Melazzini “imbrigliato”

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Melazzini “imbrigliato”

Gio, 01/06/2023 - 21:13
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Secondo il Movimento popolare "Rinascita Morelli Autonomo" non ci sarà alcun rilancio dell'ospedale
Morelli

L’individuazione, nel novembre scorso, del dott. Mario Melazzini quale Dirigente dell’ospedale di Sondalo aveva suscitato tra gli operatori sanitari e nella popolazione locale un fondato motivo di speranza per il rilancio del “Morelli”. Il dott. Melazzini si presentava come dirigente capace, di esperienza ed animato certamente dalla volontà di “risollevare le sorti” del Presidio sondalino.

La ASST Valtellina ed Alto Lario, nell’indire l’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico, aveva voluto chiarire (comunicato stampa del 13 settembre 2022) che il Dirigente avrebbe operato “nelle vesti di Direttore, con autonomia tecnico-funzionale ed economico-finanziaria”, relazionandosi con il Direttore generale della stessa ASST, “occupandosi della gestione manageriale e dell’organizzazione dell’Ospedale di Sondalo” e promuovendo e coordinando  “le azioni per migliorare l’efficacia e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie e dell’efficienza organizzativa nel suo complesso”. Non solo: nello specifico, il Dirigente avrebbe contribuito all’individuazione “delle linee di sviluppo”:

- delineando “i criteri per l’utilizzo delle risorse e il fabbisogno del personale”;

- definendo “le linee strategiche, gli obiettivi del Presidio e le politiche di sviluppo”;

- predisponendo “il programma di interventi e assistenza sul territorio”;

- organizzando “l’accettazione sanitaria, il pronto soccorso, le sale operatorie, le tipologie degli ambulatori, gli orari di attività e il volume delle prestazioni”.

Insomma al dott. Melazzini venivano conferiti “ampi poteri”.

L’assessore regionale Sertori ed i Sindaci dell’Alta Valle, da parte loro, si erano affrettati a presentarsi all’opinione pubblica come paladini del rilancio del “Morelli”, tutti uniti e compiaciuti nella foto di rito pubblicata dappertutto. Il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”, con più realismo e senza l’enfasi propagandistica dei rappresentanti delle Istituzioni locali, sottolineava, nel suo comunicato (11 ottobre 2022), che:

- l’individuazione di un dirigente dell’ospedale di Sondalo non poteva certamente paragonarsi all’autonomia del “Morelli” come auspicata dallo stesso Movimento popolare, il quale, da tempo, proponeva e chiedeva l’istituzione della nuova Azienda ospedaliera autonoma “Alta Valtellina”, distinta e separata dalla ASST Valtellina ed Alto Lario;

- l’azione del Dirigente del Presidio di Sondalo avrebbe potuto subire i condizionamenti della nostra ASST (Saporito), la quale si è sempre distinta, in questi anni, nel disegno di “smantellamento” del “Morelli”, in attuazione del “Piano del Politecnico” (ottobre 2019), voluto da Regione Lombardia e confermato anche dalle previsioni dell’ultimo P.O.A.S. (Piano aziendale) della stessa ASST.

Nonostante tali limiti oggettivi, il Movimento popolare aveva espresso l’auspicio, ancor prima che la scelta cadesse sul dott. Melazzini, che il Dirigente dell’ospedale di Sondalo potesse  adottare tutti quei provvedimenti, previsti nel bando di nomina, utili al rilancio del “Morelli”. L’individuazione del dott. Melazzini consolidava questa speranza. Dopo alcuni mesi di lavoro, lo stesso Melazzini presentava il proprio “Piano strategico 2023-2025” del Presidio di Sondalo.

Agli inizi di maggio 2023, il Movimento popolare pubblicava un commento dal titolo “Saporito ed i bastoni fra le ruote”, nel quale evidenziava che da fonti autorevoli risultava la circostanza che, mentre il dott. Melazzini chiedeva (come peraltro sollecitato a più riprese dal Movimento stesso) un Piano organizzativo ed un bilancio autonomi per il Presidio di Sondalo, Saporito (ASST) non volesse “neppure sentirne parlare”. Da qui la forte e manifesta preoccupazione del Movimento popolare scrivente che il tentativo di rilancio del “Morelli” da parte del dott. Melazzini potesse essere vanificato sin dall’inizio.

L’esplicita conferma di questa previsione e preoccupazione si è avuta con la delibera n. 398 del 19 maggio 2023 della nostra ASST, la quale, nell’aggiornare il “Regolamento in materia di deleghe di funzioni di gestione”, ha evidenziato che, per quanto riguarda le determinazioni da assumere relativamente al Presidio di Sondalo (allegato n. 10), “la responsabilità dell’istruttoria resta in capo ai Direttori indicati come Responsabili del Procedimento mentre il ruolo di responsabile del provvedimento finale è attribuito al Dirigente del Presidio E. Morelli di Sondalo”.

Dunque, nonostante gli “ampi poteri” conferiti inizialmente al dott. Melazzini nell’avviso pubblico di incarico e dopo che lo stesso Dirigente dell’ospedale di Sondalo ha redatto il “Piano strategico” del “Morelli”, alla prova dei fatti il dott. Melazzini è stato “imbrigliato” e “svuotato” di ogni vera e concreta autonomia gestionale del Presidio di Sondalo. Al momento, poi, non pare che il dirigente di Sondalo possa disporre di un bilancio o di un budget specifico per il “Morelli”.

Insomma, con dispiacere, possiamo dire che il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo” aveva “visto giusto” sin dall’inizio quando sosteneva la richiesta della costituzione di un’Azienda ospedaliera autonoma del “Morelli”, separata dall’attuale ASST Valtellina ed Alto Lario, quale condizione “strutturale” e fondamentale per un vero e concreto rilancio dell’ospedale di Sondalo e di tutta la sanità di montagna. Sono stati d’accordo con noi anche i Sindaci dell’Alta Valle, il tempo di una campagna elettorale (giugno 2022), per poi “sciaguratamente” cambiare idea e commettere un altro grave errore, del quale, insieme all’assessore regionale Sertori, hanno la pesante e storica responsabilità.

Ora vedremo se ci sarà la volontà e la forza della politica nonché delle Istituzioni locali di rimediare a questa situazione, che condanna inesorabilmente il “Morelli” al destino di un piccolo ospedale. La gente di montagna, già di per sé individualista, è oggi del tutto sfiduciata, non va a votare e non crede più che possano “cambiare le cose”. L’impressione, infine, è che il Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo” sia visto oramai come un insieme di “reduci” di una battaglia già persa perché il “Morelli” deve scomparire nella “visione Sondrio e Milanocentrica” della sanità di montagna.

Pagheremo cara questa miope e drammatica prospettiva.

Bormio, 1 giugno 2023                                

Movimento popolare “Rinascita Morelli Autonomo”