SHORT TRACK: NICOLA RODIGARI DICE ADDIO ALLA NAZIONALE E CHIUDE LA CARRIERA

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SHORT TRACK: NICOLA RODIGARI DICE ADDIO ALLA NAZIONALE E CHIUDE LA CARRIERA

Sab, 09/07/2011 - 21:39
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Non me la sento di andare avanti come lo scorso anno

Era nell’aria; gli amici e chi gli è stato vicino in questi ultimi tempi lo aveva capito. La sua decisione è arrivata proprio ora e diffusa dai media internet che si occupano di sport del ghiaccio: Nicola Rodigari chiude dopo quasi vent’anni la sua carriera. Lo short track perde uno dei più campioni più forti e longevi di tutti i tempi.

 

La decisione di appendere i pattini al chiodo non è stata repentina. Quello che è accaduto (e non doveva accadere) dopo le olimpiadi di Vancouver ha creato i presupposti per veder crollare nello spazio di una stagione tutto il lavoro fatto per portare ai vertici mondiali lo short track azzurro.
“Quella passata è stata una stagione molto difficile; i cambiamenti nella conduzione tecnica, i metodi del tutto diversi, l’infortunio di Yuri, le polemiche non hanno fatto bene. Ho pensato subito a mollare, ma ho preso tempo sperando che le cose potessero cambiare. E potevano cambiare se la Federazione non si fosse mezza di mezzo a fronte della proposta di lavorare a parte, cercando di recuperare condizioni e prestazioni. Le competizioni avrebbero dovuto consentire di verificare lo stato di forma. La proposta non è passata (anche se i vertici sportivi della Forestale non avevano eccepito ndr) ed a questo punto non me la sono sentita di fare un altra stagione come quella passata. Quello che avverrà da domani non lo so… Ma ormai il mio nome non comparirà più nelle classifiche dello short track”.
Nicola Rodigari seguirà le orme di Michele Antonioli: un lavoro nella Forestale, magari nell’area del Parco dello Stelvio e, la Bormio Ghiaccio lo aspetta, forse anche come aiuto allenatore dei ragazzini…

Una cosa è doverosa da parte di tutti gli sportivi valtellinesi: dire grazie ad uno dei campioni che ha dato tantissimo a Bormio ed alla sua terra…

Bormio Sport, sul numero di maggio del 2007, gli ha dedicato questa pagina speciale 

Armando Trabucchi

Ma vediamo come i portali che si occupano di sport del ghiaccio hanno commentato la notizia

A 29 anni – scrive Federico Militello su wintersport-news.com – Nicola Rodigari ha deciso di appendere i pattini al chiodo. La decisione è maturata in seguito ad idee e punti di vista non conciliabili con quelli del ct canadese Eric Bedard ed anche dei compagni di nazionale più giovani.
“Dopo aver riflettuto per diversi mesi, ho compiuto questa scelta, seppur dolorosa. Non me la sono sentita di proseguire con le stesse condizioni della scorsa stagione. Sono lontano anni luce dalle metodologie e dalla programmazione di Bedard, contro il quale, comunque, non ho nulla di personale. Allo stesso modo, per valori morali e voglia di far sacrifici, sono distante dal giovane gruppo che compone attualmente la nazionale. E’ un vero peccato, perché ritengo che avrei potuto dare ancora molto allo short track tricolore, soprattutto in termini di esperienza”. L’ex-pattinatore bormino avrebbe voluto proseguire la propria carriera da solo e con uno staff tecnico-sanitario personale al seguito, ma “non mi è stato concesso dalla Federazione”.
L’Italia, dunque, perde uno degli suoi atleti più vincenti in questa disciplina, nel cui palmares figurano 5 titoli europei, un argento olimpico in staffetta a Salt Lake City 2002 e due podi mondiali (bronzo in staffetta a Goteborg 2004 ed argento nei 1500 metri a Milano 2007).
A questo punto, con Yuri Confortola in recupero dall’infortunio a tibia e perone che lo ha tenuto fuori dalle gare per tutta la stagione 2010/2011, il Bel Paese, già in calo di rendimento negli ultimi anni in campo maschile, vede assottigliarsi ulteriormente la propria competitività attuale nei confronti non solo delle corazzate asiatiche e nord-americane, ma anche di alcune nazionali europee in esponenziale ascesa (Francia e Gran Bretagna su tutte). Per questo motivo la Federazione sta pensando di ‘rinforzare’ l‘organico a disposizione, monitorando lo statunitense Anthony Lobello per una eventuale naturalizzazione. Il 26enne del Michigan, bronzo con la staffetta statunitense ai Mondiali di Londra 2011, vanta una vittoria in Coppa del Mondo.

Ritiro con polemica – è invece il commento di sottoreronews.com, il portale delle neve e del ghiaccio – per Nicola Rodigari. L’azzurro dello short track, classe 1981, ha deciso di appendere i pattini al chiodo. “E’ una decisione su cui riflettevo da mesi – ha spiegato Rodigari, argento olimpico in staffetta a Salt Lake City 2002 – già a partire dalla scorsa stagione. Di continuare alle stesse condizioni non me la sono sentita. Non ho nulla di personale contro il tecnico Eric Bedard, ma da lui, per metodologie e programmazione, sono lontano anni luce. Così come, per valori morali e voglia di far sacrifici, sono distante dal giovane gruppo della nazionale. Sembrava potessi allenarmi da solo, con tecnici ed equipe medica personali. Ma a cose fatte la Federazione non me lo ha consentito. E’ stata una scelta comunque sofferta perché la passione è ancora tanta e perché sono convinto che, con altre condizioni, avrei avuto ancora qualcosa da dare”.
Addio amaro, dunque, per il geometra valtellinese, entrato in nazionale nel 1998. Accanto all’argento olimpico, Rodigari ha in bacheca un argento mondiale nei 1500m, conquistato a Milano nel 2007, e di un bronzo mondiale (Goteborg 2004 in staffetta), assieme a cinque titoli europei conquistati in sette anni (2004, 2006, 2007, 2009 e 2010). Alle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 l’azzurro ha chiuso all’ottavo posto nei 1500m.

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