POESIA DIALETTALE: ELISABETTA PRUNERI VINCE IL CONCORSO 2015 DI SONDALO

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POESIA DIALETTALE: ELISABETTA PRUNERI VINCE IL CONCORSO 2015 DI SONDALO

Sab, 02/04/2016 - 15:43
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Sono state 29 le poesie inedite presentate. Quattro proposte da fuori provincia

Riconoscibilità del tema, voce personale del poeta ed energia verbale, capacità di trasmettere emozioni al lettore attraverso un uso originale di metafore e figure retoriche, costruzione consapevole e curata del testo con una struttura unitaria riconoscibile: queste le caratteristi sulle quali la giuria ha fatto riferimento per assegnare il premio 2015 del concorso di poesia dialettale organizzato dal Comune di Sondalo con il Centro Studi Storici Alta Valtellina.
Venerdì 1° aprile la serata di premiazione, presenti la giuria del premio, diversi ospiti, il Coro Stelvio e la Compagnia teatrale Gli Sgangherati di Frontale. A vincere il concorso 2015 è stata Elisabetta Pruneri con una poesia nel dialetto di Grosio.

Il concorso di poesia dialettale promosso dal comune di Sondalo e dal Centro Studi Storici Alta Valtellina ha avuto il suo epilogo venerdì 1° aprile 2016 presso la sala conferenze del Polifunzionale di Sondalo: qui – nel giorno tradizionalmente destinato agli scherzi e ai “pesci d’aprile” – si è celebrata invece la cultura del dialetto, inteso come mezzo espressivo qualificante di un’identità che un tempo era assai specifica (di un paese, di una valle, di un gruppo etnico…), mentre oggi assume un connotato più mutevole, almeno laddove il dialetto si è potuto e voluto conservare. Giunto ormai alla quinta edizione, questo appuntamento si è svolto in un clima conviviale, festoso e culturalmente fecondo per la quantità e qualità dei contributi, che hanno coinvolto non solo i valtellinesi doc, ma anche le valli finitime: tra i 29 partecipanti, infatti, ve ne sono di provenienti dalla Val Poschiavo, dalla Val Bregaglia e dalla Valcamonica, quest’ultimo purtroppo escluso per i vincoli imposti dall’art. 1 del bando. La giuria del concorso ha avuto il non facile compito di vagliare le opere pervenute, ognuna delle quali si apre su un mondo privato, intimistico, a volte ironico, in cui la quotidianità prende vita e diventa familiare proprio grazie all’efficacia espressiva di quel vernacolo che – come ha ben espresso Gisi Schena – “è la lingua dei sentimenti, degli affetti e perciò tocca le corde del cuore”. Vincitrice assoluta, come già nelle ultime due edizioni, Elisabetta Pruneri con la poesia “Me värdi” in dialetto grosino, un contributo introspettivo e delicato sul disincanto del tempo che passa; seguono Paolo Piani con “An Albusagia….se brusa de colt”, uno schizzo irriverente su un vecchio luogo comune che da sempre intercorre tra i valligiani che abitano nei diversi versanti esposti a solatío o a bacío (nella fattispecie i sondraschi e i busacc); al terzo posto Giacomo Gusmeroli con “Ellis Island” in dialetto tartanolo, che traccia l’epopea dei nostri emigranti in America. Il pubblico presente ha potuto udire le poesie lette in sala dalla viva voce degli autori o da alcuni valenti interpreti locali, apprezzandone in tal modo anche la ritmica e la cadenza del dialetto originario. Tra una lettura e l’altra si sono esibiti il coro Stelvio, di recente formazione, e la compagnia teatrale “Gli Sgangherati” di Frontale. Il primo ha proposto otto piccoli brani, alcuni dei quali musicati dal maestro Matteo Bertolina tra cui, in particolare, vogliamo ricordare quello basato sul testo del glottologo bormino Remo Bracchi dal titolo “Cùse lores a far?”. Le attrici frontalasche, dal canto loro, hanno presentato una briosa commedia – ovviamente in dialetto – intitolata “Tecnologia…portom via”, che non ha mancato di suscitare gustose risate per la trattazione ironica e divertente di un tema molto attuale (l’avversione di tanta gente comune per la tecnologia). La serata si è conclusa con i ringraziamenti ai partecipanti, agli organizzatori e a tutti coloro che hanno creduto in questa manifestazione, la quale – come ha sottolineato il sindaco Grassi – “rappresenta un modo per proiettarsi verso il futuro restando ancorati alle nostre tradizioni”: tutta l’amministrazione comunale di Sondalo con l’assessore Luca Della Valle in prima fila, il Cssav con gli infaticabili Dario Cossi e Gisella Schena unitamente a Cristina Pedrana Proh, Emanuele Mambretti, Arianna Nussio, Rita Pezzola e ancora gli Amici della Musica di Sondalo con Daniela Maffi, l’Apt Tria Lilia di Sondalo con Valentina Cardoni, nonché i vari rappresentanti di enti ed associazioni territoriali (Manuela Gasperi direttore del Museo Storico di Bormio e responsabile dell’ufficio Cultura del comune di Bormio, Massimo Favaron divulgatore culturale e scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio, la Società Storica Valtellinese con il presidente Augusta Corbellini, Elia Tomé, Dario Monigatti operatore culturale e Gran Consigliere della Val Poschiavo a Coira).

Ad arricchire la serata il Coro Stelvio, che si è formato nel corso dell’anno 2015, composto da circa 25 coristi provenienti dai comuni dell’Alta Valtellina, diretti dal maestro Matteo Bertolina (diplomato al Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria). Come prima esperienza corale ha affrontato il repertorio della Grande Guerra nello spettacolo “Racconti di Trincea” con la BandaInsieme di Sondalo. Inoltre si sta dedicando allo studio di un proprio repertorio legato alla cultura locale ed a brani inediti nei dialetti valtellinesi.
Accanto alla musica il teatro con la “Compagnia teatrale Gli Sgangherati” di Frontale che ha presentato commedia brillante in dialetto frontalasco “Tecnologia…portom via”
Cosa c’è di più bello della Cresima del proprio nipote Francesco? Per festeggiare questo importante appuntamento, Pina, decide di andare a comperare un bel regalo all’adorato nipote… di quelli che usano “i maión del dì d’incö”. Ma la scelta non sarà assolutamente semplice, soprattutto per una “fémna de šti ègn indré” che decide di farsi consigliare e accompagnare in questa avventura dall’amica di sempre, Luisa, “esperta” di tecnologia e non solo… Ed è così che le due si recano a Sondalo, nel negozio della compaesana Teresa, per scegliere il regalo adatto. Riusciranno le due amiche a portare a termine con successo l’ardua impresa? Perché in certe occasioni, l’unica cosa che ti passa per la testa, è la seguente frase: “tecnologia…portami via”!

Un contorno culturale ricco per uno degli appuntamenti speciali per Sondalo e non soltanto, per tutta la cultura popolare della valle. Presenze costanti che sono testimonianza del passato strettamente legato al dialetto, ma anche volti nuovi e giovani, segno di un legame che non si vuole perdere.

A cura di Anna Lanfranchi

1
Me värdi (Grosio) – Elisabetta Pruneri
2
An Albusagia… se brusa del colt (Albosaggia) – Paolo Piani
3
Ellis Island (Tartano) – Giacomo Gusmeroli
4
La paš (Bormio) – Maura Gurini
5
Quel dé am vedarà (Cevo) – Fabio Scetti
6
Al tracol (de castel de carti) (Brusio) – Roberto Nussio
7
Al minör (Bormio) – Edi Romani
8
Li Rondena(Sondalo) – Piergiorgio Garvatti
9
Edi, la me gamba da len (Soglio) – Elena Giacometti
9
L’amor (Piatta Valdisotto) – Marco Rodigari
11
Al prim Natal senza de ti (Grosio) – Natalina Pini
12
La mia ti (Grosio) – Charles Valmadre
13
La tirlindana (Poschiavo) – Remo Tosio
14
Al casciadór de fónch (Grosio) – Carlo Pini
14
Föi cülüradi (Ardenno) – Giusy Gosparini
14
Vàrdom amó sul mus (Sondalo) – Natalia Ielitro

premi speciali

Premio speciale degli organizzatori agli ospiti della Casa di Riposo “Costante Patrizi” di Ponte in Valtellina giunta oltre il 15° posto, per la partecipazione costante al nostro concorso e l’amore per il nostro territorio e la sua storia: Ponte in valtellina – I vestobbi – Ospiti RSA Ponte

Poesia del Comune di Sondalo che si sono classificate oltre al 15° posto
Piatagrènda (Sondalo) Emilia Simonelli

Premio speciale: Miglior poesia sondalina
Li róndena- Piergiorgio Garavatti

Altri premi speciali della giuria

Premio speciale: Per la profondità dell’argomento trattato e la ricchezza del linguaggio.
Sette poine sull’asse, poesia fuori concorso, di Giancarlo Maculotti di Ponte di Legno (BS); dialetto di Pezzo in Valcamonica
Premio speciale: quale testimonianza storica del duro lavoro dei minatori.
Al minör, di Edi Romani, dialetto di Bormio
Premio speciale: giovani poeti.
Edi, la me gamba da len di Elena Giacometti. Dialetto di Soglio – Val Bregaglia
Premio speciale: giovani poeti
L’amor, di Marco Rodigari, dialetto di Piatta – Valdisotto

Oltre il 15° posto
Ardenno, Te caminauet con pass… – Marino Spini
Bormio, Speranza – Elisabetta Helbing
Castione, El parlava de perlù – Sonia Soverna
Cepina, Al bailón – Roberto Aita
Grosio, La grignèda – Valentino Cimetti
Grosotto, La tèra nghé s’ ’nas – Ester Da Prada
Livigno, I söci – Ermens Bormolini
Livigno, Al mè paés – Achille Cusini
Sondrio, En suris – Davide Rastelli
Torre Santa Maria, L’Aurelio e l’osteria – Massimiliano Gianotti