Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica

3
min di lettura

Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica

Gio, 13/01/2022 - 18:08
Pubblicato in:

Si è tenuta in data odierna una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica  a cui hanno preso parte, tra gli altri, oltre ai componenti ordinari del COSP -  il Presidente della Provincia, il Sindaco del Comune di Sondrio, il Questore, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza - anche i Sindaci dei Comuni di Bormio, Chiavenna, Morbegno, Villa di Chiavenna, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Montagna, il Direttore Generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario e il Responsabile dell’ENAIP sede di Morbegno, l’ente che si occupa della formazione professionale.

Preliminarmente i Direttori generali dell’Agenzia di tutela della Salute e dell’Azienda Socio sanitaria Territoriale hanno illustrato le misure adottate per il contenimento della diffusione del contagio da covid-19.Sono stati poi analizzati alcuni episodi di vandalismo verificatisi in  particolare nei comuni di Morbegno (quelli ai danni della sede Enaip) e del capoluogo, il piano controlli misti sui mezzi di trasporto pubblici, in particolare sulla rete di autobus in occasione della ripresa delle attività scolastiche, l’allarme relativo alla peste suina riscontrata in Regioni limitrofe alla Lombardia e le ordinanze relative al taglio di alberi e rami nelle vicinanze di strade.

Per quanto riguarda la segnalazione di atti vandalici i Sindaci di Morbegno e di Sondrio, nel confermare taluni atti di danneggiamento verificatisi nei rispettivi comuni, hanno tuttavia sottolineato che il problema ha riguardato singoli episodi non riconducibili a formazioni di gruppi abitualmente dediti a ciò; quello che è emerso è la necessità di un’azione preventiva da affiancare all’attività di repressione e di individuazione dei responsabili. I vertici delle Forze dell’ordine hanno confermato tale versione escludendo la presenza in provincia di “baby gang” o di altre forme più organizzate di giovani e hanno fatto presente che comunque le indagini prontamente effettuate hanno già permesso in quasi tutti gli episodi denunciati di individuare i responsabili; anche da parte loro è emersa la convinzione che occorra agire in via preventiva mediante azioni congiunte e mirate.

Non si è dunque in presenza di problematiche di sicurezza pubblica, ma di episodi di malessere e di disagio di alcuni adolescenti.

A tal riguardo il Prefetto ha promosso, d’intesa con il Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, la creazione di un gruppo di lavoro che coinvolga anche i Servizi di Piano, il Responsabile dell’ENAIP, i Direttori socio sanitari di ATS e ASST, oltre che le Forze dell’Ordine e che individui iniziative anche di tipo culturale e preveda percorsi specifici per recuperare quelle forme di socialità sacrificate negli ultimi due anni a causa delle limitazioni legate alla pandemia tuttora in corso e ad aumentare la consapevolezza dei giovani su un percorso di legalità e di rispetto delle regole, supportando in particolare quei ragazzi che per varie ragioni sono risultati più colpiti.

 Per quanto riguarda l’attuazione dei controlli misti a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale, non sono stati segnalati grossi problemi e, a differenza di altre realtà, non si sono verificate soppressioni di corse. Anche per l’utilizzo delle mascherine FFP2 non si sono registrate criticità. I controlli delle Forze dell’ordine sono già attivi e nei prossimi giorni verrà attivato il piano di controllo misto che coinvolgerà anche le Polizie locali che vi avranno aderito, sulla base di un protocollo che sarà firmato con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale. La stessa Agenzia ha poi assicurato la dotazione dei presidi (FFP2) per gli operatori impegnati e, nei limiti delle risorse a loro disposizione, anche per gli utenti che ne fossero sprovvisti.

Il responsabile dell’ufficio veterinario dell’ATS ha poi relazionato circa l’allarme relativo alla diffusione della cosiddetta “peste suina” che è stata accertata in Emilia Romagna e in Piemonte. Al riguardo ha tenuto a precisare che il rischio di contagio riguarda solo cinghiali e suini, che non vi sono rischi per la trasmissione al genere umano e che ad oggi non si sono verificati casi nella provincia di Sondrio e nemmeno nel territorio regionale. 

Infine si è discusso delle ordinanze di alcuni Comuni relative all’obbligo imposto a tutti i proprietari dei terreni adiacenti alla strada statale che li attraversano, di provvedere al taglio di arbusti e rami ad una distanza di metri 6 dal limite stradale. Al riguardo il Comandante del Gruppo Forestale dei Carabinieri ha rappresentato le criticità delle ordinanze laddove prevedano non un taglio dei soli rami e arbusti che possono interferire e mettere a rischio la circolazione, ma un taglio indiscriminato per la profondità di 6 metri che si pone in contrasto sia con le norme del Codice della strada, sia con i vincoli ambientali e idrogeologici attualmente esistenti, mettendo in guardia dal fatto che il completo disboscamento potrebbe portare a maggiori danni rispetto a quelli per i quali viene imposto il taglio.

Il Prefetto invita i Sindaci, anche a loro tutela, a procedere ad approfondimenti con i propri uffici tecnici utilizzando anche la consulenza del Gruppo forestale dei Carabinieri ai fini del raggiungimento dell’obiettivo in osservanza delle norme esistenti.

Sondrio, 13 gennaio 2022

 

Ufficio Stampa Prefettura

©️la riproduzione – anche parziale – di questo contenuto è vietata senza citazione della fonte, ai sensi della legge sul diritto d’autore