IL XXVI PREMIO MATTEO BAUMGARTEN DIVENTA "PARALIMPICO"

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IL XXVI PREMIO MATTEO BAUMGARTEN DIVENTA "PARALIMPICO"

Gio, 27/04/2023 - 16:37
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Premiata la studentessa e atleta friulana Martina Vozza

Il miracolo dell’amore più grande è quello che riesce a germogliare fra le pieghe di un dolore immenso e inconsolabile, come quello di un figlio perduto presto, troppo presto, eppure ritrovato ogni anno nel volto di un suo coetaneo.

Questo è da 26 anni il “Premio Internazionale Matteo Baumgarten” istituito nel 1996 dalla famiglia Baumgarten in favore di giovani sportivi e studenti che, su segnalazione della FIS, si distinguono per la particolare dedizione in ambito agonistico e scolastico; un premio che è anzitutto lo specchio di quello che era lo stile di vita di Matteo, fatta di impegno, di progetti ma anche di profonde riflessioni poiché la vita dell’uomo si nutre anche della scoperta di sé stessi.

Per Giacomo e Paola Baumgarten, per la sorella Benedetta, per gli amici che in tutti questi anni non l’hanno mai dimenticato, la cerimonia che annualmente si svolge ai Bagni Nuovi di Bormio è un intenso momento di incontro comunitario in cui il ricordo di Matteo accomuna tutti, ma è proiettato non tanto nel passato ormai incancellabile, quanto verso le nuove generazioni che – proprio com’era Matteo – si aprono allo studio, allo sport e alle esperienze della vita.

L’edizione 2021/2022, che ha avuto il suo momento culminante nella serata di domenica 16 aprile 2023, è stata anche fortemente innovativa, come racconta lo stesso Giacomo Baumgarten: «Quest’anno è stata un’edizione davvero speciale anzitutto perché il riconoscimento è andato a un’italiana (Martina Viozza, di Monfalcone), e nel corso di questi 26 anni sono stati solo due i candidati premiati della nostra nazione; in secondo luogo, Martina fa parte della Nazionale paralimpica di sci alpino, con la quale ha partecipato ai XIII Giochi paralimpici invernali di Pechino 2022. Per noi è motivo di orgoglio aver aperto il bando agli atleti-studenti paralimpici poiché anche il loro è un percorso fatto di costante impegno, di fatica e di grandi conquiste che, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire a sostenere».

Il Premio Baumgarten, in effetti, consta di un aiuto economico per coprire parte dei costi legati alle difficoltà di conciliare lo sport con la scuola. L’importo oscilla in base alla disponibilità degli sponsor (quest’anno era fissato in € 2500), ma il suo valore va ben al di là dell’assegno ed è qualcosa che si incide a fondo nell’animo dei premiati e li fa sentire parte di una grande famiglia sparsa per il mondo. «È vero – conferma Baumgarten – con tanti di questi ragazzi premiati siamo ancora in contatto e ciascuno di loro ci ha lasciato qualcosa; ad esempio, qualche anno fa uno di loro, un giapponese che oggi fa il medico, è venuto a Bormio in occasione di una gara di sci e a distanza di circa 15 anni dal premio, ci ha cercato e ci siamo incontrati di nuovo. I ragazzi, attraverso il Premio, imparano a conoscere Matteo e a loro volta ci lasciano le loro storie in uno scambio reciproco che dà significato al tutto».

Altre toccanti momenti di questa edizione sono stati gli interventi dell’ex compagna di liceo Rita Del Curto e del poeta dialettale Giuseppe Rainolter, che si recò negli USA per riaccompagnare Matteo in Italia e restituirlo alla famiglia per il suo ultimo abbraccio, mentre la recente scomparsa di Lorenzo Holzknecht - così affine nella sua tragica fatalità nella giovinezza della vita - è stata ricordata da tutti i presenti con qualche istante carico di silenzio e di profonda commozione.

Anna

 

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