STELVIO SANTINI 2016: UNO STRAORDINARIO SUCCESSO SPORTIVO ED ORGANIZZATIVO

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STELVIO SANTINI 2016: UNO STRAORDINARIO SUCCESSO SPORTIVO ED ORGANIZZATIVO

Dom, 05/06/2016 - 22:05
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Anche da Brasile e Singapore per scalare le nostre montagne in sella ad una bicicletta

È possibile far gareggiare circa 3000 concorrenti sulle nostre strade comunali e provinciali? Parrebbe impresa impossibile, date le ben note condizioni della nostra viabilità. Eppure la Gran Fondo Stelvio Santini 2016 è riuscita anche quest’anno ad organizzare una gara di livello mondiale con numeri da capogiro. 3110 gli iscritti arrivati persino da Singapore e dal Brasile, oltre 200 erano i ciclisti anglosassoni provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda. Ovviamente tutto ciò è stato possibile grazie a un lavoro capillare di organizzazione sul territorio e soprattutto grazie alla collaborazione di moltissimi volontari e associazioni che da Bormio a Teglio hanno presidiato le strade fornendo quell’aiuto indispensabile, senza il quale non si potrebbero garantire le condizioni di sicurezza per la gara. Partiti da Bormio tra le 7 e le 7.40 di domenica 5 giugno, suddivisi in cinque griglie di appartenenza, i ciclisti si sono lanciati lungo i tre diversi percorsi sfidando il meteo capriccioso e puntando verso l’obiettivo finale: lo Stelvio! Qui ad accoglierli uno per uno, sotto il sole o il nevischio, con una stretta di mano e una parola per ciascuno c’era il cavalier Pietro Santini con le sue figlie Paola e Monica, le anime di questa manifestazione. Quando cinque anni fa Mario Zangrando e i suoi collaboratori del settore ciclismo s’inventarono questa sfida trovarono nella famiglia Santini un sostegno entusiastico. Poi il territorio ha fatto il resto, con i suoi paesaggi, le mitiche scalate del Mortirolo e dello Stelvio, l’accoglienza festosa e il calore della gente: a Lovero, Tovo e Bormio moltissimi erano i bambini in strada con i campanacci a incitare i corridori, a Boalzo i contadini hanno momentaneamente interrotto i lavori per guardare lo spettacolare serpentone di ciclisti che arrancavano lungo la carrareccia, a Bianzone la gente si affacciava sui balconi, a Teglio la popolazione applaudiva al passaggio dei corridori….quale migliore biglietto da visita per la nostra Valtellina? A Bormio il Palaghiaccio è stato in questi giorni il centro nevralgico della manifestazione: dalla preparazione dei pacchi-gara alla distribuzione dei pettorali, dal pasta-party alle premiazioni, dalla Stelvio Kids all’aperritivo di benvenuto offerto dai Reparti di Bormio e dall’associazione Bormio Commercio, tutto si è svolto con la consueta energia e vivacità e se qualche errore è stato inevitabile, se ne potrà trarre spunto per migliorare ancora nelle prossime edizioni. La conclusione di questa lunga giornata ha premiato i seguenti atleti: nel percorso corto (60 km per 1950 mt di dislivello) Daniele Bergamo, Federico Nicolini, Omar Manzoni; nel medio (137,9 km per 3053 mt di dislivello) Davide Lombardi, Niki Giussani, Jacopo Padoan, nel lungo (151,3 km per 4058 mt di dislivello) Stefano Cecchini, Enrico Zen, Luciano Mencaroni. E dopo la premiazione, mentre i partecipanti piano piano sfollavano verso casa, il tendone brulicava ancora di attività tra segreteria, volontari e i ciclisti più ritardatari. La cucina ha funzionato a pieno regime, sfornando quintali di pasta sino alle 20.30. Poi alle 21, davanti a un bicchiere di birra, anche gli organizzatori hanno potuto finalmente sciogliere la tensione: per sistemare tutto il Palaghiaccio ci sarà tempo anche domani!!

Anna

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