Scialpinismo, paralimpiadi e opere: "è tempo di lavorare, basta personalismi"
Dopo l'annuncio dell'assegnazione delle gare di scialpinismo a Bormio, con il relativo contorno di commenti (non sempre pertinenti) che si sentono e si leggono un po' ovunque, l'assessore Massimo Sertori e il sottosegretario Antonio Rossi si sono pubblicamente incontrati con i sindaci di Bormio e di Valdidentro per offrire alcune precisazioni in merito, anche con riguardo alle paralimpiadi invernali 2026 che si svolgeranno in val di Fiemme.
«Quello olimpico è un percorso che ci deve vedere tutti coinvolti – esordisce Massimo Sertori – perchè la progettualità ad esso collegata avrà una portata enorme, basti pensare che l'evento iniziale che si terrà a Milano sarà seguito da 2 miliardi di persone! Sarà una vetrina di caratura internazionale e servirà a spingere il territorio valtellinese e a promuoverlo a 360°, con tutti i suoi prodotti e la sua offerta». Collegato alle Olimpiadi, poi, ci sarà un Piano di sviluppo socio-economico "che potrebbe anche sfociare in una legge regionale", dal momento che esso coinvolgerà non solo la Valtellina ma anche Lecco e Milano. «Siamo ai blocchi di partenza di qualcosa che si prospetta come una straordinaria opportunità: adesso non è più tempo per i personalismi».
Buona parte delle medaglie – come ha giustamente ricordato Sertori – saranno distribuite in Valtellina e speriamo vivamente che alcune di queste possano giungere dai nostri ragazzi, soprattutto adesso che lo scialpinismo è salito agli onori delle cronache sia per essere diventato sport olimpico, sia perché si svolgerà proprio in una valle che grazie ai suoi campioni ha scritto la storia di questa disciplina. Senza dimenticare le tante le aziende italiane che lavorano e prosperano con l’indotto di questo sport.
Silvia Cavazzi e Massimiliano Trabucchi non possono che felicitarsi di questa ulteriore opportunità offerta al territorio e, sebbene le mancate paralimpiadi di Valdidentro abbiano lasciato un pizzico di delusione, gli interventi previsti al poligono di biathlon e allo stadio "Azzurri d'Italia" renderanno il centro sportivo di Valdidentro ancora più idoneo e attrezzato per ospitare sempre maggiori competizioni di alto livello. Il trasferimento delle gare paralimpiche da Valdidentro in val di Fiemme, infatti, si è reso necessario per dare agli atleti la possibilità di gareggiare nella stessa località e con le stesse strutture, «un’aspirazione assolutamente legittima», riconosce il sindaco Trabucchi.
Riguardo lo scialpinismo, i numeri parlano di 48 atleti in più (24 uomini e 24 donne) che saranno ospitati in valle e la pista preposta per l’effettuazione delle prove sarà nuovamente la Stelvio, col suo parterre e la sua fama. Le indicazioni del CIO, infatti, hanno posto come condizione che le competizioni si svolgessero negli stessi siti-gara già precedentemente individuati e il nastro bianco della Stelvio che scende dai pendii del Vallecetta ha saputo ancora una volta fare la differenza, dal momento che nella scelta ha pesato anche la sua maggiore visibilità rispetto a quella della pista veneta. «Di questo ne sono particolarmente orgogliosa – confessa il sindaco Cavazzi – ma faremo il possibile per rendere il tutto un grande evento della Valtellina. D’altronde, lo scialpinismo è sport di fatica e rappresenta benissimo l’immagine di quello che noi valtellinesi siamo: grandi lavoratori che sanno affrontare le fatiche e i sacrifici della vita».
Anna
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