ASSEMBLEA ANNUALE DELL’US BORMIESE

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ASSEMBLEA ANNUALE DELL’US BORMIESE

Gio, 17/05/2018 - 20:53
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Molte le novità nel 40° anno di attività

’US Bormiese ha approvato il bilancio 2017 con il voto unanime dei 51 soci presenti e ha deliberato le quote associative per il periodo 2018/2019, che per decisione del Consiglio resteranno invariate (€ 25 per i tesserati fino a 16 anni e € 30 dai 17 anni in avanti). Ma la serata di mercoledì 16 maggio è stata soprattutto l’occasione per prendere coscienza delle ultime novità realizzate o in divenire da parte del sodalizio sportivo guidato da Pierluigi Spechenhauser.

Il 2018 segna anche il 40° di attività dell’associazione: attività nata quasi per gioco, nei locali della parrocchia di Bormio messi a disposizione da don Giuseppe Negri (uno dei fondatori dell’USB). Il Presidente ha tracciato brevemente questo lungo arco di tempo con i nomi dei protagonisti di questa avventura, presenti e passati, ricordando con particolare affetto coloro che non ci sono più e che tanto hanno fatto per la Bormiese. “Sono stai 40 anni di sfide vinte, di cambiamenti e di crescita”, ha dichiarato; “quello che non è cambiato è lo scopo per cui noi tuttora lavoriamo e ci impegniamo, ossia la promozione sportiva presso i giovani”. Guardando i dati, in effetti, i 10 settori sportivi si occupano prevalentemente di attività giovanile: le poche eccezioni (Ciclismo, Manifestazioni, Comunicazione), in realtà, lavorano sempre in questa stessa direzione, dal momento che le loro iniziative hanno ricadute economiche importanti che consentono di investire nelle attività sportive dei minorenni; come ha sottolineato il direttore Andrea Maiolani a commento del bilancio 2017 “Non ci sono distrazioni di fondi, non diamo elargizioni, tutto il nostro utile viene re-investito nei giovani”. Tra le tante novità messe in campo dall’US Bormiese: la gestione del bar Pentagono, l’ingresso del gruppo Handy Sport, la creazione di un servizio Marketing e Comunicazione, l’avvio del minibasket con l’intenzione di istituire – se possibile – l’11° settore, l’entrata dei settori Bormio Calcio e Bormio Ghiaccio in qualità di soci unici all’interno dell’Unione Sportiva Bormiese ed infine la richiesta di riconoscimento della personalità giuridica da parte della stessa USB, con la relativa separazione patrimoniale rispetto ai soci.

Tutti i referenti dei vari settori hanno esposto brevemente la loro attività, insistendo sui concetti di “educazione e formazione”, perché il ruolo dell’USB è prima di tutto sociale e – come ha detto il vicepresidente Mario Zangrando – è importante che l’USB resti il riferimento sportivo in Alta Valle e assolva alla sua funzione di promuovere lo sport”. Naturalmente in collaborazione e coesistenza con le numerose altre associazioni sportive del territorio e con tutti gli amministratori locali, con i quali i rapporti sono (quasi) sempre stati ottimi.

Particolarmente interessante l’esposizione di Stefano Faifer a proposito del nuovo settore Marketing e Comunicazione, nato per potenziare la Società e soprattutto per “sfruttare” nel modo migliore i Grandi Eventi, in modo tale da creare un ritorno economico per l’attività giovanile. Il lavoro svolto dai due referenti (lo stesso Stefano e Serena Viviani) è ancora agli inizi, ma sta già dando i suoi frutti attraverso un sistema di “contatti e contratti”, ossia costruendo relazioni fruttifere a vantaggio della Società. Una grossa fetta di tempo è stata dedicata alla mappatura degli sponsor, per razionalizzare la raccolta dei contributi evitando dannose sovrapposizioni (più settori che chiedono più contributi allo stesso sponsor) e nel contempo fornendo agli sponsor maggiori garanzie riguardo alla loro visibilità e valorizzazione. A tale proposito Faifer ricorda la collaborazione che si è da poco instaurata con Bormio Booking, che offre la possibilità di creare pacchetti ad hoc sia legati agli Eventi USB sia per i nostri tesserati, con un ritorno in percentuale sulle vendite attraverso il portale. Obiettivo di tutto questo grande lavoro è “vendere l’unicità del prodotto USB”,

Un prodotto che, effettivamente, all’esterno viene percepito molto meglio rispetto a quanto non siamo in grado di fare noi stessi o i nostri compaesani.

Anna

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