FRAMMENTI DI STORIA - I VALZER DEL BORMIESE
Nomen-Omen: Daniela Valzer si getta a ritroso nella storia per tentare di indagare il significato e la presenza storica del suo cognome in Alta Valle. Scartata l’ipotesi di un legame con la più famosa comunità stanziata nella zona del Monte Rosa, sembrerebbe che il cognome Valzer sia da ascrivere a una massiccia immigrazione di uomini e famiglie delle vicine aree alpine di lingua tedesca che interessò il Bormiese tra la fine del Seicento e il Settecento, i cui discendenti abitano tuttora in Alta Valle.
Un viaggio nel tempo in cui riprendono vita i personaggi che le carte d’epoca hanno “scolpito” e tramandato fra le loro righe, a partire dal primo Valzer attestato nel Bormiese: tale Lucio Walzer, che tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento era impiegato come servitore pubblico del podestà di Bormio, ruolo malpagato, pericoloso e alquanto inviso alla comunità locale.
Pur non essendo una ricerca definitiva, date le sempre aperte occasioni di integrazioni documentarie, lo studio dell’autrice offre un contributo importante nel descrivere le dinamiche di integrazione in loco dei nuclei familiari forestieri, che – per certi aspetti – si rivelano ancora oggi attualissime.
Anna
D. VALZER, L’immigrazione Walser nel Bormiese. Da Lucio, servitore del podestà, a Cristoforo, il primo cepinasco, Boll. 19/2016
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