FRAMMENTI DI STORIA. Luigi Filippo Manciana. Un Valfurvese da non dimenticare
Uomo di specchiata onestà e grande dirittura morale il maestro Luigi Filippo Manciana fu una figura di spicco nella piccola comunità di Valfurva, dove ricoprì l'incarico di maestro e sindaco. Ma più in generale, fu uomo di grande impegno civico che si spese senza riserve per la povera comunità furiccia, alla quale era legato da un profondo amore e rispetto, come si evince dalla corrispondenza che ci ha lasciato, studiata e pubblicata grazie al lavoro di Luciano Suss. Lettere che vanno dal 1906 al 1954, firmate sotto diversi pseudonimi come "girovago" o semplicemente "uno de' vostri", in cui si sofferma su argomenti di varia natura: dai letamai che puntellavano le strade (arrivavano persino presso le fontane) alle fontane rinsecchite, dalle 'tane' abitative di Madonna dei Monti ai tori scarsamente vigorosi.
Una finestra aperta sulle frazioni di inizio Novecento, con la chiesa di S. Antonio appena riedificata, la mutua Assicurazione del bestiame, le piccole beghe di paese che il sindaco cerca di smorzare, come ad esempio quella sull'ubicazione del nuovo edificio scolastico comune a tutte le frazioni, che suscitava i malumori di ogni contrada, o la maternità della maestra, oggetto di malignità. Stupisce l'acume su aspetti tuttora dibattuti come il problema della parcellizzazione dei monti (alpi e baite), suddivisi tra uno stuolo di eredi e perciò assai costosi da mantenere.
Sollecito sulla necessità di educare i giovani al rispetto del bene comune (oggetto di vandalismi), non manca di annotarne alcune ruvide costumanze, non senza il gusto dell'umorista: la scenetta della gioventù è autentica e spassosa!
Anna
L. SUSS, Luigi Filippo Manciana. Un Valfurvese da non dimenticare, Boll. 15/2015
http://www.cssav.it/wp-content/uploads/2017/02/Bsav-15-Suess.pdf
Nella foto: la targa con il limite di 8 km/ora deliberato dall'allora sindaco Luigi Manciana
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