INAUGURATO IL PALAZZETTO "PEPPINO PEDRANZINI"

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INAUGURATO IL PALAZZETTO "PEPPINO PEDRANZINI"

Gio, 29/09/2022 - 23:06
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L'IIS Alberti e il settore Pallavolo US Bormiese insieme nel ricordo di un grande protagonista dello mondo sportivo in Alta Valle

Da questa sera la palestra ITC di Bormio si chiama ufficialmente “Palazzetto Peppino Pedranzini”. L’idea germogliata nella dirigenza dell’IIS Alberti di rendere omaggio alla figura di Giuseppe Pedranzini, che ha cresciuto generazioni di giovani nella cultura dello sport, si è concretizzata in un pomeriggio di fine estate in una struttura gremita di giovani e giovanissimi, ovvero i principali destinatari dell’opera che Peppino ha dispiegato in tutta la sua vita di insegnante e di allenatore.

«Quattro anni fa – ricostruisce il dirigente Bruno Spechenhauser – quando la famiglia ha istituito la borsa di studio “Peppino Pedranzini” per studenti-meritevoli, abbiamo guardato con entusiasmo e gratitudine a questa opportunità, che si colloca esattamente nel solco dell’insegnamento tracciato da Peppino volto alla promozione dello sport e della cultura fra i ragazzi. Abbiamo allora pensato a un segno tangibile per ringraziare Peppino e la sua famiglia per quello che ci hanno lasciato in questi decenni e per i frutti che ancora oggi possiamo raccogliere grazie al suo impegno e alla sua passione. Peppino è stato un grande uomo, un grande sportivo, un grande allenatore, papà e marito: oggi sarebbe un modello da seguire. Anche il torneo di pallavolo che l’IIS Alberti organizza nell’ambito delle Albertiadi sarà a lui dedicato».

Molti gli episodi che i presenti hanno rievocato sulle loro esperienze di gioco con Peppino; esperienze formative sane e ricche di significato, che davano la misura dello slancio con cui Peppino affrontava le varie sfide che il suo ruolo gli metteva di fronte, anche se questo gli imponeva – a volte – qualche benevola sferzata ai più indisciplinati. Qualcuno ha portato anche i cimeli rispolverati dai bauli di casa, come la vecchia divisa di gioco che Peppino aveva ideato e fatto realizzare, indossata dai pallavolisti che furono tra i primi suoi allievi sotto rete.

«La palestra era la sua casa – concorda il professore di educazione motoria Cristiano Gonczol – intitolarla a lui sarà come se la sua opera riecheggiasse ancora fra queste pareti. Peppino si occupava di sport a 360°, anche da pensionato non smetteva di darmi consigli e di interessarsi allo sport giovanile; e io stesso ricordo una bellissima esperienza quando, studente di III media, con i miei compagni riuscimmo a qualificarci alla fase nazionale dei campionati studenteschi di atletica sulla pista dell’Acetosa, un sogno per noi che arrivavamo dalla montagna! Tutto quello che Peppino ha trasmesso ai ragazzi nel corso della sua attività, lo ritroviamo fra queste mura oggi, circondati da così tanti giovani».

Il settore Pallavolo è stato uno di quelli ampiamente beneficiati dall’impulso di Peppino, che lo ha fondato e avviato creando le basi per un movimento che ancora oggi costituisce un incubatore fecondo di attività e di iniziative e i numeri raggiunti dal gruppo guidato da Mauro Antonioli in questi 40 anni sono decisamente importanti. «Ai nastri di partenza di questa stagione – snocciola il presidente – abbiamo 10 squadre che partecipano ai campionati provinciali Fipav, più una iscritta al regionale di serie D. Nella stagione scorsa abbiamo toccato i 160 iscritti, eseguito 667 giornate di allenamenti, giocato 121 partite, affrontato 61 trasferte per un totale di 10756 km percorsi. Non ci manca la determinazione e per questo dobbiamo ringraziare tutti quelli che ci danno una mano, soprattutto gli allenatori, ma non dimentichiamo che tutto questo è nato proprio da Peppino e che tanti dei nostri attuali collaboratori sono cresciuti e si sono affermati nel mondo sportivo anche grazie a lui. La stagione che si appresta a partire, ci trova oggi con ancora più entusiasmo di prima».

A raccogliere l’entusiasmo e i ricordi dei presenti c’erano Luciana, Martina e Roberta, la famiglia di Peppino; schive all’inverosimile, per quel pudore innato che rende le persone semplici refrattarie ad ogni ribalta, per una sera si sono lasciate circondare dall’affetto degli amici, degli alunni, dei ragazzi di Peppino. E nel suo nome, proseguiranno la missione educativa verso il mondo giovanile attraverso il premio “Peppino Pedranzini” istituito ogni anno scolastico per studenti-atleti meritevoli in collaborazione con il settore Pallavolo US Bormiese.

 

Anna

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