LA ROSA DELLA MILANESIANA A BORMIO E A LIVIGNO
Si è delineato ormai come uno degli appuntamenti più acclamati e attesi dell'estate culturale bormina. La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi anche per il 2022 farà tappa a Bormio, grazie all'intesa speciale ed amichevole che si è instaurata con Paola Romerio Bonazzi sin dal 2017, quando con il Rotary Club Contea avviò una scommessa che ancora oggi fiorisce come una gemma nel panorama culturale dell'Alta Valle e che per questa edizione promette brillanti sorprese, a partire dal coinvolgimento anche di Livigno come sede di 3 serate dell’evento, che si aggiungono alle 4 previste a Bormio.
«Questa VI edizione – racconta Paola Romerio Bonazzi assessore alla cultura del comune di Bormio – viene impreziosita da un ulteriore omaggio che Elisabetta Sgarbi, con la sua Fondazione, ha voluto donare al paese: una scultura luminosa, realizzata da Marco Lodola, che rappresenta la Rosa della Milanesiana e che sarà inaugurata il 22 luglio alle 18. Il programma dell'edizione 2022 a Bormio si articolerà su 4 serate, una più bella dell'altra, alle quali interverranno Vittorio Sgarbi con il suo spettacolo "Raffaello", il premio Pulitzer '99 Michael Cunningham, Gene Gnocchi con lo spettacolo "Se non ci pensa Dio ci penso io", l'atleta olimpica plurimedagliata Federica Pellegrini ed inoltre ci sarà la consueta esposizione artistica presso la Banca Popolare di Sondrio ad opera del pittore e cantautore Francesco Tricarico. A Livigno si terranno 3 serate con “Alice canta Franco Battiato”, le sorelle Cristina e Clarissa D’Avena, Carlo Calenda, Alan Friedman per chiudersi con il concerto del pianista iraniano Ramin Bahrami. Per l’Alta Valle, diamo un segnale forte di richiamo alla cultura, anche in ottica turistica, ed è per noi un privilegio essere inseriti in questa fantastica opportunità, in questo festival internazionale meraviglioso».
Entusiasta anche l’amministrazione comunale di Livigno, che per la prima volta ospita un evento culturale di alto livello e che manifesta in tutta evidenza l’orgoglio di misurarsi con manifestazioni non solo di tipo sportivo, come traspare dalle parole del sindaco Remo Galli e dell’assessore alla cultura Sharon Zini:
«La Milanesiana è un grande evento culturale che può arricchire la nostra offerta turistica e siamo davvero soddisfatti dei temi e degli artisti che arriveranno a fine luglio. Questo è il primo anno per Livigno e siamo orgogliosi di essere il palcoscenico della Milanesiana» (Sharon Zini).
«Ringrazio Elisabetta Sgarbi per questa opportunità. È fondamentale dopo il periodo di buio del covid riaccendere la luce ed è necessario più che mai fare rete con la cultura: ospitare la Milanesiana è un modo straordinario per raggiungere questo obiettivo» (Remo Galli).
L’asse Bormio-Livigno, dunque, come tratto distintivo di queste giovani amministrazioni che saranno chiamate a sostenere il peso importante delle Olimpiadi 2026. Un asse che consente di riallacciare rapporti sfilacciati da tempo e di puntare a una nuova visione del Comprensorio, dove la parola d’ordine è l’unità d’intenti. Lo spiega bene il sindaco Silvia Cavazzi:
«Con le serate della Milanesiana a Livigno si dà inizio alla collaborazione fattiva e concreta fra le nostre amministrazioni. È un segnale con il quale vogliamo dare visibilità e concretezza all’unione di intenti tra le due località e con questo straordinario evento dispiegato a Bormio e a Livigno ci teniamo a far emergere la volontà di unione che anima il comprensorio. Di questo, non posso che ringraziare Elisabetta Sgarbi, gli sponsor, l’amministrazione comunale e il Rotary Club Contea che lo rendono possibile. La Milanesiana è ormai per noi una tradizione di famiglia, ma lo spessore del suo programma ci stupisce sempre ed è un modo per rispondere al bisogno di cultura, anche attraverso una chiave di lettura molto attenta alla contemporaneità».
Tutte le informazioni sulla pagina www.lamilanesiana.eu
Anna
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