LA MINORANZA DI SONDALO PRESENTA UNA MOZIONE IN SOSTEGNO DELLA PACE A GAZA
Il gruppo di minoranza SiAmo Sondalo con i consiglieri Luigi Grassi, Paolo Baldaccini, Elisabetta Busi, Simone Angeloni ha presentato una mozione avente ad oggetto la cessazione immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza e l'impegno del Comune a sostegno della pace e del rispetto del diritto internazionale.
Di seguito, il testo:
MOZIONE
Oggetto: Richiesta di cessazione immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza e impegno del Comune a sostegno della pace e del rispetto del diritto internazionale.
Premesso che:
- La situazione nella Striscia di Gaza è da mesi drammatica: migliaia di civili, tra cui donne e bambini, hanno perso la vita a causa dei bombardamenti e delle operazioni militari in corso.
- Le Nazioni Unite, diverse organizzazioni umanitarie internazionali e numerosi governi hanno denunciato una crisi umanitaria senza precedenti e hanno lanciato ripetuti appelli per un cessate il fuoco immediato.
- Il diritto internazionale umanitario, compresa la Convenzione di Ginevra, impone l’obbligo di proteggere i civili nei conflitti armati, principio costantemente violato nel contesto del conflitto israelo-palestinese.
- L’Italia, in qualità di Stato membro dell’Unione Europea e firmatario delle principali convenzioni internazionali, ha il dovere morale e politico di sostenere ogni iniziativa diplomatica volta alla cessazione delle violenze e alla tutela dei diritti umani.
Considerato che:
- Le amministrazioni locali, pur non avendo competenza diretta in materia di politica estera, rappresentano le coscienze civili delle proprie comunità e possono svolgere un ruolo attivo nel promuovere la cultura della pace e dei diritti umani.
- In numerosi Comuni italiani sono già state approvate mozioni e ordini del giorno per chiedere un immediato cessate il fuoco e per esprimere solidarietà al popolo palestinese e a tutte le vittime civili del conflitto.
- Molte Mozioni hanno preso spunto, come la presente, dalla Mozione condivisa dal Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle che, per inciso, non è ambigua rispetto alla ferma condanna dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre con la quale si impegna il Governo:
1) a riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo, al fine di preservare nell'ambito del rilancio del Processo di Pace la prospettiva dei 'due popoli, due Stati';
2) a promuovere - forte dell'impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo - il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Unione europea, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele;
3) a sostenere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all'interno della Striscia, il rispetto della tregua in Libano scongiurando il rischio di futuri attacchi da parte di Hezbollah; il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario;
4) a sostenere il cosiddetto 'Piano arabo' per la ricostruzione e la futura amministrazione di Gaza anche alla luce del favore di larga parte della comunità internazionale, assicurando il pieno coinvolgimento delle forze democratiche e della società civile palestinese, respingendo e condannando qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania.
5) a sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele concesse anteriormente alla dichiarazione dello stato di guerra dell'8 ottobre 2023, al fine di scongiurare che tali armamenti possano essere utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, nonché a sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune iniziative volte alla totale sospensione della vendita, della cessione e del trasferimento di armamenti allo Stato di Israele, nel rispetto della posizione comune (2008/944/PESC) sulle esportazioni di armi e delTrattato sul commercio di armi (Att) dell'Onu, come richiesto dalla risoluzione approvata il 5 aprile 2024, dalConsiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite;
6) a provvedere all'immediata sospensione dell'importazione degli armamenti dallo Stato di Israele, anche in considerazione dei dati emersi dalla Relazione dell'anno 2025, trasmessa alle Camere (di cui all'art. 5,comma 1, della legge 9 luglio 1990, n. 185);
7) a sostenere in sede europea l'adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloniresponsabili delle violenze in Cisgiordania;
8) a esigere la tutela dell'incolumità della popolazione civile della Cisgiordania, richiedendo che lo Stato di Israele cessi ogni operazione militare, l'occupazione militare illegale di tali territori e l'illegale creazione e sostegno di insediamenti israeliani;
9) a proporre azioni efficaci contro le violazioni del diritto internazionale e umanitario da parte del Governo di Israele, inclusa la sospensione dell'accordo di associazione EU-Israele, per le ripetute violazioni dell'art. 2 del suddetto accordo da parte del Governo israeliano e la violazione delle fondamentali regole dello stato di diritto in atto, come denunciato dalle forze di opposizione israeliane;
10) a dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale, in linea con la normativa italiana di adeguamento allo Statuto di Roma e in virtù del previso obbligo di cooperazione da parte degli Stati membri, senza improprie considerazioni politiche che minerebbero il principio fondante per cui la legge, anche internazionale, è uguale per tutti;
11) a sostenere, in tutti i consessi europei ed internazionali, la legittimità della Corte Penale Internazionale, mettere in atto ogni iniziativa politica e diplomatica per scongiurare attacchi alla sua operatività e ribadire la necessità della Corte come strumento cardine della giustizia internazionale
Il Consiglio Comunale di Sondalo
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
- A farsi parte attiva, anche attraverso la Conferenza Stato-Città ed ANCI, presso il Governo italiano affinché venga chiesto, in ogni sede internazionale, un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, il rispetto del diritto internazionale e la protezione della popolazione civile;
- A sollecitare il Governo a sostenere con forza, presso l’Unione Europea e le Nazioni Unite, ogni sforzo diplomatico per giungere ad una soluzione politica giusta, duratura e fondata sul riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e alla sicurezza di tutti i popoli dell’area;
- A promuovere nel Comune di Sondalo iniziative di sensibilizzazione sui temi della pace, del dialogo e della solidarietà internazionale;
- A trasmettere la presente mozione, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Senato della Repubblica, ai Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato e al Presidente dell’ANCI.
Sondalo, lì 07.06.2025
Il Gruppo Consiliare SiAmo Sondalo
I Consiglieri
Grassi Luigi
Baldaccini Paolo
Busi Elisabetta
Angeloni Simone
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