Lavorare per promuovere la propria piccola comunità, con l’entusiasmo di chi vuole valorizzare le bellezze meno note della valle, e poi scoprire che qualche spregevole personaggio – non merita neppure di essere definito una persona – non solo disprezza l’intento (che ci può stare, tante teste = tanti governi), ma addirittura ruba materiale appartenente a tutti rovinando anzitutto un gioco pensato e studiato per i bambini. Ecco quello che è successo nella notte tra sabato 1° luglio e domenica 2 luglio 2023 nel comune di Valdisotto, frazione di Cepina oltretutto di fronte al Comune; non contento - quasi fosse il massimo dell’irrisione nei confronti di un bene comunitario - al posto del pannello rubato hanno lasciato un sacco nero della spazzatura.

Sin dall’inizio dell’anno la Pro Loco Valdisotto e il Centro Studi Storici Alta Valtellina si erano uniti per elaborare una proposta estiva innovativa, che potesse coinvolgere grandi e piccini, con lo scopo di far conoscere la storia e la cultura da un punto di vista insolito ovvero quello della quotidianità popolare; così, tre frazioni del comune di Valdisotto (Oga, Cepina e Piatta) sono diventate protagoniste di un’iniziativa che non ha eguali in Alta Valle e che, nelle intenzioni dei promotori, vorrebbe dar voce e importanza a quegli elementi artistici, architettonici ed etnografici forse di minor valore patrimoniale, ma con un peso sociale non indifferente all’interno delle loro singole comunità.

Il progetto prevede visite guidate, pannelli esplicativi e una mappa ludico-culturale per bambini, il tutto svolto attraverso la collaborazione di volontari. La proposta per i bambini, in particolare, sarebbe dovuta iniziare proprio oggi ma a causa dell’ignoto latrocinio, i bambini a Cepina non potranno più procedere con la loro “caccia al tesoro”.

Ignoriamo i motivi che hanno indotto questo miserabile ad appropriarsi di un bene di tutti e a rovinare un gioco per i bambini; oltretutto, cosa se ne farebbe di un pannello informativo?

Vogliamo sperare che torni al suo posto, vogliamo sperare che ci sia ancora spazio per dire “mi dispiace, ho fatto una cavolata”, vogliamo sperare che esista la coscienza e il ripensamento. Un ravvedimento sarebbe più che opportuno, quanto meno per i bambini che si erano già iscritti a questo gioco e che non potranno più parteciparvi!

Anna