La "Chirurgia Toracica" dell'ospedale Morelli cresce a livelli altissimi

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La "Chirurgia Toracica" dell'ospedale Morelli cresce a livelli altissimi

Mar, 02/11/2021 - 18:13
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L'eccezionale intervento che l'équipe del primario dr. Paolo Scanagatta ha effettuato su un paziente senza alternative
scanagatta

All’indomani dei complessi interventi di chirurgia toracica eseguiti all’ospedale Morelli di Sondalo, lo stesso primario che dirige l’équipe, il dottor Paolo Scanagatta, unitamente al dottor Francesco Inzirillo e al direttore sanitario ASST Valtellina e Alto Lario, si è incontrato con la stampa insieme a uno dei pazienti da lui operati nello scorso 22 settembre 2021 e ormai in procinto di rientrare a casa dopo la buona riuscita dell’operazione. Operazione non proprio di routine, visto che viene eseguita solo in pochissimi centri e solo le migliori Chirurgie Toraciche sono in grado di gestirla. Non a caso, il paziente non aveva trovato alcuna struttura disposta ad operarlo prima di incontrare il dr. Scanagatta, che l’ha preso in carico e gli ha restituito la speranza di una prospettiva di vita laddove prima non esistevano alternative.

La collocazione ed estensione del tumore di cui soffriva il paziente, sulla carena tracheale con propaggini a livello del polmone di destra, rendeva estremamente difficoltoso intervenire chirurgicamente tant’è che – come si è detto – altri dottori di diverse strutture non se la sono sentita di affrontarlo. Il dottor Scanagatta, da par suo, dopo aver conosciuto la storia del paziente e aver instaurato con lui un rapporto di reciproca fiducia si è offerto di operarlo all’ospedale Morelli di Sondalo, dove da poco si era trasferito.

«L'idea di un intervento radicale per lui era stato precluso in altri centri consultati – racconta il primario –; io ho provato a dargli una soluzione che potesse permettergli di combattere la malattia, pur essendomi trasferito a Sondalo solo da poco e pur avendo partecipato a una sola decina di interventi di questo tipo durante la mia ventennale carriera chirurgica. Ma ciò è stato possibile per tutta una serie di fattori, a partire dal rapporto di empatia che si è creato con il paziente fino all’impegno di ogni operatore sanitario coinvolto. La gestione di un intervento di questo tipo, infatti, è complessa anche per l’interdisciplinarietà che lo caratterizza, perché vi sono coinvolti molti reparti diversi».

«Oltre all’approccio interdisciplinare – interviene il dottor Francesco Inzirillo –, che è strettamente necessario per una gestione completa delle varie complicanze che possono insorgere, è stata importante anche la determinazione del paziente, che ha sempre avuto un atteggiamento positivo e ottimistico, il che in questi casi può aiutare molto nel decorso».

La dott.ssa Giuseppina Ardemagni, direttore sanitario dell’ASST Valtellina e Alto Lario, non può che trovarsi d’accordo: «l’équipe del dr. Scanagatta sta riportando la chirurgia toracica a livelli altissimi, ma vorrei anche sottolineare l’importanza fondamentale del rapporto fiduciario medico-paziente, come quello che si è venuto a creare in questo caso. Ripristinare questo rapporto è uno degli obiettivi che ci dobbiamo porre: il covid ha minato seriamente questa fiducia, ma essa sta alla base di quel patto che permette la presa in carico e quindi la cura e possibilmente la guarigione dei pazienti».

Il sig. Mauro T. annuisce, visibilmente lieto per l’esito del suo percorso di cura, che lo ha portato nel giro di pochi mesi da una condizione assolutamente normale (era un assiduo cultore del nordic walking, senza alcun sintomo di malattia) sino a un baratro da cui il dottor Scanagatta, con la sua équipe, gli anestesisti e tutti gli operatori sanitari, l’ha strappato.

È con legittimo orgoglio, quindi, che anche noi guardiamo a questi risultati, che indirizzano l’ospedale Morelli di Sondalo sulla strada dell’eccellenza e lo rendono una struttura in grado di competere e di confrontarsi a livello internazionale. Un ruolo che non potrà che giovare a tutto il territorio.

 

Anna