IL SENTIERO SANTELON-PALUETA ADOTTATO DALLE CLASSI DELL’IC ANZI DI BORMIO

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IL SENTIERO SANTELON-PALUETA ADOTTATO DALLE CLASSI DELL’IC ANZI DI BORMIO

Sab, 08/06/2019 - 09:16
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Un progetto didattico-turistico innovativo per “formare cittadini consapevoli”

Sabato 8 giugno 2019 i vecchi sentieri della Reit e le mura diroccate della Gesa Rota sono stati testimoni dell’inaugurazione di un progetto didattico davvero innovativo realizzato dalle classi di IV e V dell’IC Martino Anzi di Bormio: il sentiero che da Santelon, sopra le ultime case edificate alle pendici della Reit, porta sino al Buj de Palueta è stato sistemato e valorizzato dai bambini in chiave turistica, per una fruizione più moderna e soprattutto più consapevole. Tutto il percorso, infatti, è stato dotato di pannelli di diverso genere, che gli studenti hanno realizzato con un paziente lavoro di studio e di assemblaggio in classe nel corso dei due anni di durata del progetto.

Alcuni pannelli sono orientativi e servono per non perdere la traccia; sono stati realizzati con elementi naturali come legno e sassi e assemblati come delle orme da seguire. Altri pannelli sono decisamente più “smart” e riportano un codice QR inquadrando il quale – tramite uno smartphone e una semplice applicazione – è possibile recuperare informazioni su flora, fauna, storia e cultura dei luoghi circostanti.

Spiega Lorena Giacomelli, una delle insegnanti che hanno accompagnato gli studenti in questa avventura: nell’anno scolastico 2017/2018 abbiamo avviato il progetto biennale che inauguriamo oggi e con i ragazzi abbiamo fatto un grandissimo lavoro in collaborazione con il Museo Civico di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio. Durante le lezioni hanno imparato la storia e la cultura del passato, impostato i lavori in classe, esplorato il sentiero e durante lo scorso autunno l’hanno ripulito. Si sono ingegnati con le apparecchiature elettroniche e il risultato è questo percorso didattico che presentiamo oggi, per offrire ai turisti e ai cittadini del territorio una risorsa in più che consenta loro, durante una passeggiata, di scoprire gli aspetti nascosti del luogo. Speriamo con questo di aver gettato un primo seme per avere in futuro dei cittadini consapevoli e instillare in questi ragazzi il senso di appartenenza alla loro comunità.

Manuela Gasperi e Michele De Lorenzi del Museo Civico di Bormio si sono occupati della parte storico-culturale e di alcuni aspetti legati all’aviofauna: questa zona della Gesa Rota è stata storicamente importante, vi si trovavano un castello con una torre e la chiesa di S. Pietro, poi andata distrutti. Con i ragazzi abbiamo approfondito le battaglie che si sono succedute nei dintorni, le leggende, anche attraverso dei momenti giocosi come i quiz e abbiamo preparato dei quadernetti di lavoro e addirittura ricostruito in scala un modello di torre, per vedere come era organizzata la vita al suo interno. Si tratta di progetti importanti perché la storia si studia ma si memorizza ancora meglio con dei lavoretti: il fare ti fa imparare!

Da non dimenticare il sostegno del Parco Nazionale dello Stelvio, che con Massimo Favaron ha fornito consulenza e informazioni su flora e fauna, e grazie al quale sono stati installati i pannelli informativi.

Alle 8.30 i bambini hanno eseguito il canto inaugurale dedicato alla “Amica Terra”, poi hanno brevemente illustrato il loro lavoro, portato avanti a lungo e con impegno, raccogliendo informazioni scientifiche storiche e culturali legate a questo sentiero e che ora ci piacerebbe mostrare a tutti voi. Abbiamo deciso di prenderci cura di un luogo particolare, unico, perché le passeggiate ci fanno tornare il buonumore. Il sentiero Santelon-Palueta si snoda all’interno dei meravigliosi boschi della Reit fino a Palueta (circa 500 mt di dislivello), dove un antico buj (fontana) in sasso millesimato ristora i viandanti con la sua fresca acqua e dove la piana di allarga per invitare a un pic nic o a una sosta ripostante.

Dopo il canonico taglio del nastro alla presenza del vicesindaco Giuseppe Rainolter, una serpentone colorato e vociante di bambini e di accompagnatori è sfilato sino al Pian de li Angigula, collaudando di tanto in tanto i pannelli dotati di QR e spiegando agli adulti tutti i retroscena del loro progetto. Si narra – tra le altre cose – che la fontana di Palueta potrebbe essere stata realizzata nientemeno che da un eroe di guerra… volete sapere di chi si tratta? Perché non ne approfittate per scoprirlo di persona con una passeggiata?

 

Anna

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