L'Onorevole Carlo Fidanza in Valtellina
Le politiche europee, soprattutto negli ultimi cinque anni, hanno condizionato soprattutto alcune Nazioni come l’Italia con peculiarità specifiche in tema di tipologia di fabbricati, settore auto e produzione agricola.
La sinistra rosso-verde, con la grave complicità di liberali e popolari, ha imposto la sua folle ideologia ultra-ambientalista, senza mai tenere conto dei risvolti socio-economici dei provvedimenti portati avanti, proprio mentre i giganti asiatici e gli Usa investono risorse straordinarie per sostenere le loro imprese aggredendo i nostri mercati.
Ne hanno fatto le spese:
• il settore automobilistico, condannato a una transizione verso l’ “elettrico tutto e subito” assolutamente insostenibile per imprese e cittadini senza tenere conto che l’acciaio, le componenti elettroniche e le batterie vengono prodotte da chi del “green” non si interessa e nemmeno della salute dei lavoratori;
• le nostre abitazioni, attraverso la direttiva “case green”, non considerando la tipologia di costruzione ed i centri storici italiani rispetto alle costruzioni prefabbricate dei paesi nordici;
• la nostra agricoltura, sottoposta ad un attacco che porterebbe a sostituire i nostri prodotti con quelli importati da fuori Ue, meno sani e sostenibili dei nostri come la carne sintetica e l’utilizzo di farina di insetti.
Il tutto in nome della globalizzazione e di un presunto miglioramento dei livelli di CO2, discorsi pretestuosi perché la restante parte del mondo utilizza senza problemi combustibili fossili per produrre l’energia necessaria ed i paesi nordici finanziano il rinnovamento ecologico vendendo gas e petrolio estratto dal mare del nord.
In questi 18 mesi di governo Meloni abbiamo già visto il cambio di passo: abbiamo dimostrato che si può fare ma si potrà fare ancora meglio con un grande consenso a Fratelli d’Italia e la possibilità, stavolta davvero concreta, di cambiare maggioranza mandando la sinistra all’opposizione anche a Bruxelles.
Poter contare a Bruxelles su una maggioranza che parli la nostra stessa lingua significherebbe poter difendere ancora meglio gli interessi italiani, a partire dalla difesa di chi produce fino alla difesa dei confini europei e italiani, anche dall’immigrazione incontrollata.
È questa la doppia sfida per Bruxelles: cambiare la maggioranza per consentire all’Italia di cambiare direzione all’Europa.
L’8 e 9 Giugno non sarà una consueta elezione di rappresentanti, ma sarà un referendum tra l’Europa che abbiamo conosciuto fino ad oggi, quella della sinistra rosso-verde, ideologica, burocratica, lontana da cittadini e imprese e la nostra Europa, forte, orgogliosa e pragmatica capace di difendere le nostre economie, i nostri confini, la nostra sicurezza e le nostre radici culturali.
Sabato 18 l’On. Carlo Fidanza, nostro capo delegazione in Parlamento Europeo e capolista dopo Giorgia Meloni alle Elezioni Europee, incontrerà i Valtellinesi in una serie di incontri nei quali spiegherà la sua posizione in merito ai temi di maggiore attualità in Europa e potrà ricevere indicazioni in merito alle necessità dei nostri comparti produttivi.
Nell’occasione sarà presente anche il vice Presidente e assessore al bilancio di Regione Lombardia Marco Alparone e il consigliere regionale e vice Presidente Commissione bilancio Chiara Valcepina.
Andrea Lazzeri
Responsabile Fratelli d'Italia Alta Valtellina, responsabile comunicazione social
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