IL PALIO SI TINGE DI GIALLO
Un clima che definire “polare” è ancora poco: ai -6° di temperatura si è aggiunto un vento gelido che ha reso il Palio di Bormio davvero memorabile! 55^ edizione per questa festa strapaesana, ancora sentita nonostante la defezione di una larga fetta di popolazione (soprattutto nella fascia dei trentenni). Il comitato organizzatore ha optato per un’unica serata dedicata allo sci nordico, eliminando la prova di discesa che si svolgeva sulla parte finale della pista Stelvio di Bormio. Spazio, quindi, agli sci stretti nel centro del paese, con la neve portata appositamente durante il pomeriggio e la striscia di pista allestita a partire da S. Vitale. Il “budello” di via Roma è sempre stato molto suggestivo per lo svolgimento della gara: tra i turisti a passeggio e le vetrine illuminate dei negozi i partecipanti sono transitati come su una passerella. Chi in tuta da gara, chi in costume d’epoca, qualcuno esibiva orgoglioso i colori del suo reparto e qualcun altro con slitta al seguito. Alcuni tra i più arzilli abitanti di Bormio non hanno voluto rinunciare alla tradizione e si sono presentati al via, dopo che il servizio di sciolinatura dello SCAV ha approntato gli sci. Maria Celeste Rocca, classe di ferro del 1933, ha percorso i circa 600 metri sino alla piazza del Kuerc abbigliata proprio come i nostri nonni: siamo certi che avrà provato le stesse emozioni della sua giovinezza, anche se con qualche acciacco in più. In splendida forma anche Eugenia Pedranzini (1938), a dimostrazione che per partecipare non conta l’età, bensì l’entusiasmo!! Quello stesso entusiasmo che porta i nipoti a rubare i vestiti della nonna pur di sentirsi parte di questa manifestazione (avvistato personalmente un ragazzino col completo in lana pesante, preso in prestito dal baule della nonna!!!). Qualche problema per la Filarmonica: alcuni strumenti hanno risentito del gelo e si sono “bloccati”, ma a supportare tutti gli infreddoliti di questa serata ci hanno pensato i Reparti di Bormio con bevande calde e dolciumi serviti sotto i tendoni riscaldati, mentre il gruppo Grappeggia ha sfornato panini con salsicce e patatine fritte per la gioia dei più piccoli. Lo speaker Silvio Mevio, invece, ha resistito stoicamente sino alla fine esposto all’aria glaciale, nonostante la voce in caduta libera, così come i cronometristi, i fotografi e gli addetti alla consolle musicale. La cronaca registra la vittoria del reparto Dossorovina: la combinazione di punti, ottenuta sommando i tempi e l’abbigliamento, ha premiato i contradaioli della Bormio Vecchia, che sino al 2019 potranno vantare la loro affermazione nei confronti degli altri bormini.
Anna
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