I COSTI NASCOSTI DELLO SCENARIO IDROELETTRICO
Il Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Territori Montani per l’Idroelettrico sostenibile e trasparente non molla la presa e, pur predicando spesso nel vuoto, cerca di riportare all'attenzione di tutti la questione idroelettrica, che non si limita al solo rinnovo delle concessioni di sfruttamento o ai temi ambientalisti (dismissione dei tralicci e razionalizzazione delle linee elettriche). L'idroelettrico, in realtà, è un un complesso universo in cui l'unica certezza è il conto finale a carico dei consumatori, che spesso sono anche gli stessi abitanti dei territori su cui insistono gli impianti. Questo paradosso si spiega sia a causa dell'estrema complessità del tema, sia di una certa assuefazione da parte della popolazione di fronte a qualcosa che non riescono a governare.
Eppure.... se consideriamo i dati prodotti dal Coordinamento, c'è da restare sbalorditi!
17% la produzione idroelettrica
10 miliardi di fatturato annuo
35% la superficie di territorio italiano che fornisce energia idroelettrica, quasi esclusivamente montano
7/8% la popolazione dei territori montani rispetto al resto d'Italia (facile fare una proporzione sull'utilizzo di energia idroelettica!)
E ancora, sotto la lente vengono considerati i costi del fisco, il costo della distribuzione e altri costi indiretti (costi di trasporto e di sistema)... insomma un radiografia con cui il Coordinamento ci spiega quali sono le dinamiche che portano alla nostra bolletta finale, provando a scuotere le coscienze su una risorsa della cui importanza e del cui valore, troppo spesso, non ci si rende conto.
Anna
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