BANDO WELFARE AZIENDALE REGIONE LOMBARDIA
Regione Lombardia ha introdotto una misura per promuovere interventi di conciliazione rivolti ai lavoratori dipendenti, e alle loro famiglie, del micro e piccole imprese, mediante la costituzione di una rete pubblico-privato, al fine di favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale, la corresponsabilità dei compiti di cura, la conciliazione vita-lavoro e le pari opportunità.
È prevista, quindi, la concessione di un contributo economico, quale contributo a fondo perduto, per la realizzazione di un progetto di durata annuale, in cui sono previste azioni rese dal terzo settore o dal settore privato di prossimità o da ente pubblico territoriale.
Possono partecipare al bando i partenariati pubblico-privati composti da almeno quattro enti, di cui due devono obbligatoriamente essere una micro e/o piccola impresa, ed almeno un ente pubblico.
I soggetti aderenti devono far parte di queste categorie:
- Enti pubblici (es. Ambiti territoriali – enti capofila dell’accordo di programma, Comuni singoli, Unioni di Comuni, Comunità Montane, Aziende speciali, etc.);
- Enti del privato non profit, compresi gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts;
- Associazioni datoriali;
- Microimpresa (< 10 dipendenti e con un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni€);
- Piccola impresa (< 50 dipendenti e con un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni €).
Al momento della presentazione del progetto, la rete dovrà individuare un capofila responsabile della presentazione del piano, della cura degli aspetti amministrativi, legali, contabili e finanziari, che abbia sede legale operativa in Regione Lombardia (è possibile presentarsi in qualità di capofila e partner su più progetti), ed è responsabile del coordinamento di tutte le iniziative previste nell’ambito del progetto approvato ed è l’unico interlocutore per Regione Lombardia e ATS (soggetti gestori del bando) competente per territorio.
L’adesione da parte dell’ente pubblico potrà avvenire come beneficiario (in qualità di capofila o partner effettivo) o come partner aderente (ad es. con una lettera di adesione).
Il contributo per ogni progetto di durata annuale è concesso fino ad un massimo del 70%del costo complessivo e comunque non superiore a € 50.000,00. Il restante 30% viene sostenuto dal partenariato a titolo di cofinanziamento. Le spese dovranno essere coerenti con gli interventi e potranno coprire spese di personale, e altri costi incluse le spese riferite all’acquisto di beni e servizi connessi alle attività previste dal progetto.
I progetti sono diretti a realizzare una o più aree di intervento tra quelle di seguito indicate:
- Attivazione di una rete di imprese per lo sviluppo del welfare di conciliazione (tale attività è complementare alle azioni sottoelencate);
- Accesso ai servizi di conciliazione per le responsabilità di cura e assistenza: (es. servizi di caregiving a domicilio, servizi di baby-sitting, assistenti familiare per soggetti fragili, servizi per la custodia dei figli nei periodi di chiusura/sospensione della scuola, servizi di pre e dopo scuola, servizi accompagnamento dei figli dei dipendenti alle attività extrascolastiche e dei familiari fragili per l’accompagnamento nello svolgimento di attività varie);
- Time Saving (es. servizi di recapito della spesa direttamente in azienda, maggiordomo aziendale, “banche del tempo”);
- Conciliazione vita lavoro in ambito intergenerazionale (es. laboratori e attività intergenerazionali)
- Mobilità casa lavoro (es. convenzioni trasporto pubblico a costo agevolato e servizi car-pooling e car-sharing aziendali);
- Area di supporto ai dipendenti (es. “assistente sociale di impresa”, Welfare manager, Disability manager e Diversity manager).
- Interventi di flessibilità aziendale e forme di coworking (studio di un piano e/o attività propedeutiche di forme di flessibilità oraria, azioni che promuovano salute sul luogo di lavoro).
Le azioni progettuali dovranno essere coerenti con le attività delle reti Conciliazione e WHP e integrative/complementari.
Le misure di welfare aziendale e di conciliazione rivolte ai dipendenti del micro e piccole imprese e alle famiglie potranno essere assicurate dai soggetti che compongono il partenariato o da fornitori terzi attraverso l’erogazione di voucher o rimborso delle spese sostenute.
La presentazione della domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma regionale Bandi Online, dal giorno 4 maggio 2022 alle ore 12.00 fino al giorno 15 giugno 2022 alle ore 12.00.
I progetti ammissibili saranno valutati sulla base dei criteri presenti nel bando, tra i quali sono presenti: la descrizione delle azioni in relazione alla analisi del contesto/bisogni, complementarità con altri interventi già presenti sul territorio, sostenibilità del progetto, e la condivisione con i sindacati territoriali.
La Cisl di Sondrio, come ribadito anche nel corso del recente Congresso Territoriale, sostiene la necessita di rafforzare le reti territoriali e valorizza pertanto le opportunità che si presentano a tutti i livelli a maggior ragione se si tratta di aumentare la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie in un’ottica di welfare di prossimità erogato dalle realtà territoriali private o pubbliche.
Stiamo procedendo nei luoghi di lavoro a diffondere questa opportunità anche nell’ottica di costruzione di rete territoriali strutturali; invitiamo le diverse associazioni datoriali, i rappresentanti istituzionali e del terzo settore ad attivarsi in egual misura per intercettare queste risorse.
Per la segreteria Cisl Sondrio
Il Segretario Generale Davide Fumagalli
Riferimenti:
Bando welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro (Regione Lombardia - d.d.u.o. 4683/2022)
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