Maurizio Folini sale (in volo) … e in “cattedra”!
Bormio (Sondrio) – Dopo il noto alpinista bresciano, Silvio “Gnaro” Mondinelli (2023), il 2024 ha visto protagonista indiscusso il valtellinese (di Chiuro) pilota di elicottero, guida alpina, maestro di sci, istruttore di sci - alpinismo e perito agrario, Maurizio Folini.
Infatti, per il secondo anno consecutivo (oramai una bella e accattivante consuetudine, rivolta - soprattutto - agli studenti delle superiori dell’Alta Valtellina), il C.A.I. – sezione di Bormio, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Alberti” di Bormio, ha proposto una “giornata” (mercoledì 6 marzo 2024) di approfondimento/divulgazione sull’utilizzo dell’elicottero per il soccorso in montagna, con particolare riferimento al soccorso in alta quota (in particolare sull’Everest).
Il tutto, è iniziato la mattina con la lezione “magistrale” tenuta dallo stesso Maurizio Folini (presso l’accogliente auditorium “Alberti” di Bormio) alla presenza di un folto gruppo di studenti dell’Alberti, con la proiezione del film “Solo in Volo” del regista valtellinese Gianluca “Rampikino” Maspes e la sceneggiatura della giornalista Valentina D’Angella.
La sera, davanti ad un pubblico attento e coinvolto, lo stesso film è stato proiettato – nuovamente - alla presenza, oltre che di Maurizio Folini, anche dello stesso regista, Gianluca Maspes; naturalmente con un diverso “taglio”, ovvero ponendo l’accento sul paragone tra il soccorso alpino (attuale) attraverso l’impiego dell’elicottero e quanto si faceva alla fine degli Anni Cinquanta/Sessanta; Maspes, inoltre, ha spiegato - molto sinteticamente - la trama del film “Solo in Volo” e, inoltre, sottolineando con alcune puntuali considerazioni, alcuni aspetti dell’alta quota con riferimento all’Everest (l’8000 più elevato della Terra con i suoi 8848 metri).
Un “momento” alpinistico veramente emozionante e allo stesso tempo “toccante” che ha tenuto – letteralmente – incollati alla sedia i molti e attenti intervenuti; nel film, infatti, si narra quanto è successo alla fine degli Anni Cinquanta – in Valtellina – e che ha coinvolto Luigi Bombardieri e il suo elicottero; a distanza di oltre sessant’anni (1957 - 2024), Folini ha traghettato la stessa idea di Bombardieri dal gruppo del Bernina (rifugio Marinelli - Bombardieri) alle montagne più elevate del Pianeta, riuscendo a soccorrere alpinisti in difficoltà e a quote record (Everest – in particolare ai 7800 metri ed in prossimità delle “Fasce Gialle”) e – in occasione del terremoto del 2015 – anche le popolazioni civili nepalesi!
Interventi molto apprezzati da parte di Angelo Schena (per il C.A.I. centrale) e del presidente del C.A.I. di Bormio, Matteo Schena che – in entrambi le occasioni – hanno voluto sottolineare la bontà dell’iniziativa della sezione “bormina” rivolta ai giovani, affinché vengano sensibilizzati (ulteriormente) sulle tematiche inerenti al territorio, alla natura e, soprattutto, alla montagna; valore aggiunto della serata, il coro de “La Bajona” di Bormio – diretto in modo perfetto dal maestro Amos Sertorelli – che ha proposto quattro brani (Preghiera Alpina, La Montanara, Stagioni di Pace e Sul Volo Chiaro, quest’ultimo dedicato a Maurizio Folini) veramente ricchi di significato, con il classico e celeberrimo “Signore delle Cime” dedicato a tutti gli amanti della Montagna e, in particolare, a tutti quelli saliti in Cielo e in braccio al Buon Dio “prematuramente”, oltre che a Pietro Nera (fondatore della nota e blasonata Casa Vinicola di Chiuro - Sondrio), scomparso oramai quattro anni fa (il 17 marzo 2020).
Un grazie - per la fattiva, disinteressata collaborazione e disponibilità - alla Casa Vinicola Nera di Chiuro e a Mountain Shop (Salewa e Dynafit) di Luciano Baruta di Chiuro, oltre all’Istituto di Istruzione Superiore “Alberti” di Bormio; da ultimo, anche perché non meno importante di quanto evidenziato in precedenza, l’appuntamento per domenica prossima 17 marzo 2024 con la classica traversata di ski – alp - Bormio – Livigno – www.bormiolivigno.it
LA TRAVERSATA PIÙ AFFASCINANTE DELLE ALPI: non è - assolutamente - una competizione, ma una “modalità” semplice e diretta, ovvero un suggerimento a venire a visitare il nostro territorio. L’Alta Valtellina è un territorio spettacolare di sci - alpinismo: sulle montagne che si snodano tra Bormio e Livigno, ciascuno può liberamente scegliere di tracciare la propria linea con gli sci d’alpinismo (ma anche a piedi, in estate), al cospetto della Cima Piazzi che domina imponente tutto il territorio della Valdidentro da un lato e della Val Grosina dall’altro. L’unicità del territorio dell’Alta Valtellina è racchiusa tra le sue montagne; preparati ad un viaggio mozzafiato, tra pendii dolci e varianti ad alto contenuto tecnico; mi raccomando non mancare … noi del C.A.I. di Bormio saremo al tuo fianco! Ti aspettiamo …
Ufficio Stampa
C.A.I. – sezione di Bormio
marzo 2024
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