VANCOUVER 2010, DIARIO OLIMPICO…

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VANCOUVER 2010, DIARIO OLIMPICO…

Gio, 25/02/2010 - 20:54
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Michele Antonioli, vice coach dello short track azzurro, racconta i giorni delle Olimpiadi Invernali di Vancouver

Ci stiamo avviano verso la conclusione dei giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 e mentre ci si avvicina al momento in cui la fiamma olimpica verrà spenta monta la polemica mediatica (e non solo) sulle poche medaglie conquistate. C’è ancora qualche possibilità per i nostri colori (fondo femminile e biathlon), ma intanto lo short track la sua piccola parte l’ha fatta conquistando (il bronzo di Arianna Fontana è di tutto il movimento) un quarto delle medaglie azzurre. Se si considera quanto è stato speso per lo short track e quanto per tutte le altre discipline c’è da dire bravi ai nostri rappresentanti, tecnici su tutti…

Ed a proposito di tecnici ecco le penultime pagine del diario olimpico da Vancouver di Michele Antonioli

20 febbraio 2010
Giornata di gare sulle distanze: 1500mt. donne e 1000 mt. maschi con l’assegnazione dei titoli.
Nella gara femminile Cecilia e Katia lottano nei loro quarti, ma sono costrette a da arrendersi al pronostico; Arianna supera agevolmente il quarto ma in semifinale su ritmi altissimi deve abdicare con le asiatiche; si aggiudica la finale B chiudendo 9^ con il nuovo record italiano di 2’21”52. Come sempre lo short track regala sorprese nelle altre semifinali e ci si trova una finale a 8: gara tiratissima a tempi di record del mondo che premia la cinese Zhou sulle coreane Lee e Park; bello vedere in finale Radanova e Vincent alla loro ultima Olimpiade dopo una carriera ricca di successi ancora competitive.
Nei 1000 maschi disco rosso per i tre azzurri: Yuri sfiora ancora l’impresa con le sue bestie nere Sung Si Bak e Celski; consolazione è il nuovo record italiano di 1’24”78; Nicola è squalificato, mentre Nicolas si arrende ai finalisti Ohno e Hamlin… Oro ancora allo strepitoso coreano Lee Jung-Su davanti a Lee ho suk e Ohno alla sua settima medaglia olimpica; beffati i fratelli Hamlin. Yuri è 9à, Nicolas 12° e Nicola 17°.

21 febbraio 2010
In mattinata tutti a casa Italia per la presentazione con la Regione Lombardia dei Mondiali di Bormio: lo facciamo con piacere perchè oltre a pubblicizzare la nostra terra, a casa Italia si mangia bene…eccome. E dopo 3 settimane il cibo del villaggio inizia ad essere monotono… Poi allenamento ed in serata partita di hockey Svezia-Finlandia: i giochi vanno vissuti anche in altre situazioni… Molto bello, stadio pieno, poltrone comode e stadio caldo tanto da stare in maglietta a maniche corte… sembrava di essere al cinema.

22 febbraio 2010
Continua a splendere il sole a Vancouver, ormai è primavera qui e tutti ne approfittano scendendo nella piazzetta del villaggio per ricaricare le batteria, leggere, bere un caffè e scambiare qualche parola con gli atleti di altri sport… Alla lunga anche il computer in sala giochi ha stufato ed i ragazzi tornano ai vecchi giochi come il frisbee o un semplice pallone… Ovviamente un occhio alle gare degli altri azzurri coinvolti nelle competizioni lo si butta sempre con piacere, anche se Vancouver resta avaro per i colori azzurri in generale… In serata allenamento.

23 febbraio 2010
Ultimo allenamento al Killarney Center, infatti ormai mancano pochi giorni alla fine della manifestazione e nel giorno di pausa resteremo al Pacific Coliseum. In mattinata controlli sul sangue per tutti gli atleti, mentre nel pomeriggio ecco le batterie. Purtroppo il sorteggio per gli azzurri non è stato benevolo, soprattutto per le linee di start dei 500metri uomini. Le due ragazze nei 1.000 in gara saranno Arianna Fontana contro la canadese Gregg e la bulgara Radanova, con Windisch sfavorita; decisamente più ostica la cosa per Cecilia Maffei contro la giapponese Ozawa, l’olandese Mau Asam e l’australiana Borudulina… Per le ragazze un solo turno poi dopo le finali di staffetta… sempre in quarta con Giappone, Olanda ed Ungheria: una prova che vale soprattutto per il prestigio di un quinto posto alla nostra portata. Per la finale il pronostico dice Cina, Corea, Canada, Usa… ma nello short track non ci sono certezze. Parlavamo di sorteggio ostico e lo è stato per i maschi che negli ottavi dei 500 avranno il loro bel da fare per trovare gli spazi: Fujimoto, Kerstholt, Sung Si Bak e Nicolas… durissima; Eley, Zakharov, Nicola ed Hamlin: si dovrà cercare di evitare che Eley (ottimo cinquecentista) prenda la scia di Hamlin; lo stesso rischio per Yuri con Silos in prima pronto ad accodarsi al favorito Tremblay e poi c’è il cinese… Tutto molto difficile.

24 febbraio 2010
Penultima giornata di gare al Pacific Colisuem: dopo la solita mattinata a sgranchirci in palestra si va in pista. Oggi il titolo a assegnare è quello della staffetta donne, per noi sarà la finale B. Prima però ci sono gli ottavi dei 500 mt. maschi e dei 1000 donne. Arianna è seconda nel suo quarto e prenota un posto per la semifinale visto il quarto di finale abbastanza agevole per lei; Cecilia sfiora il passaggio ma la giapponese Ito resiste al suo rientro nell’ultimo giro. Per i maschi nulla da fare con le partenze alle linee esterne: Nicolas corre bene, sempre in gara ma niente da fare; sfortunato Yuri che in fase di sorpasso cade, sarebbe stato il secondo miglior tempo e quindi una partenza in prima nei quarti di finale, peccato… Nicolino pattina contratto e si irrigidisce nel finale facendosi beffare dall’inglese Eley.. la classifica dice Nicola 18, Nicolas 20.
Le donne devono rinunciare alla Fontana in finale B, ma lottano benissimo, ostacolate su tutti i cambi, inciampano, restano in piedi, rientrano, ancora ostacolate si staccano e rientrano ancora… sfiorano il secondo posto, battute da Olanda ed Ungheria ma davanti al Giappone… e si potrebbe recriminare su qualche cambio. Un bravo a Katia, Cecilia, Martina e Lucia che in una situazione non facile si sono ben destreggiate e grazie alla squalifica delle coreane in finale A sono seste, risultato importante per loro. In finale A le coreane sono defraudate di un titolo olimpico davanti a tutto il mondo, uno scandalo… Le coreane, sempre inferiori alle cinesi in questi anni, si sono presentate in grande spolvero mettendo sempre in difficoltà le cinesi, attaccandole ad ogni curva; il sorpasso era pulito, la cinese ha simulato e il giudice ha abboccato… Le coreane già festanti con pure il record del mondo si vedono squalificate, sorridono la Cina, il Canada e soprattutto gli Usa, mai in gara

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