Violenza contro gli operatori sanitari, interviene OPI

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Violenza contro gli operatori sanitari, interviene OPI

Lun, 29/05/2023 - 15:08
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Alla luce dei gravi episodi di violenza che hanno riguardato il personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di
Sondrio, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche intende esprimere il proprio sostegno a professionisti che,
loro malgrado, si sono ritrovati coinvolti in questa vicenda e a tutti quelli che esercitano in contesti ad alto
rischio di aggressione.
Il fenomeno della violenza contro gli operatori sanitari è un problema ben noto da diversi anni e a cui anche
il Legislatore ha tentato di porre un freno. Secondo i dati divulgati dal Ministero della Salute, nel solo triennio
2019-2021 oltre 4800 casi sono stati codificati dall’INAIL come violenze, aggressioni, minacce e similari nei
confronti del personale sanitario e socio-sanitario, con una media di circa 1600 casi annui. In occasione della
“Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e
socio-sanitari” il Ministro della Salute Schillaci ha dichiarato che si tratta di un fenomeno in pericolosa
crescita. Per tali motivazioni il Ministero ha provveduto ad avviare una campagna di sensibilizzazione e, in
collaborazione con il Ministero dell’Interno, ad aumentare il numero di presidi di polizia presso gli ospedali.
Anche Regione Lombardia si è mossa, ormai un anno fa, dichiarandosi pronta ad attivare servizi di guardia
giurata e videosorveglianza a protezione del personale nelle strutture ospedaliere e ambulatoriali, in
particolare nei Pronto Soccorso degli ospedali lombardi.
Come si è potuto constatare anche dagli eventi di cronaca, il problema della violenza contro il personale
sanitario non è estraneo alla nostra realtà provinciale. Quello riportato dalla stampa è un caso eclatante, ma
ben più numerosi sono i casi di violenza che coinvolgono i nostri professionisti, soprattutto quelli che
lavorano nei contesti dell’emergenza-urgenza, con un importante dato sommerso.
Esistono svariate possibilità di interventi volti a ridurre il verificarsi di questi episodi e a migliorare la sicurezza
dei professionisti che operano nelle strutture sanitarie della nostra provincia, tra cui l’adozione di soluzioni
organizzative volte a ridurre i tempi d’attesa e la garanzia di dotazioni organiche adeguate. Sicuramente la
prima strategia da attuare per garantire condizioni di lavoro più sicure nei Pronto Soccorso della nostra
provincia è assicurare la presenza 24 ore su 24 delle Forze dell’Ordine (allo stato attuale il presidio di polizia
dell’Ospedale di Sondrio non è attivo nelle ore notturne), in quanto la dotazione di sistemi di
videosorveglianza evidentemente non costituisce un deterrente sufficiente a evitare certi accadimenti.
Per concludere, ora la speranza è che questo evento, che fortunatamente non ha cagionato gravi
conseguenze ai professionisti coinvolti, costituisca un importante spunto di riflessione ai vari livelli
istituzionali affinché ci si adoperi per evitare il verificarsi di ben più gravi tragedie in futuro.

Sondrio, 26.05.2023

 

D’ordine del Presidente

Inf. Giuseppe FRANZINI