L'ASSEMBLEA GENERALE DEL CAI A BORMIO

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L'ASSEMBLEA GENERALE DEL CAI A BORMIO

Ven, 27/05/2022 - 22:31
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Serata inaugurale densa di emozioni, con il presidente Torti in veste di presidente uscente

Venerdì sera si apre a Bormio la 3 giorni dedicata al Club Alpino Italiano: circa 600 delegati da tutta Italia converranno al Pentagono per una straordinaria dimostrazione di appartenenza e di comunanza a un sodalizio che, nei suoi esordi, risale addirittura al 1863 con la costituzione della sede di Torino. La Valtellina, in seno al Cai, trovò subito cordiale accoglimento e la sezione Valtellinese fu addirittura la decima a livello nazionale e la prima in Lombardia: sorta nel 1872, celebra oggi il 150° più attiva che mai e la Magnifica Terra diventa non solo il centro nevralgico dei lavori assembleari, ma anche l’occasione per rinverdire i fasti di una sezione che tanto ha dato in termini di formazione e di promozione a 360° per la cultura della montagna.

Nella serata di venerdì si rinnoverà il gemellaggio che negli anni ha unito il Cai Valtellinese con il Cai della Majella: i rappresentanti delle due sezioni si stringeranno in amicizia per suggellare nuovamente un’unione che – nonostante la distanza – li ha visti vicini in occasioni che hanno segnato la storia, come l’alluvione del 1987.

«Nel 1987 – ricorda Paolo Camanni presidente del Cai Valtellinese – la sezione di Chieti, forte della vicinanza storica (il Cai di Chieti nacque nello stesso anno del Cai Valtellinese e i rispettivi Congressi si svolsero l’uno dopo l’altro) venne in aiuto della popolazione valtellinese e l’anno successivo fu siglato un vero e proprio gemellaggio. Oggi vogliamo rinfrancare questo rapporto e proprio nell’occasione in cui si celebra il 150° delle nostre sezioni abbiamo voluto che il Cai Chieti fosse insieme con noi ad organizzare questo evento. Perciò, questa di Bormio sarà una delle rare assemblee in cui la presidenza dei lavori sarà attribuita a due sezioni, ovvero ai presidenti delle sezioni Valtellinese e Majella-Chieti, entrambe co-organizzatrici».

«È da un anno che lavoriamo a questo progetto – gli fa eco Maurizio Di Marzioe siamo convinti che legami come questo gemellaggio, siano fondamentali per mantenere vivi e consolidare rapporti di amicizia e di cordiale stima».

La serata inaugurale di apertura, dal clima calorosamente conviviale, ha ospitato i due cori del Cai (maschile e femminile) che si sono alternati sul palco a precedere la visione di due brevi filmati sulla celebrazione degli anniversari. A completamento dell’ambientazione appositamente studiata per questa assemblea nazionale, il piano superiore del Pentagono è stato riservato a due mostre documentarie e fotografiche: una sulle immagini d’epoca dell’archivio Corti, con straordinarie scenografie di un alpinismo ormai scomparso e per questo dal fascino irresistibile; la seconda è una mostra organizzata dal Centro di Documentazione Donegani in collaborazione con gli studenti dei licei di Bormio e Sondrio sulla strada dello Stelvio, di cui in questi anni ricorre il bicentenario, e sul suo ideatore Carlo Donegani.

Infine, tutti i delegati intervenuti ai lavori assembleari riceveranno in omaggio un opuscolo sul Congresso del 1873 rievocato dalle cronache e dalle immagini d’epoca (un lavoro realizzato dal Centro Studi Storici Alta Valtellina e finanziato dalla Brisval di Novate Mezzola, che a conclusione della serata ha offerto anche uno spuntino a base delle sue ricercate brisaole).

Insomma, l’assemblea di Bormio si configura come un perfetto connubio tra storia e attualità, tra sport e cultura, tra formazione e solidarietà. D’altronde, il motto del Club Alpino Italiano è “frequentare per conoscere, conoscere per amare, amare per tutelare”: una massima che può essere declinata in ogni scenario e in ogni trama della vita umana.

 

 

Anna

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