LA 21^ STRAFADIGA
La 21^ edizione della Strafadiga ha accolto 156 coppie che si sono presentate alla partenza per affrontare i 58 tornanti della Reit e i circa 660 metri di dislivello che portano alla croce della Reit, la montagna che sovrasta Bormio e che con la sua mole ne è diventata anche un elemento caratteristico. La salita a piedi con i bastoni, nata da un’iniziativa dello Sci Club Bormio e poi portata avanti negli anni dallo SCAV (Sci Club Alta Valtellina)con la collaborazione dell'US Bormiese, si svolge in uno degli ultimi sabati di settembre, quando ormai ci si avvia alla nuova stagione agonistica e, in attesa della neve, ci si dedica alla preparazione a secco. È anche un momento dedicato alla memoria di tutte quelle persone prematuramente scomparse che hanno dato il loro contributo alla formazione giovanile e, non a caso, vi partecipano tutti, grandi e piccoli, sportivi o sedentari, agonisti o dilettanti. Ciascuno col suo passo e le sue capacità, considerando la presenza di baldi sessantenni (Venanzio Compagnoni, addirittura 7° assoluto!) e di superbaby di soli 4 anni (Sara Andreola), anche se i più piccoli sono stati tre infanti “scarrozzati” da mamma e papà nello zainetto!
Il cronometro decreta la vittoria nella salita alla coppia Federico Bonseri-Michele Pozzi, che con 0:29:46,04 sono i soli a chiudere sotto la mezz’ora. Seguono i forti atleti del fondo Federico Pozzi-Daniel Pedranzini con 0:30:26,48 e il terzo gradino del podio è occupato da Alan Martinelli-Simone Motta col tempo di 0:31:48,64.
La prima coppia mista è quella formata da Katia Mascherona e Davide Mazzocchi, giunti alla croce in 0:37:56,35. Al femminile si distinguono le esperte scialpiniste Manuela Pedrana-Erika Sanelli con 0:42:47,03, seguite da Sofia Marinelli-Maria Bormolini (0:43:08,41) e in terza posizione da Manuela Salvadori in coppia con Gemma Nani (0:45:28,52).
Assegnato anche il premio speciale "ASMA" alla coppia ultima classificata, come scherzoso riconoscimento alla buona volontà di partecipare; l'hanno vinto Silvia Vailati e Mara Arvati, giunte felicemente sul traguardo nonostante la fatica (1:40:33,18).
Al termine della manifestazione tutti si sono ritrovati in piazza per un piccolo ristoro a cura dei gruppi Grappeggia e Pizocher, prima del quale il coadiutore don David ha lasciato a tutti i presenti un pensiero sui “sogni belli” e sul bisogno di “essere aperti”, cioè l’aprirsi alla vita e alle cose belle senza paura, proprio come una gara in cui si aprono i polmoni per raggiungere il traguardo finale.
Anna
Tutte le immagini della partenza alla pagina foto.usbormiese.com
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