OLIMPIADI 2026: IL PARTITO DEMOCRATICO INTERROGA IL GOVERNO SULLO SVINCOLO DELLA SASSELLA A SONDRIO
Sondrio, 2 luglio 2025
Dopo il parere negativo espresso lo scorso febbraio dalla Soprintendenza sul progetto del nuovo svincolo della Strada Statale 38 in località Sassella, a Sondrio, la deputata del Partito Democratico Silvia Roggiani ha presentato nella giornata odierna un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’atto è stato predisposto in stretta sinergia con la segreteria provinciale del PD di Sondrio, che da tempo solleva perplessità sull’intervento, chiedendo una revisione complessiva dell’opera in chiave più sostenibile e rispettosa del territorio.
Il segretario provinciale del PD di Sondrio, Michele Iannotti, anche capogruppo in consiglio comunale, sottolinea l’urgenza di un cambio di rotta: “Lo svincolo della Sassella è un’infrastruttura necessaria, perché risponde a una criticità reale di traffico che incide quotidianamente sulla vita dei cittadini. Proprio per questo, però, è fondamentale che il progetto sia adeguato alla complessità del contesto: servono funzionalità, sostenibilità e integrazione paesaggistica. Un’opera così rilevante non può essere affrontata con superficialità né con l'attuale rigidità progettuale”.
Sulla stessa linea l’on. Silvia Roggiani, che dichiara: “Il parere contrario della Soprintendenza non può essere ignorato. Il tracciato previsto rischia di compromettere in modo permanente un contesto di altissimo valore storico e paesaggistico, come il santuario della Sassella e i terrazzamenti vitati. Il Governo ha il dovere di ascoltare il territorio e di valutare alternative meno impattanti. Non si possono imporre opere calate dall’alto”.
A evidenziare ulteriori criticità è anche Pierluigi Morelli, responsabile provinciale Infrastrutture e Ambiente del PD, nonché consigliere comunale a Sondrio: “Le osservazioni della Soprintendenza sono precise e ben motivate: mancano valutazioni su soluzioni alternative, su aree già compromesse o urbanizzate, e resta forte l’impatto sull’ambiente. Il PD non è contrario agli investimenti infrastrutturali: al contrario, li ritiene indispensabili, ma devono rispettare criteri di equilibrio e coerenza con il territorio. Sprecando un’occasione come questa, si rischia di peggiorare la situazione invece che migliorarla”.
“L’appuntamento delle Olimpiadi invernali 2026 – prosegue Roggiani – deve rappresentare sì un’occasione di sviluppo, ma anche un banco di prova per dimostrare che crescita e tutela del paesaggio possono andare di pari passo: la provincia di Sondrio ha un patrimonio ambientale e culturale che non può essere sacrificato. Esplorare tutte le possibili alternative è un atto di responsabilità verso la comunità locale".
“C’erano tutte le condizioni – dichiara Iannotti – per progettare per tempo una soluzione condivisa e rispettosa. E invece, a pochi mesi dai Giochi, ci troviamo con un progetto ancora da correggere. Abbiamo perso tempo inseguendo una proposta impattante e contestata. Il Partito Democratico ha più volte chiesto con spirito costruttivo di rivedere l’intervento, ma Regione Lombardia, ANAS e Comune di Sondrio hanno preferito proseguire. È tempo di rimediare, prima che sia troppo tardi”.
“Un’occasione persa – aggiunge Morelli – è stata anche la bocciatura, nell’aprile 2022, della proposta avanzata dalla minoranza in Consiglio comunale a Sondrio, che prevedeva la realizzazione di un sottopasso in alternativa al cavalcavia attuale. L’ipotesi fu scartata per presunti rischi idrogeologici, ignorando però che nella stessa area sono presenti numerosi magazzini e parcheggi interrati, a dimostrazione che con adeguati sistemi di drenaggio – ormai ampiamente disponibili grazie alle tecnologie costruttive più moderne – si sarebbe potuto intervenire con sicurezza. Se quella proposta fosse stata presa in considerazione, oggi avremmo già un’infrastruttura realizzata e condivisa, con un impatto ambientale decisamente inferiore”.
L’attenzione va posta anche sull’intero sistema viabilistico dell’area, continua Iannotti: “Un’opera efficace deve tener conto del nodo viario nella sua interezza. Senza intervenire anche sulla rotatoria situata poche centinaia di metri più avanti, nel comune di Castione Andevenno, si rischia di spostare il problema anziché risolverlo. È inaccettabile disperdere risorse pubbliche senza una visione complessiva e strategica dell'intero sistema viario”.
La richiesta del PD è chiara – concludono Roggiani, Iannotti e Morelli: “Chiediamo al Governo di sospendere l’iter attuale e di avviare un vero percorso di revisione partecipata. Molto tempo è già stato sprecato: ora si volti pagina. Si lavori insieme per una soluzione all’altezza delle aspettative dei cittadini".
- La Segreteria organizzativa -
- 29 viste