“IL SOGNO E LA MASCHERA”. INCONTRO SPECIALE CON IGNAZIO BARDEA

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“IL SOGNO E LA MASCHERA”. INCONTRO SPECIALE CON IGNAZIO BARDEA

Dom, 06/12/2015 - 20:49
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Renato De Lorenzi a spasso nel tempo ha incontrato uno dei personaggi più importanti di Bormio

Sabato 5 dicembre 2015, a Bormio, in una affollatissima sala della Banca Popolare, abbiamo assistito ad una inconsueta intervista a ritroso nel tempo. L’eccentrico Renato De Lorenzi, affiancato dalla moglie Stefania Sertorelli, ha proposto una serata dedicata ad uno dei personaggi storici più importanti di Bormio, quell’Ignazio Bardea teologo ed erudito settecentesco, uomo coltissimo e soprattutto autore tra i più prolifici di Bormio (seppur assai poche delle sue opere siano state date alle stampe).
La serata, coordinata da Gianluca Brambilla, si è avvalsa di alcuni contributi d’eccezione quali quelli di Mario Alberto Pedranzini, Giuseppe Occhi, Leo Schena, Cristina Pedrana, Giuseppe Tarantola e don Alessandro, che hanno delineato alcuni tratti della figura e del pensiero del Bardea sottolineandone la sorprendente attualità. L’intervista immaginaria a Ignazio Bardea, della quale Renato De Lorenzi ha riproposto alcuni brani, è riportata integralmente in un piccolo volume dalla doppia facciata: da un lato “La maschera” e dall’altra “Il Sogno”, due modi diversi di riflettere sul bene comune, oltreché un omaggio a due persone che al bene comune hanno dedicato la vita (il compianto Roberto Togni, fondatore del museo di Bormio e Michele Urbani fondatore di Ayuda Directa che opera tra i poveri dell’Ecuador).

Renato “lampada” De Lorenzi ha stupito e divertito i presenti con un contraddittorio virtuale tra amici, in cui si è discusso di alcuni mali che affliggono il nostro paese: corruzione, invidia, avidità, ozio, tutti vizi che sopravvivono indenni ai secoli e impediscono la realizzazione di una “prospera comunità”. L’autore ha fatto rivivere in sala il teologo Bardea attraverso un gioco di voci, di citazioni e di rimandi alle sue opere principali (su tutte Lo Spione Chinese), oltreché grazie all’ausilio di una sagoma cartonata a grandezza e colori naturali.
Non si è trattato di uno sterile teatrino, bensì di una riflessione generale sulla nostra comunità che, partendo dagli aspetti negativi, giunge tuttavia a “costruire speranza” attraverso i modi e i mezzi più svariati: dall’attività di volontariato fra i poveri, alla difesa del patrimonio locale, alle proposte avanzate dallo stesso De Lorenzi per contribuire fattivamente alla collettività (alcune delle quali già in fase di allestimento). L’incasso delle vendite del libro sarà interamente devoluto all’associazione Ayuda Directa di Michele Urbani.

Anna

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