IMPRESSIONI DAI MONDIALI DI TORINO

Da una settimana sono rientrati in Alta Valle i ragazzi di Special Sport, settore dell’US Bormiese, che hanno partecipato ai Giochi invernali di Torino portando a casa diverse medaglie nello sci alpino. Daniele Berbenni, Sara Della Valle e Lucia Stefanoni hanno vestito la maglia azzurra e sui pendii del Sestriere hanno dimostrato al mondo che lo sport è capace di abbattere molte barriere ed è uno straordinario veicolo di integrazione sociale, oltre che di affermazione personale.
«È stata un’esperienza molto bella – conferma Daniele – ho vissuto intensamente questi giorni tra allenamenti e gare, cerimonie di apertura e chiusura e il tutto mi ha reso molto felice. Purtroppo, sono caduto una volta, ma poi mi sono rifatto con una medaglia di bronzo. Ho fatto molte amicizie con tante persone di nazioni diverse e torno davvero contento».
Anche Sara, che in mondovisione è stata inquadrata anche per la sua accurata capigliatura con le treccine, è rimasta coinvolta positivamente dal clima di Special Olympics di Torino: «Ho sciato tanto e ho guadagnato diverse medaglie, anche se l’ultimo giorno di gare c’era nebbia e si faceva fatica a vedere le porte. Ma ero comunque emozionata perché c’erano i miei famigliari a farmi il tifo».
Da parte sua, Lucia è rimasta molto impressionata dalla cerimonia di apertura: «C’era tantissima gente con le bandiere di ogni nazione ed è stato molto festoso. Io ho partecipato a diversi eventi sportivi nazionali, ma qui ho provato emozioni magnifiche proprio perché c’era tutto il mondo!».
Carla Martinelli, che da oltre 30 anni è tecnico della squadra nazionale di sci alpino di Special Olympics Italia, ribadisce l’importanza dello sport come elemento di coesione e di benessere per le persone. «Sono stati giorni impegnativi, con sveglia alle 6 del mattino e rientro al pomeriggio inoltrato, ma l’abbiamo fatto volentieri e non ci è pesato; questi sono eventi che fanno bene a tutti e in primis ai nostri atleti perché gli permettono di relazionarsi con le persone e di sentirsi protagonisti di qualcosa di importante, per cui si sono impegnati e hanno lavorato ed inoltre si sentono molto orgogliosi di vestire la divisa dell’Italia. Al di là dei risultati, che sono stati comunque importanti, noi puntiamo soprattutto sull’esperienza che vivono grazie a Special Olympics, che a livello mondiale favorisce lo sport per atleti con disabilità intellettiva e, grazie a eventi come questo, valorizza le capacità degli atleti e sviluppa la loro autonomia. I ragazzi, infatti, hanno vissuto 10 giorni lontano dalle famiglie e per loro è certamente un’occasione di crescita, così come per noi che grazie alla loro vicinanza ci possiamo arricchire umanamente».
Al loro rientro, i ragazzi sono stati festeggiati dal settore Special Sport dell'US Bormiese: durante la settimana di gare i loro amici si sono messi d'impegno con pennelli, colori e fantasia e hanno realizzato tre striscioni dedicati a Daniele, Laura e Sara. Quindi, con una festicciola a sorpresa, gli striscioni sono stati appesi e consegnati unitamente a un piccolo pensiero per i tre atleti, che sono stati letteralmente sommersi di abbracci festosi.
Anna
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