«Provincia di Sondrio “bancomat” dello Stato centrale. E la Lega tace

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«Provincia di Sondrio “bancomat” dello Stato centrale. E la Lega tace

Mar, 01/04/2025 - 14:06
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L’associazione “Patto per il Nord” contro la tirannia fiscale che penalizza gli enti locali

«Provincia di Sondrio “bancomat” di Roma. Altro che specificità montana».

“Patto per il Nord”, l’associazione politico-culturale nata dalle ceneri della Lega Nord che in provincia di Sondrio ha Jonny Crosio come punto di riferimento reagisce così ai numeri del bilancio dell’ente. In particolare, a quel 52% delle cosiddette entrate libere (20,5 milioni di euro in tutto) che devono essere riversate a Roma come concorso alla finanza pubblica e alla spending review. Per quest’anno quasi undici milioni di euro, mentre dallo Stato arrivano 5,4 milioni di trasferimenti: un evidente sbilancio rimarcato per primo dal presidente della Provincia Davide Menegola secondo cui lo status di specificità montana riconosciuto dalla legge nazionale dovrebbe essere applicato anche in questo caso, lasciando sul territorio ciò che viene dal territorio per una «questione di coerenza».

Una posizione condivisa da “Patto per il Nord” che però va oltre. «Vista la stagione, per un momento ho pensato si trattasse di un pesce d’aprile - dichiara Crosio -. E invece è la triste realtà: la Provincia interamente montana di Sondrio deve dare il 52% delle sue entrate a Roma secondo una “tirannia fiscale” che non ha alcun senso e contro la quale ogni giorno anche i nostri amministratori, ahinoi rassegnati, devono combattere per far quadrare i conti e fornire comunque i servizi ai cittadini, fra mille acrobazie di bilancio. Proprio per questo, però dovrebbero superare la rassegnazione e denunciare con più forza questa situazione».

Così come dovrebbe fare, secondo “Patto per il Nord”, la Lega di Salvini «che dovrebbe tutelare i cittadini del Nord – accusa Crosio - e che, invece, se ne sta silente girando la testa dall’altra parte, probabilmente perché anche gli 11 milioni di euro della Provincia di Sondrio dovranno contribuire alla costruzione del “ponte sullo stretto”, priorità nell’agenda politica di Salvini». «Purtroppo la musica non cambia e a pagare ancora una volta sono i cittadini delle regioni virtuose del Nord» aggiunge Crosio.

Una battaglia quella a difesa del federalismo fiscale, sempre più spesso al contrario, che “Patto per il Nord” intende continuare a combattere. Sono trascorse solo poche settimane, infatti, da quando l’associazione ha denunciato come le scelte di Roma pesino sui Comuni, impoverendo sistematicamente il territorio.

«Per noi la “questione settentrionale” è la stella polare della nostra azione politica - conclude Crosio -, in modo particolare con quel “residuo fiscale” frutto dei sacrifici della nostra gente che continua a foraggiare uno Stato sempre e comunque oppressivo nei nostri confronti. E a Roma continuano a dire “paga e taci somaro lombardo».

Patto per il Nord – Jonny Crosio – 1 aprile 2025

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