“CANTIAMO LA SPERANZA”
5 aprile 2020
Anche il Gruppo Vocale Li Osc’ scende in campo per dare un messaggio di speranza che sappia guardare oltre la crisi in cui ci ha scaraventato il coronavirus; lo fa con lo suo stile lieve e delicato, che contraddistingue questo gruppo di autentici appassionati di canto, nato quasi per gioco e che ormai da più di un decennio ci delizia con i suoi vocalizzi. Un gruppo piccolo, ma di grande animo. In questi frangenti si sono organizzati con sessioni di studio solitarie, ciascuno a casa propria, e videochiamate in cui si prova a dare un senso compiuto al lavoro dei singoli: cosa non facile per un coro, che è l’antitesi dei solisti… “Volevamo dare un segnale di vicinanza alle persone e abbiamo pensato di realizzare un video-messaggio musicale – spiega il portavoce Christian Vitalini –; siamo ben consapevoli della tragicità del momento, eppure non rinunciamo a guardare oltre e a sperare che «tutto andrà bene». Ci siamo ispirati a un famoso gruppo a cappella americano (I Pentatonix) e abbiamo lavorato su un loro pezzo, riarrangiandolo e mixandolo per sentirlo «nostro»”.
Pur con notevoli esperienze nazionali, Li Osc’ sono sempre rimasti ancorati al loro territorio e non a caso hanno scelto di fare donazioni mirate in favore degli ospedali valtellinesi: “ci è sembrato naturale, il momento che viviamo necessita di scelte consapevoli e responsabili, quel che possiamo fare lo facciamo volentieri”.
Attualmente le attività degli Osc’ sono ferme, anche se a fine mese dovrebbe uscire il video ufficiale con la loro ultima fatica: si tratta della rielaborazione a cappella della famosa hit «We are the world» che presentarono alla giornata inaugurale dei Mondiali junior di short track nello scorso 2 febbraio 2020. “Normalmente in questi ultimi anni arrivavamo a “contabilizzare” una media 20 concerti annuali; chiaramente per il 2020 avremo numeri diversi, ma questa sospensione ci dà modo di poterci concentrare di più sullo studio e quindi di crescere, di sperimentare e magari trovare ulteriori stimoli per la nostra attività futura. Perché il segreto è anche quello di essere curiosi e di non smettere di imparare”.
Anna
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