TRANSDOLOMITES PER I COLLEGAMENTI IN TERRA RETICA
Da più di un secolo in Valtellina e in Valchiavenna sono state presentate molte proposte e auspicate iniziative volte a realizzare vie di comunicazione ferroviarie attraverso le Alpi Retiche, le quali ad oggi sono l’unico tratto della catena alpina privo di trafori sia in direzione Nord-Sud che Est-Ovest. Questo pone la Provincia di Sondrio in una situazione di svantaggio, e semi-isolamento per 7 mesi all’anno, con un unico collegamento verso Milano.
Pertanto è con molto piacere che la Sezione Valtellina e Valchiavenna dell'Associazione Transdolomites, il Rotary Bormio Contea e la SEV (Società Economica Valtellinese) comunicano di aver appreso dell'incontro tenutosi a Scuol in Engadina lo scorso 02 marzo 2022 tra i decisori politici del Cantone dei Grigioni, del Tirolo, dell’Alto Adige e di Regione Lombardia in merito all'esame di futuri collegamenti ferroviari transfrontalieri nella ‘Terra Raetica’.
In tale occasione, ha dichiarato l’Assessore alla Montagna e ai Rapporti con la Confederazione Elvetica Massimo Sertori, si è deciso di effettuare studi di fattibilità approfonditi comprensivi di indagini geologiche e idrogeologiche lungo i possibili percorsi della Terra Raetica, tenendo conto della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria.
Da anni queste associazioni locali sostengono con forza la necessità di investire sulla ferroviaria e sul trasporto pubblico locale, che per il nostro territorio vuol dire:
- potenziare la linea ferroviaria Milano - Tirano.
- potenziare il Trasporto Pubblico Locale dell'intera Provincia di Sondrio, portandolo ai livelli Svizzeri e della Provincia di Bolzano.
- prolungare la linea ferroviaria da Tirano fino a Bormio e collegarsi, tramite il traforo dello Stelvio e la Val Monastero con la linea ferroviaria esistente Malles - Merano - Bolzano.
- collegare la rete ferroviaria Valtellinese con la Valcamonica attraverso il Mortirolo.
Questi interventi, assieme ai collegamenti in previsione in “Terra Raetica” a nord dello Stelvio (prolungamento della linea ferroviaria Malles - Merano - Bolzano verso la rete ferroviaria Svizzera ed Austriaca) rappresenterebbero il naturale completamento degli ingenti investimenti in corso per la realizzazione del traforo di Base del Brennero che, con i suoi 64 Km di galleria, tra pochi anni sarà la galleria più lunga del mondo e rappresenterà l'asse portante del trasporto merci e persone tra il nord ed il sud delle Alpi.
Si ricorda che l'asse ferroviario del Brennero transita dalla città di Bolzano, la quale dista in linea d'aria 70 km da Bormio.
Questa visione di collegamenti, con una logica di rete, è sempre più attuale, sia nell'ottica di ridurre la congestione stradale e le emissioni inquinanti in atmosfera, che nell'importante azione di ridurre i consumi energetici.
La crisi umanitaria ed energetica di questi giorni, ci deve spingere ad investire con sempre maggior convinzione su soluzioni di mobilità più sostenibili ed efficienti che ci consentono di attuare una vera Politica di autosufficienza energetica.
Ben venga quindi l'impegno di Regione Lombardia di sviluppare il progetto di fattibilità della Tirano - Bormio e del traforo dello Stelvio, in sinergia con i territori circostanti.
I Sindaci dell'Alta Valtellina, che il 10 dicembre 2020 hanno presentato all' UNCEM (UNIONE DEI COMUNI MONTANI) il progetto di una nuova dorsale alpina intermodale ferroviaria Milano – Valtellina - Alto Adige – Tirolo tra le schede degli interventi da proporre per il Recovery Fund, condividono l'intenzione di Regione Lombardia di procedere con lo Studio di Fattibilità delle varie tratte e l'incarico per i sondaggi geologici per il collegamento Bormio – Malles, e si mettono a disposizione di Regione Lombardia per proseguire con determinazione su questo tema di fondamentale importanza, non solo per la Provincia di Sondrio, ma anche per il lago di Como e la Val Camonica.
Una delegazione di politici valtellinesi parteciperà attivamente al convegno sui collegamenti ferroviari alpini che si terrà a Trento il prossimo 28 aprile.
Matteo S.
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