i soci credono in noi, credono nella struttura e negli investimenti che ci apprestiamo ad effettuare».
Il Piano che Bormio Terme si accinge a rendere operativo è frutto di un lavoro di condivisione iniziato più di un anno fa e sul quale il Consiglio si è immediatamente attivato non appena avuta la conferma della candidatura olimpica; gli investimenti, va da sé, sarebbero stati comunque intrapresi, ma l’argomento Olimpiadi fornisce certamente maggiore impulso nella direzione di una preparazione e di un’accoglienza migliori.
Diversi i settori di intervento previsti dal Piano, a partire dall’impiantistica che sarà oggetto di particolare attenzione vista anche la crisi energetica in atto: efficientamento energetico, eliminazione del radon, recupero delle acque termali, aumento dell’isolamento, installazione pannelli fotovoltaici, riadattamento dei locali per ottimizzare le spese di riscaldamento… «Bormio Terme – spiega Matteo Sambrizzi – ha delle potenzialità enormi che però richiedono investimenti mirati e continui; se pensiamo che gli ultimi investimenti risalgono a parecchi anni fa, si comprende come sia necessario partire con questo progetto, che è molto ampio ma consentirà alla struttura di essere sempre più efficiente e di avvicinarsi alla maggiore autosufficienza energetica possibile, il che si tradurrà anche in un risparmio di costi e in una classificazione energetica più alta, poiché passeremo dalla fascia E alla fascia B. In base alla disponibilità economica decideremo di intervenire sulle priorità più urgenti ovvero la parte impiantistica e i settori dedicati alla famiglia e ai servizi sanitari».
Fra le altre anticipazioni di quello che offrirà Bormio Terme sulla scorta di questo Piano, si scoprono una “Vasca Avventura” completamente interrata e dedicata alla fascia 8-16 anni, un potenziamento del Termarium e delle aree Relax, la copertura di alcune vasche esterne per poterle utilizzare tutto l’anno; riguardo la parte sanitaria vera e propria, sono previsti l’ampliamento degli ambulatori medici e degli spazi dedicati alle visite specialistiche e alla riabilitazione. Verrà anche ridisegnata l’organizzazione interna degli ambienti che, tra l’altro, porterà all’eliminazione della sala congressi e alla realizzazione di una vera e propria reception di accoglienza all’ingresso della struttura.
«Con questo Piano – interviene Francesca Dossi – potremo contare su una migliore suddivisione delle aree; l’offerta verrà così canalizzata in modo più mirato e questo consentirà a noi di ottimizzare i servizi (alcuni dei quali sono attualmente utilizzati solo per pochi mesi l’anno) e all’utenza di accedere a proposte meglio dimensionate alle loro esigenze. Il tutto si tradurrà in un circolo virtuoso: maggiore qualità, incremento di offerte e tariffe dedicate, proposta più varia e segmentata. Naturalmente, dal punto di vita finanziario, un Piano di tale portata (l’importo complessivo è di 13 milioni) darà i suoi risultati sul lungo periodo; perciò, la sua durata sarà 2021-2041 e questo ci consentirà di dimostrare sul lungo temine la sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento, sebbene nel primo periodo i risultati economici non saranno pienamente positivi. Un dato sicuramente incoraggiante arriva dalla ricapitalizzazione appena approvata, perché questa inietterà nuove risorse che consentiranno di fronteggiare gli investimenti e, con le prospettive dei maggiori introiti da essi derivanti, si darà maggiore stabilità a tutto l’assetto di Bormio Terme».
Tredici milioni di euro che saranno finanziati principalmente dal Fondo dei comuni confinanti e dall’aumento di capitale, mentre la restante parte sarà coperta tramite indebitamento diretto. «È un notevole impegno finanziario, soprattutto in questo periodo in cui il costo dell’energia è triplicato e ci ha posto in una situazione quasi emergenziale. Tuttavia – sottolinea il presidente Falcione – abbiamo voluto rispondere a questa crisi con un segnale forte: gli investimenti, la riqualificazione, la ricapitalizzazione. D’altronde, nel mese di agosto abbiamo fatto una valutazione della situazione finanziaria intermedia che ha evidenziato buoni ricavi e addirittura, se non ci fosse stato l’aumento energetico, avremmo chiuso oggi con un utile. Quindi guardiamo al futuro con ottimismo sapendo di poter contare sul sostegno di tutti, il Consiglio, i soci e soprattutto i dipendenti, che ringrazio per aver collaborato con noi nello sviluppo progettuale e per averci supportato dall’interno».
Anna
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